Calciomercato.com

  • La Fiorentina ha il mal di gol, Massa nel pallone: Piatek salterà Genoa-Milan
La Fiorentina ha il mal di gol, Massa nel pallone: Piatek salterà Genoa-Milan

La Fiorentina ha il mal di gol, Massa nel pallone: Piatek salterà Genoa-Milan

  • Renzo Parodi
Lo 0-0 secondo la buonanima di Annibale Frossi era il risultato perfetto, perché sanciva l'assenza assoluta di errori nel gioco delle due squadre in contesa. Se l'ex giocatore dell'Inter fosse stato al "Ferraris" avrebbe dovuto ricredersi. Il pareggio bianco tra Genoa e Fiorentina ha esibito una notevole collezione di errori: di mira, di gioco e pure di gestione del match da parte dell'arbitro Massa che non ha sbagliato decisioni cruciali (salvo il giallo a Piatek, che salterà il Milan) e tuttavia ha distribuito falli e cartellini secondo un personalissimo criterio di interpretazione. Il Var lo ha chiamato in causa a metà ripresa per un presunto fallo di mano di Veloso in area di rigore. L'arbitro imperiese ha visionato l'azione e ha deciso che era tutto regolare. Arbitrare all'inglese non significa ignorare gli interventi palesemente scorretti e ce ne sono stati a bizzeffe. Primo tempo mediocre, ripresa vibrante e ricca di episodi. La Fiorentina ha colpito un palo con Mirallas sul finire del primo tempo e un altro legno, clamoroso con Chiesa, a metà ripresa. "Un palo colpito è un gol sbagliato", sentenziava Fulvio Bernardini. La Viola avrebbe meritato la vittoria ma in definitiva questi sono discorsi da bar. Se non fai gol non vinci. Il Genoa è riemerso nel finale dopo un'ora trascorso in apnea, tentando per lo più di limitare i danni. Gli è andata bene nei momenti cruciali, una volta di più si è capito che Prandelli avrà bisogno di rinforzi veri dal mercato di gennaio se vorrà risalire davvero al classifica.

Il Genoa di Prandelli - quattro punti in altrettante partite - cerca la seconda vittoria interna dopo l'exploit contro l'Atalanta. A centrocampo esordio a tempo pieno per Rolon nei panni del regista centrale. La Fiorentina viene dal tonfo casalingo col Parma e deve rinunciare a Vitor Hugo e Gerson, squalificati. Centrale nella linea mediana gioca Nordgaaad. Nel tridente Chiesa si sistema a destra con Simeone punta avanzata e Mirallas sul fronte mancino. Pronti, via e Simeone inzucca un pallone proveniente dal corner ma allarga appena appena la traiettoria e il pallone si perde oltre il palo. Poche idee e confuse, squadre lunghe come la minestra del giorno dei morti, errori a volontà, da una parte e dall'altra. Ancora Fiorentina al 17', uno due Chiesa-Simeone-Chiesa e destro basso assorbito facilmente da Radu. Fuochi fatui. La partita non decolla e non si può darne al colpa al pessimo prato del "Ferraris" che sarà rizollato completamente approfittando della sosta. La Viola ci mette un pizzico di raziocinio e di brio in più, la difesa rossoblù tiene botta discretamente. Prandelli (190 match sulla panchina viola) non ha tempo per cullarsi nei ricordi, si sbraccia per far comprendere ai suoi di non sprecare palloni calciando lungo, semmai allargare il gioco cercando lo scambio in velocità per "imbucare" sulle punte. I piedi però non sono morbidissimi (fatti salvi Piatek, Bessa e Criscito) e lo sforzo offensivo del Genoa produce qualche estemporaneo topolino, peraltro intrappolato dai giganti centrali della difesa viola, Pezzella e Milenkovic. Calcio? Poco e niente. Ripartenze fasulle, falli duri a ripetizione, giocatori contusi di qua e di là. Il pubblico del Genoa è di bocca buona, si accontenta e applaude generoso, eppure la squadra di Prandelli non riesce a tirare in porta. Esercizio che riesce alla perfezione a Mirallas al 40', su assist breve di Chiesa il belga di origini spagnole calcia dal limite e centra la base del palo, a Radu battuto. Poco dopo il portiere romeno salva ancora su un destro ravvicinato di Edemilson, imbeccato al bacio da Chiesa. Appena prima dell'intervallo Radu esce male e si scontra con Biraschi,  Simeone non coglie l'attimo e lo 0-0 resta in cassaforte.

