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  • La banda del buco della Juventus, ecco gli errori di Marotta e Paratici

    La banda del buco della Juventus, ecco gli errori di Marotta e Paratici

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Caceres incomincia per C come Chiellini ed è nato nel 1987 come Bonucci, ma i punti in comune con i due titolarissimi della difesa di Allegri finiscono qui. Perché l’ultimo arrivato, o meglio ritornato, alla Juventus, è stato preso soltanto per sostituire Benatia che ha voluto andarsene, stanco di rimanere in panchina. Una riserva al posto di una riserva, quindi, per cui dal punto di vista numerico e tecnico il piano di Paratici aveva una sua logica. Peccato, però, che sia bastata una partita, contro il Parma, o meglio contro la velocità dello scatenato Gervinho, per far capire che Caceres fa rimpiangere non soltanto Chiellini e Bonucci, ma anche Benatia, sicuramente più specialista di lui nel ruolo di marcatore.

    E allora, pensando alle prossime sfide di Champions contro l’Atletico Madrid, e a un futuro più lontano in Europa e in Italia, affiora sempre più forte il sospetto che la Juventus abbia commesso un grave errore di valutazione, pensando cioè che basti Ronaldo per rivincere lo scudetto e soprattutto la Champions.  Proprio la partita con il Parma, invece, ha dimostrato che non bastano due gol di Ronaldo per battere una neopromossa, se dietro c’è la “banda del buco” come è stata impietosamente definita la difesa della Juventus, per la prima volta con Allegri priva della sua BBC, Barzagli-Bonucci-Chiellini.  Le cifre che non spiegano tutto ma dicono molto, ricordano che la Juventus in campionato, anche con una fetta di BBC, ha subìto soltanto un gol meno dell’Inter, staccatissima al terzo posto, mentre in Champions ne ha incassati quattro: due in casa contro il Manchester United e due fuori contro i modesti svizzeri dello Young Boys. Troppi, in entrambi i casi, per pensare che la difesa della Juventus, anche con i titolarissimi, sia forte come negli anni scorsi.

    Ecco perché all’inizio di questa stagione, ma a maggior ragione nel mercato di gennaio, la Juventus avrebbe dovuto rinforzare il reparto arretrato con l’innesto di difensori veri, per due motivi. Prima di tutto, perché per l’età di Barzagli (37), Chiellini (34) e Bonucci (31), bisognava mettere in preventivo infortuni muscolari tipici di chi si avvia alla fine della carriera e poi perché l’alternativa Rugani non ha mai dimostrato di essere all’altezza dei titolari, tanto è vero che l’estate scorsa era stato offerto al Chelsea. Il campo ha rivelato che può arrivare il giorno in cui mancano tutti, o quasi tutti, i titolari e allora perché non trattenere Benatia, convincendolo ad aspettare la fine della stagione? Benatia, infatti, al di là del suo carattere, offriva comunque più garanzie rispetto a Rugani e allo stesso Caceres. E poi, perché non accelerare l’acquisto del ventenne argentino Romero del Genoa? Non esiste la controprova, ma crediamo che Marotta si sarebbe mosso in questa direzione con la stessa tempestiva abilità con cui nell’inverno del 2011 prese Barzagli dal Wolfsburg, pagandolo soltanto 300mila euro. La speranza, per la Juventus e per il calcio italiano, è che Chiellini e Bonucci siano disponibili per la prima gara contro l’Atletico, il 20 febbraio a Madrid. Ma anche se ci fossero tutti e due, il rischio di nuove ricadute in futuro non sparirebbe del tutto. E sarebbe davvero un peccato se nella stagione in cui c’è Ronaldo, con il quale si parte sempre da 1-0 come diceva Ancelotti, alle sue spalle ci fosse la banda del buco che disfa tutto quello che lui fa. 

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