Intervistato da La Stampa, il Commissario Tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, ha parlato dei prossimi impegni che aspettano l'Italia nel percorso di qualificazione ai prossimi Europei e dell'attuale momento del calcio italiano.

VACANZE E PARTITE - "Solitamente i calciatori hanno voglia di staccare a questo punto, ma il grosso di questo gruppo è in azzurro da poco, fare due settimane in più non sarà certo un problema. Siamo diventati una squadra molto velocemente. Credevo ci avremmo impiegato di più, pensavo di soffrire all’inizio e invece, per merito dei ragazzi, siamo avanti. Puntavo al Mondiale, ma ora ci possiamo giocare l’Europeo. Nessuno ha un fenomeno in campo. Noi siamo l’Italia, possiamo fare come la Francia e la Spagna e aprire un ciclo"


CHIESA - "Andare in una grande squadra li può migliorare. Posso aiutarli a scegliere, ma ci sono situazioni particolari. Come quella di Chiesa per esempio dove è importante anche il papà. Bernardeschi esempio? Esatto, se giochi in una squadra per cui un pari è negativo, sei obbligato a cambiare mentalità. Berna è migliorato tantissimo e ancora gli mancano un paio di step".

KEAN - "Kean ha solo 19 anni, dipende da lui ma può diventare un attaccante straordinario. Io lo faccio giocare anche esterno, ma se fa quello che deve fare sarà un grande centravanti. Poi Tonali, Barella, Mancini, Zaniolo. Anche a livello fisico possiamo dire la nostra".

ALLEGRI E IL BEL GIOCO - "La Juve se vince sempre significa che gioca meglio di tutte. Il dibattito tra bel gioco e risultato mi ha annoiato. Allegri via? Andare via dopo undici titoli in effetti è strano. In Inghilterra non accadrebbe mai. Pensate a che cosa sarebbe successo a Klopp o Pochettino, ancora a zero di vittorie, in Italia? A volte, e non so se questo sia il caso, è lo stesso allenatore a voler cambiare. Allegri e la Juve si sono lasciati bene, ma resta un epilogo particolare".

BALOTELLI E BELOTTI - "Balotelli e Belotti: porte ancora aperte? Per Mario in prospettiva. Belotti ha fatto una buona seconda parte di campionato. Lo chiamerò. Noi facciamo un certo tipo di gioco e abbiamo bisogno di un certo tipo di giocatori. Lui ha altre qualità, ma se fa gol... Abbiamo già deciso tutto, i dubbi sono sugli attaccanti. Pavoletti ha caratteristiche uniche, Quagliarella ha fatto un gran campionato, poi Immobile, Lasagna. Per gli Europei dovrò scegliere tre centravanti, non cinque. C’è anche Zaza, a me piace molto ma se gioca poco non posso chiamarlo".

LA SUPERCHAMPIONS - "I campionati avranno anche perso un po’ di appeal, ma restano il fulcro. Basta vedere la Premier, provate a portarla via agli inglesi. Juventus-Real o Inter-Barcellona sono belle perché le giochi una volta ogni tanto, se sono quattro a stagione diventa un torneo estivo. Per i tifosi ma anche per i calciatori, finirebbe la magia. Più soldi, ma meno magia".