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  • Laziomania: senza big esiste una Lazio da dopolavoro?

    Laziomania: senza big esiste una Lazio da dopolavoro?

    • Luca Capriotti

    Sto cominciando a pensare che questa sia una dipendenza. La mia, da un certo tipo di giocatori, quelle della Lazio, dai suoi assi. Io comincio ad avere forti manifestazioni di insofferenza se non vedo in formazione Milinkovic e Luis Alberto. Una specie di allergia alla mediocrità, se vi pare: dobbiamo cominciare a pensare che questa Lazio senza loro due é una squadra che farebbe fatica contro chiunque. Compresi dei modesti francesi, con un buon Grenier, un Niang che fa il solito Niang, e un Camavinga che giocherà presto ad alti livelli. Prima che lo diciate in coro: anche le altre senza big etc etc. L'Inter per 70' senza Lukaku fa una partita da squadra, con identità contro il Barcellona. Confrontare con il primo tempo della Lazio di ieri, please. 


    EMBLEMA BERISHA - Alti livelli che la Lazio non ha regalato: il primo freddo di Roma freezza una squadra B che doveva giocarsi una finale, e invece pare il dopolavoro ferroviario. Per esempio non riesco a spiegarmi Valon Berisha. Perché ai miei occhi, lo ammetto, ha tutto per fare bene: dinamismo, forza, inserimento. Si muove come un calciatore, ha movenze perfino da giocatore che può diventare importante. Poi sbaglia tutto, senza pietà alcuna per le mie supposizioni, i miei desideri, perfino la mia visione del calcio. Emblema di quanto io mi possa sbagliare nella vita, e sulla Lazio, direbbe la mia signora.

    IDENTITA' DI GIOCO - La Lazio vince, e onestamente fatico a pensare ad un bicchiere mezzo vuoto. Servivano come il pane i 3 punti, troppo shock l'avvio contro il Cluj, troppo al di sotto delle aspettative. Mi chiedo però se questa Lazio abbia effettivamente una forte identità di gioco, applicabile dunque con qualsiasi effettivo, seppur magari con minore capacità tecnica. O se infine sia solo un grande giocattolo in mano a 3 tenori capricciosi, volubili, immensamente forti. Luis Alberto, Milinkovic ed Immobile tengono le redini della stagione della Lazio, come bambinoni tecnicamente deliziosi possono però distrarsi in un attimo, e farci perdere, anche malamente. La domanda credo sia lecita: sappiamo prescindere da loro? Se ci siamo accorti che la Lazio dipende da loro, non bisognerebbe essere molto più oculati e precisi nella loro gestione? Ho l'impressione che il turnover debba riguardare solo loro, che perfino la nostra attenzione giornalistica debba essere una loro esclusiva. Ed è un problema: una squadra dovrebbe andare oltre i suoi big, non sviluppare questa enorme - sebbene legittima - dipendenza tecnico-tattica. Inzaghi dovrebbe capire questo, prima di tutto, e capire come andare oltre. Ma tu lo capiresti, Quinto, io lo capirei?

    p.s. Nemmeno commento il post di Zaniolo, nemmeno lo giustifico. Alla fine è talmente evidente che un professionista iper pagato dovrebbe avere la decenza di un comportamento esemplare, che nemmeno mi ci spreco. Tutto il resto è solo il contrario di quello che dovrebbe fare un professionista, appartenente ad un'elite super pagata e super ricca. Nemmeno i soldi comprano il sale in zucca. 


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