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  • Lippi: 'La Uefa non squalifichi Ronaldo, è vittima di un'allucinazione'
Lippi: 'La Uefa non squalifichi Ronaldo, è vittima di un'allucinazione'

Lippi: 'La Uefa non squalifichi Ronaldo, è vittima di un'allucinazione'

Marcello Lippi non ci sta. Il ct della Cina, ex allenatore della Juventus, nell'intervista  Tuttosport attacca la Uefa per l'espulsione a Ronaldo: "Il rosso a CR7 è stato esaminato da una sorta di Var Mondiale e tutti han concordato che per una grattatina alla testa non si può espellere un giocatore soltanto perchè una persona (l'addizionale di porta) ha avuto un'allucinazione. Non si può rischiare di compromettere una partita e soprattutto una competizione dal momento che con il rosso diretto la squalifica potrebbe essere di due giornate. Ora la Uefa dovrebbe dire: "signori, abbiamo sbagliato. Indietro non si può tornare perchè Ronaldo è già stato espulso e la partita è finita ma ci siamo resi conto che la squalifica sarebbe assurda per cui nessun turno di stop e inseriamo immediatamente il Var in Champions".

DOUGLAS COSTA - "Ha sbagliato, punto: a certi livelli bisogna sapersi contenere. Il caso è chiuso: è stato punito e adesso deve restare in silenzio e pedalare. Non vedo alcun legame con l'espulsione di Ronaldo: uno è stato protagonista di un gesto che non è giustificabile, mentre l'altro non ha fatto nulla".

CHAMPIONS - "La grande prova della Juve non mi ha sorpreso. Questa squadra è preparata per tutto e per qualisiasi evenienza. E' favorita per la vittoria della Champions insieme a Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Manchester City e Psg. Diciamo che rispetto agli anni scorsi adesso nel gruppetto delle favorite c'è anche la Juventus".
Ronaldo poteva evitare del tutto il contatto con Murillo? "Parliamo di un campione che prima dell'altra sera non era mai stato espulso, e Cristiano in Champions ha disputato 154 partite. Contro il Valencia non ha fatto nulla. Giustamente il mondo considera Ronaldo un divo, ma prima di tutto è un ragazzo sempre rispettoso e molto disponibile con i compagni. Le lacrime al Mestalla lo confermano una volta in più

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