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  • Lo chef Scarnecchia, eroe di un derby: 'Berlusconi voleva cambiare nome a me e Costacurta. Cutrone? Una melanzana'

    Lo chef Scarnecchia, eroe di un derby: 'Berlusconi voleva cambiare nome a me e Costacurta. Cutrone? Una melanzana'

    • Daniele Longo
    Ci sono giocatori che rimangono nella storia di un club anche solo grazie al fatto di aver messo a segno un gol nel derby. E' il caso  di Roberto Scarnecchia, un passato al Milan nella stagione 1984-1985. "Bigino”, questo il suo soprannome, romano di San Giovanni, classe ’58,  era un'ala di grande rapidità e tecnica. Una volta appese le scarpette al chiodo, è diventato uno chef di fama internazionale:  è infatti alla guida della cucina del "Marina Place", ottimo ristorante di Genova. In una piacevole chiacchierata, Scarnecchia ci ha raccontato anche alcuni retroscena legati al suo ex presidente Berlusconi. 

    Scarnecchia, domenica si giocherà un derby molto importante per la classifica delle due squadre. L'Inter è favorita?
    'Sulla carta ha qualche punto in più ma non la vedo favorita. Rino sta facendo un lavoro straordinario, ha a disposizione una squadra competitiva. Il gruppo del Milan mi sembra coeso e siccome il calcio è uno sport di gruppo credo che abbia grandi possibilità. L'Inter singolarmente ha sicuramente qualcosa in più ma i cugini possono giocarsela alla pari e  anche spuntarla alla fine'.

    I riflettori saranno puntati sul duello tutto argentino tra Icardi e Higuain: chi sceglie tra i due?
    'Sono due giocatori forti ma concettualmente diversi. Hanno anche qualche caratteristica in comune per la verità: sono intelligenti, hanno un grande fiuto del gol. A livello personale, per gusto diciamo, preferisco Higuain. Il Pipita è più giocatore secondo me'.

    Quali sono i suoi giocatori preferiti tra i rossoneri?
    'Calabria e Romagnoli sono giocatori interessanti che si stanno mettendo in grande evidenza. Ma chi fa la differenza in termini di qualità con le sue giocate è sicuramente Suso'.

    Lei ha avuto un passato da calciatore nel Milan, stagione 1984/1985.
    'Si arrivai al Milan dal Pisa. Fu un grande onore per me indossare quella maglia, ho fatto anche gol in un derby. Fu una stagione storica perché segno il passaggio da Farina a Berlusconi'.

    Ci racconta il suo gol nel derby?
    'Era una partita molto particolare, una semifinale di ritorno valevole per la coppa Italia. Venivamo da un pareggio e quindi dovevamo assolutamente fare gol. Terraneo mi passò la palla con le mani, superai la nostra area e dopo un grande scatto chiesi l'uno due ad Hateley. Fu una grande gioia perché quel gol ci permise di arrivare in finale e sfidare la Sampdoria'. 

    Una rete nella stracittadina può cambiare la vita: diventò molto popolare nei giorni a seguire?
    'Si, quel gol mi diede una grande popolarità tra i tifosi del Milan. Qualsiasi giocatore che riesce a segnare in un derby diventa in poco tempo l'idolo dei tifosi,  una spinta incredibile. Sono sicuro che ancora oggi vengo ricordato con tanto piacere dai fan rossoneri'.

    Lei fece una sola stagione al Milan nonostante sia stato l'eroe del derby, perché?
    'Per me rimane sempre una bellissima esperienza. Ero arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Pisa del povero Anconetani, al quale sono molto legato. Il presidente, dopo il mio gol messo a segno proprio nel mese di giugno, chiese una cifra super per il mio cartellino e allora Berlusconi decise di non finalizzare l'acquisto'.

    C'è un ricordo particolare che la lega al presidente Berlusconi?
    'Una volta eravamo seduti a pranzo io, Wilkins e Hateley, il marchese. Berlusconi venne al tavolo e ci disse: 'Voi due potete stare con Scarnecchia che parla l'inglese'. E' una persona straordinaria, conosceva tutti i suoi giocatori alla perfezione'.

    Anche a voi chiese di tagliare la barba e i capelli?
    'Ricordo che chiamò una volta Lino Banfi, un mio caro amico: 'Lillino non puoi chiedere a Scarnecchia di cambiare cognome? Un giocatore forte non può averne uno così'. Successe la stessa cosa anche a Billy Costacurta. E' un presidente molto particolare, sempre con la battuta pronta'.

    Lei adesso è un cuoco molto famoso a livello nazionale, facciamo un gioco: a quale piatto può essere paragonato  Gattuso?
    'Ai cavatelli alla crotonese, con il peperoncino. Un piatto forte come lui'.

    Se le dico Cutrone?
    'Parliamo di un attaccante molto forte. Dico un altro piatto calabrese, le melanzane chine ovvero ripiene'.

    Chiudiamo con Donnarumma, un altro possibile uomo derby.
    'Un ragazzo giovane che ha una luminosa carriera davanti. Mi fa pensare a un bucatino alla primavera, piatto fresco e di lunga durata. Pasta al pomodoro con basilico fresco e mozzarella di bufala, tipica delle sue parti'.

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