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  • La Juve ha spiazzato Milinkovic-Savic

    La Juve ha spiazzato Milinkovic-Savic

    • Fabrizio Romano
    La firma sul rinnovo è in arrivo, Sergej Milinkovic-Savic si legherà per altri cinque anni alla Lazio con un ingaggio che verrà quasi raddoppiato fino a poco più di 3 milioni di euro a stagione. Una promessa mantenuta, quella del presidente Lotito che blinda la sua stella ma sa perfettamente che dalla prossima estate ripartirà la giostra del mercato con concretissime possibilità di salutare Sergej. Perché se il Milan lo ha sognato e il Real Madrid lo ha sondato senza spingersi oltre 80/85 milioni, Milinkovic-Savic per la Juve è stato a lungo più di un'idea... ma ritenuta irrealizzabile anche in queste settimane.

    SERGEJ SPIAZZATO - In uno degli ultimi contatti, infatti, la dirigenza della Juve ha nuovamente fatto arrivare a Milinkovic e alla Lazio un concetto che ha spiazzato soprattutto il giocatore: non c'è intenzione di arrivare a spendere 150 milioni di euro per Sergej. Marotta e Paratici stravedono per lui, Allegri lo ritiene il giocatore perfetto, ma la strategia della Juventus è molto chiara; se Milinkovic dovesse vestire bianconero nella prossima estate sarebbe soltanto a condizioni economiche accettabili, perché ad oggi Milinkovic non vale 150 milioni per le valutazioni della Juve. Perché non ha mai giocato la Champions, al Mondiale non ha lasciato tracce, gli manca ancora continuità. Il suo talento immenso è fuori discussione, ma oggi la Juve non ritiene giusto spendere più di 90 milioni per il serbo, ovvero sfondare il muro del record da 100 milioni di Cristiano Ronaldo. Messaggio chiaro ricevuto anche in questi giorni di rinnovo in arrivo da parte di Milinkovic: non si aspettava una presa di posizione così forte, ma ha capito che la Juve lo prenderà solo alle proprie condizioni, altrimenti mollerà la presa per qualsiasi altra big europea che accontenti Lotito. Non uno abituato a farsi spaventare da mosse e contromosse. Ma Milinkovic si sente più lontano da Torino, guardando al futuro. Perché il presente si chiama Lazio, con tanto di firma sul nuovo contratto.

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