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  • Litigi, troppi capricci, quel solito difetto e... soldi: perché la Juve ha venduto Cancelo
Litigi, troppi capricci, quel solito difetto e... soldi: perché la Juve ha venduto Cancelo

Litigi, troppi capricci, quel solito difetto e... soldi: perché la Juve ha venduto Cancelo

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La Juventus aveva deciso da mesi di vendere Joao Cancelo. Prima ancora che arrivasse Maurizio Sarri, un'idea approvata dal nuovo allenatore che non ha mai gradito l'anarchia tattica del portoghese, questione di scelte e di caratteristiche. Ma con Max Allegri il rapporto era stato anche più incrinato: un anno travagliato, fatto di prestazioni strepitose in fase offensiva ma anche di troppi errori in difesa, disattenzioni continue, alcuni capricci e litigi in allenamento che non erano andati giù a nessuno in casa Juventus. Capricci come quello per la fascia sinistra che non ha mai digerito; Joao non ama essere spostato sull'altra corsia, vuole giocare a destra, quando gli veniva proposto non la prendeva sempre benissimo...


PLUSVALENZA IMPORTANTE - Tra qualche lite e i capricci tattici, l'idea è stata di sacrificare Cancelo perché il suo calcio iperoffensivo seppur molto tecnico e di qualità non si sposava con le idee anche di Sarri. Niente da fare, Joao ceduto al Manchester City di Pep Guardiola che lo aspettava fortemente perché sicuro e convinto di farlo esplodere definitivamente dandogli il posto da titolare e un calcio di grande possesso palla. Ma è chiaro che dietro a questa operazione per la Juve c'è soprattutto l'incasso, una plusvalenza di oltre 20 milioni con un giocatore che non ha vissuto una super stagione. I bianconeri sono stati mossi pure da questo fattore, una somma che ha portato al risultato: addio Cancelo, il portoghese che non ha mai visto scattare il suo feeling con la Juventus.

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