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  • La Roma vince ma è ferita e impaurita: che pericoli! Meno male che c'è il Var
La Roma vince ma è ferita e impaurita: che pericoli! Meno male che c'è il Var

La Roma vince ma è ferita e impaurita: che pericoli! Meno male che c'è il Var

  • Mino Fucillo
    Mino Fucillo
Eccola la Roma ferita e lacera, la Roma lacero contusa che si inietta adrenalina prima dagli spalti che applaudono Ranieri e poi, dopo solo otto minuti, con un gran gol di El Shaarawy. La prima dose di adrenalina in corpo dura solo tre minuti, passati i quali la Roma si fa gol da sola. Letteralmente, con Juan Jesus che salta al contrario su un cross dell'Empoli e fa autorete.

Seguono altri tre minuti tremendi per la Roma: palo colpito da Pasqual e palloni che tagliano a fette la difesa giallorossa e due cartellini gialli in sequenza. La Roma ha paura, una fifa blu là dietro. Serve altra adrenalina. Ci vorrà un altro quarto d'ora per trovarla.
Dopo un'occasione sostanzialmente mancata da parte di Zaniolo, l'adrenalina ce la mette Kluivert: prende due, tre palloni, supera due, tre avversari in due, tre azioni l'una dopo l'altra e alla quarta ottiene una punizione. Batte Florenzi, Schick si iscrive alla partita con un colpo di testa che vale il 2 a 1 per la Roma.

E adesso cronometro! Acqua, vento e cronometro. Il tifoso romanista subisce i primi due ma guarda solo il terzo. Cronometro lentissimo. Pericolo Empoli al quinto. Ancora buon Kluivert ma ci vuole una vita per arrivare al decimo, nel frattempo si ferma Zaniolo. Entra Perotti. Tacco Farias...fesseria Florenzi...Krunic manda in tribuna ottima palla...Dell'Orco di testa fuori non di molto e il solito Kluivert che continua ad abbondantemente guadagnarsi la pagnotta.

L'Olimpico il pareggio lo teme, anche se l'Empoli non fa molto per meritarselo. Al minuto 80 Florenzi si fa espellere da Maresca nel caso troppo severo, deve uscire Kluivert per far posto a Karsdorp, Schick è fisicamente alla frutta, entra il ragazzino Celar, il timore si fa paura. Quindi terrore, quindi realtà! Krunic pareggia per l'Empoli al minuto 87. Anzi no, Var: tocco di mano di un giocatore dell'Empoli che solo grazie a questo conserva il controllo di palla dopo rinvio di Juan Jesus.

Var giusta: pareggio svanisce, terrore del pareggio resta. Altri sette/otto minuti di fifa giallorossa quasi eroica, lo stadio quasi fisicamente sostiene la Roma che la vince senza più una goccia di benzina in corpo.

Ferita nei risultati, lacera nell'autostima, decimata dagli infortuni, la vince. Senza Di Francesco, già liberata dalle rigidità dell'ex allenatore, già libera dalle convinzioni, quasi dogmi, di chi la guidava?

Impossibile lo sia già, non ancora. Se mai, sarà. Senza Monchi che se n'è andato con le movenze di chi molla la barca che fa acqua salendo sul suo tender personale (certo andarlo a minacciare sotto casa lo ha aiutato non poco a salutar la compagnia).
La Roma con Ranieri (83 mila euro a partita finché dura) e la piccola valanga di ironia scettica venuta giù sul web per la minestra riscaldata in panchina (giudizio ingeneroso a forte rischio di smentita).

La Roma che porta sulla pelle, nella testa, in classifica e nel gioco il peso dei 37 incassati in campionato. Che porta oggi il peso dell'errore originale e collettivo di questa stagione: aver creduto a inizio anno che il quarto posto e la prossima Champions le sarebbero caduti in braccio, che le spettassero entrambi per così dire d'ufficio. E che quindi, essendo campionato che arrivavi secondo o terzo o quarto in fondo uguale, ci si poteva raccontare di avere una difesa all'altezza. Non era vero? Fa niente. Questo fa niente, eccolo l'errore e il peccato originale.

Errore di Monchi, di Di Francesco, di Pallotta, di tutta, proprio tutta la dirigenza.
Errore originale, poi la squadra ci metterà del suo: buoni, normali giocatori raccontati in narrazione interna come ottimi ed eccezionali. Perotti, El Shaarawy, Pellegrini, Schick, Florenzi...Per non dire di Pastore. Di Francesco cambiava formazioni (una trentina di volte), non avendo mai deciso, saputo, capito come assemblare quel che aveva. Ma quel che aveva era una media squadra che si raccontava a se stessa come migliore di quella che era. La Roma dopo la purga dello staff tecnico, medico e fisioterapico: ben otto mandati a casa. Senza Dzeko, Fazio e Kolarov squalificati e senza Manolas, Pellegrini, Under, De Rossi infortunati. Resta lacero contusa la Roma, ma si è iniettata in corpo tre punti di adrenalina. .


IL TABELLINO

Roma-Empoli 2-1 (primo tempo 2-1)

Marcatori: 9′ El Shaarawy, 12′ Jesus (aut.), 33′ Schick
Assist: 33’ Florenzi

Roma (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Jesus, Marcano, Santon; Nzonzi, Cristante; Kluivert (10′st Karsdorp), Zaniolo (10’st′ Perotti), El Shaarawy; Schick (40’st′ Celar).
All.: Ranieri.

Empoli (3-5-2): Dragowski; Veseli, Silvestre, Dell’Orco; Di Lorenzo, Acquah (20′st Brighi), Bennacer, Krunic, Pasqual (38’st Uçan); Farias (39’st Oberlin), Caputo.
All.: Iachini.

Arbitro: Maresca​

 

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