Calciomercato.com

  • Lazio senza dignità, a Cipro solo in gita: Faupala sembra Cristiano Ronaldo

    Lazio senza dignità, a Cipro solo in gita: Faupala sembra Cristiano Ronaldo

    • Franco Recanatesi
    Il concilio di Efeso, il dominio bizantino, la colonia veneziana, la lotta per l'indipendenza. E ora nel libro della storia di Cipro entra una nuova pagina: la prima vittoria di una squadra isolana su una italiana. Non a caso l'onore è toccato all'Apollon, dio della musica e della poesia ma da giovedì 29 giugno 2018 anche del pallone.

    La Lazio, che quanto a titoli sommerge l'isola mediterranea, si è consegnata a questa multinazionale della pedata come un esercito in rotta. Vero che ha preso il primo gol grazie a una ronaldata di uno sconosciuto francesino, ma anche dopo è rimasta sulle gambe, floscia più del terreno di gioco inzuppato da un precedente diluvio, incapace di creare una vera azione da gol. Il francesino ronaldesco si chiama David Faupala, è nato sulle coste della Manica, ha solo 21 anni ma non è di primissimo pelo avendo già bazzicato le giovanili del Manchester City e le Nazionali giovanili del proprio Paese.

    Chissà cosa gli è passato per la testa allo scoccare della mezz'ora quando è piovuto dal cielo un traversone di Joao Pedro, portoghese, aveva le spalle alla porta, Luiz Felipe incollato alla schiena, si è alzato come un airone impattando perfettamente la palla in rovesciata e infilando la palla sotto la traversa. La copia del gol di Ronaldo con la maglia del Real Madrid che gli è valso l'ingaggio alla Juve. Ma poiché Faupala non si chiama né Cristiano né Ronaldo, la prodezza brillerà soltanto nel libro di storia cipriota, intrappolata per il resto nell'indifferenza di una partita anonima.

    Più anonima non si può. I ragazzi della Lazio B hanno scambiato la trasferta cipriota per una gita scolastica, cercando di non bagnarsi troppo con gli schizzi del terreno fradicio e salvare le caviglie. Atteggiamento da un lato comprensibile data la promozione già acquisita e l'inutilità di tendere al primo posto con le notizie dell'Eintracht che maramaldeggiava contro il Marsiglia, da un altro censurabile sia per la dignità sia perché a taluni veniva offerta l'opportunità di mostrarsi degni di maggiori attenzioni da parte di Inzaghi. Una volta di più invece, l'inguardabile prestazione ha dato ragione alle scelte dell'allenatore.

    I più attesi, da Correa a Murgia, da Caceres a Felipe Luiz, da Durmisi a Berisha, han frullato per il campaccio senza amor di bandiera né amor proprio. Acerbi (140esima presenza consecutiva, tre anni e più senza neanche un'assenza) e Lulic nel suo spezzone hanno salvato la faccia, guarda caso gli unici due titolari, Caicedo si è spento dopo un inizio promettente, probabilmente guardandosi intorno e pensando "ma chi me lo fa fare".

    Intesa come squadra, la Lazio non s'è mai vista. Uno scossone l'ha colta per una ventina di minuti nella ripresa, fino al raddoppio a porta vuota di Markovic (serbo) a conclusione di un contropiede Maglica (croato)-Papoulis (greco).
    A Cipro è festa fino all'alba e chissà per quanti giorni ancora a ringraziare il dio Apollon. La Lazio torna a chiudere le sue carte di riserva nel cassetto.


    IL TABELLINO

    Apollon Limassol-Lazio 2-0 (primo tempo 1-0)


    Marcatori: 31' pt Faupala (A), 36' Markovic (A)

    Assist: 31' Joao Pedro (A), 36' st Papoulis (A) 

    Apollon Limassol (4-2-3-1): Bruno Vale; Roberge, Ouedraogo, Spoljaric, Joao Pedro; Sumah; Sachetti; Markovic, Schembri (21' st Papoulis), Sardinero (33' st Zelaya); Faupala (21' st Maglica). All. Augousti

    Lazio (3-5-2): Proto; Bastos (15' st Lulic), Acerbi, Luiz Felipe; Caceres, Murgia (15' st Rossi), Cataldi, Berisha, Durmisi; Correa; Caicedo (40' st Armini). All. Inzaghi

    Arbitro: Reinshreiber (ISR)

    Ammoniti 19' pt Murgia (L), Roberge (A), 20' st Acerbi (L), 30' st Maglica (A), 40' Markovic (A)

    Altre Notizie