Ripresa. Finalmente il Genoa arma le sue colubrine, il destro improvviso di Bessa scalda le mani di Lafont. La partita si spezzetta in una serie di ruvidi duelli individuali a centrocampo, nei quali non sempre la tecnica fa premio sulla forza fisica, lo spettacolo quindi non migliora, il Genoa resta a livello di intenzioni, la manovra è scontata, Bessa è il motorino che fa girare la macchina rossoblù, se non che predica nel deserto. La Fiorentina sembra lievemente meno disinvolta, il giro palla è scolastico e la squadra cede terreno al Genoa. Al 12' ricompare Kouamé che se n'era rimasto acquattato fra le linee, il suo destro costringe Lafont ad un intervento in due tempi. Al 12' Pioli sostituisce Edemilson Fernandes con Benassi, e il match di infiamma immediatamente. Chiesa si avventa su un invito da sinistra di Mirallas e calcia al volo da tre metri, centrando il palo lontano: incredibile! Chiesa si scatena, si avventa nell'area del portiere su un pallone ballerino, Biraschi ne soffoca lo spunto e subito dopo il tarantolato esterno viola spara nell'angolino e Radu si allunga alla deviazione in corner. Al quarto d'ora Prandelli arma Veloso per Hiljemark, probabilmente Cesare cerca di far salire la quota di palleggio a centrocampo, settore nel quale il Genoa sta perdendo mordente e metri a vantaggio della Fiorentina. Al 23' entra in scena il Var, per un sospetto di fallo di mano di Veloso nell'area genoana. Massa verifica al video e ammonisce... Biraghi per proteste. Chiesa è un'iradiddio, per frenarlo Biraschi deve usare tutto il suo mestiere, bravo e sportivo Federico a non enfatizzare un'entrata in spaccata del difensore genoano che avrebbe potuto indurre Massa a fischiare il calcio di rigore. La partita è finalmente bella e il merito è della Viola che avverte le difficoltà del Grifone e spinge a tavoletta alla ricerca del gol. Massa la combina grossa ammonendo Piatek per un fallo assolutamente veniale. Il pistolero polacco, oggi per lunghi tratti del match latitante in zona-gol e riemerso di forza nel finale, era diffidato e salterà il match casalingo col Milan, alla ripresa di gennaio. Come per vendicarsi dell'affronto Piatek inzucca un pallone piovuto dal corner e Lafont è un gatto, si arriccia salendo sotto la traversa alla deviazione. Seconda conclusione nello specchio della porta del Genoa. Il Genoa si è finalmente svegliato, Lavozic (35')  avrebbe il pallone buon ma stecca la battuta al volo. 38', Pioli alterna Mirallas con Pjaca, Prandelli risponde sostituendo Kouamé con Favilli. Massa sorvola su diversi interventi che puzzano di fallo, scatenando l'ira della folla. 40', Piatek servito da Bessa (ottima la gara dell'italo-brasiliano) tarda un attimo nella battuta a rete e guadagna solo un calcio d'angolo. Nel recupero proteste genoane per un presunto tocco di mano in area di Biraschi, il Var non interviene. L'ultima chance è per il redivivo Piatek, il suo destro trova lo stinco di un difensore e non centra il bersaglio. Lo 0-0 finale non premia e non punisce nessuno. Accontentiamoci.

TABELLINO

Genoa-Fiorentina 0-0 


Genoa (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo, Hiljemark (14’ st Hiljemark), Rolon, Bessa (44’ st Sandro), Lazovic; Kouamé (38’ st Favilli), Piatek. All. C. Prandelli.
 
Fiorentina (4-3-3): Lafont; Laurini (21’ st Ceccherini), Pezzella, Milenokovic, Biraghi; Fernandes (12’ st Benassi), Norgaard, Veretout; Chiesa, Simeone, Mirallas (38’ st Pjaca). All. S. Pioli.

Arbitro: D. Massa di Imperia.

Ammoniti: 23’ st Biraghi (F), 30’ st Piatek (G), 46’ st Lazovic (G)

Espulsi: 23’ st Pioli (all. F) per proteste.

Altre Notizie