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  • La Juve ha fatto fuori Buffon con classe: ha imparato la lezione Del Piero
La Juve ha fatto fuori Buffon con classe: ha imparato la lezione Del Piero

La Juve ha fatto fuori Buffon con classe: ha imparato la lezione Del Piero

  • Stefano Agresti
Buffon ha azzeccato anche l'ultima uscita. Le sue parole sono state piene di sentimento e intelligenza, ha detto frasi in fondo scontate (la riconoscenza, l'amore per la Juve) senza essere banale. Ma soprattutto è stata perfetta la gestione di una situazione scabrosa, come sempre lo sono quelle che riguardano la fine del rapporto con un mito, un monumento, un totem: pensiamo ai problemi del Milan con il ritiro di Maldini, ai turbolenti ultimi anni di Totti e soprattutto - trattandosi di Juve - all'addio di Del Piero.

Stavolta è stato tutto bello e chiaro. Le parole di Andrea Agnelli, l'abbraccio con Gigi, la proposta di un ruolo importante all'interno del club che gli è stata formulata dalla Juve. La verità nascosta dietro le parole di Buffon è piuttosto evidente: il club bianconero ha deciso di voltare pagina e di puntare su altri portieri, Szczesny e probabilmente Perin. Solo che stavolta la situazione è stata definita tra le parti in modo amichevole, quasi fraterno, benché le idee fossero differenti: Gigi voleva infatti continuare a giocare, come ha confermato ipotizzando un futuro ancora in campo, in un importante club straniero.

Il caso Del Piero ha chiaramente insegnato alla Juve come comportarsi di fronte a una vicenda molto complicata, nella quale si scontrano la legittima programmazione di una grande società e le altrettanto legittime ambizioni di un campionissimo. Buffon evidentemente ci ha messo molto del suo, accettando le idee del club, assecondandole, salvo conservare la libertà di scegliere in autonomia un'altra strada.

A quanto sembra di capire, Buffon continuerà a giocare in un club importante fuori dall'Italia, magari il Psg, il Real o il Liverpool. E' giusto che lo faccia, per tre motivi. Primo, perché accettare di andare in una società così importante non significa continuare a giocare solo per sfizio, ma perché si hanno ancora grandi traguardi davanti. Secondo, perché è giusto che continui a fare ciò che ama, avendone la possibilità. Terzo, perché Gigi non è un campione in declino: se guardiamo i portieri dei più grandi club europei, ne vediamo pochissimi migliori di lui, roba che se li contiamo con una mano ci avanza qualche dito.

Continui, dunque, Buffon: il portiere più grande di sempre può ancora scrivere pagine meravigliose. In campo.

@steagresti
 

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