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  • Marcelino e Javi Gracia, dal trionfo all'esonero in due mesi: non succede solo in Italia

    Marcelino e Javi Gracia, dal trionfo all'esonero in due mesi: non succede solo in Italia

    • Alessandro Di Gioia
    La domanda alla quale proviamo a rispondere nella giornata di oggi sembra semplice, ma la risposta non lo è affatto: si può passare da realizzare la migliore stagione della storia di un club o dal vincere un trofeo quasi impossibile per il novero delle rivali all'onta dell'esonero in soli due mesi di tempo, per di più perlopiù senza partite disputate? La risposta la danno Javi Gracia e Marcelino, rispettivamente ex tecnici di Watford e Valencia, ed è chiaramente affermativa. Ma andiamo con ordine.

    LA MIGLIOR STAGIONE DELLA STORIA DEL WATFORD - Sabato scorso il Watford ha comunicato l'addio dello spagnolo Javi Gracia: al suo posto sulla panchina del club inglese è tornato Quique Sanchez Flores, in seguito effettivamente a un brutto inizio di stagione da parte delle Hornets con un punto realizzato in 4 partite. Ciò che è sembrato assurdo e che ha portato l'ex allenatore a manifestare la propria delusione per la decisione presa dalla famiglia Pozzo è stato quanto realizzato nella stagione precedente, da record per i londinesi: "A causa dell'annuncio inaspettato della risoluzione del mio contratto dopo sole quattro partite, voglio esprimere la mia sorpresa dopo aver completato la migliore stagione nella storia del Watford. Rispetto questa decisione e vorrei rassicurare sul fatto che l'eccellente rapporto che ho con Gino Pozzo e Filippo Giraldi non cambierà nonostante la mia improvvisa uscita dal club". Più luci che ombre nel corso dell'avventura al Watford, iniziata nel gennaio 2018: finale di FA Cup e ottavo posto in classifica, che non sono bastati a metterlo al riparo da un addio inaspettato

    INCUBO VALENCIA: DALLA COPA DEL REY ALLA FRATTURA SOCIETARIA - Stesso discorso, forse ancora più assurdo, per Marcelino: il tecnico corteggiato in passato anche dall'Inter ha infatti riportato un trofeo a Valencia dopo due lustri, tra l'altro sconfiggendo in finale di Copa del Rey il quasi imbattibile Barcellona, e in campionato durante questa stagione non era nemmeno partito così male, con 4 punti in tre partite. Poi l'annuncio shock dell'esonero: Il ribaltone a due giorni dalla trasferta di Barcellona e a sette dal debutto in Champions sul campo del Chelsea. L'allenatore è stato palesemente fatto fuori a causa della frattura all’interno della società e dell’alleanza con il ds Alemany contro il proprietario Peter Lim, in un contenzioso nato soprattutto in merito al mercato operato dai Murcielagos in estate.

    NON SOLO IN ITALIA - Insomma, un finale non degno per colui che aveva riportato il Valencia a splendere come in passato. Due addii che ci ricordano tanto quanto spesso abbiamo visto in Italia: cacciate senza motivo, antipatie e commenti controversi nei confronti di allenatori reduci da buoni risultati. Per una volta possiamo dirlo con orgoglio: tutto il mondo è paese. 

    @AleDigio89
     

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