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  • Il Napoli vince come la Juve di Allegri: arbitri e Insigne rovinano la festa della Fiorentina

    Il Napoli vince come la Juve di Allegri: arbitri e Insigne rovinano la festa della Fiorentina

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Sette gol, con due rigori, con polemiche, con una Fiorentina bella, con un Napoli assai meno. Alla fine però: Napoli 4-Fiorentina 3. Non si arrabbieranno i napoletani se la sensazione è che a Firenze la squadra di Ancelotti abbia ricordato da vicino la Juve di Allegri: poco spettacolo, molta sostanza e soprattutto i 3 punti che servono per evitare che proprio la Juve scappi subito nella settimana che porta allo scontro diretto di Torino.

       Meglio la Fiorentina. Anzi, per 45' ha giocato solo la Fiorentina, ma negli spogliatoi il Napoli aveva i tre punti in tasca. Erano due squadre irriconoscibili, nel bene i viola, nel male gli azzurri. Rispetto al girone di ritorno del campionato scorso la Fiorentina aveva sette giocatori nuovi, più Vlahovic, compreso un debuttante in A come titolare (Sottil) e un debuttante assoluto (Castrovilli). Il Napoli era lo stesso dell’anno scorso più Di Lorenzo e Manolas. Eppure la squadra vera era quella viola. Che ha segnato col primo rigore del nuovo corso, il braccio largo di Zielinski dopo un tocco di ginocchio da mezzo metro di Castrovilli. Un anno fa non sarebbe stato rigore, stavolta il Var (con Valeri) lo ha concesso. Lo ha segnato Pulgar, uno dei nuovi.

       

    SOLO VIOLA. Il Napoli non c’era, la Fiorentina sfruttava spazi che la squadra di Ancelotti liberava con superficialità. Zielinski ed Allan avevano serie difficoltà a reggere il ritmo di Castrovilli (un vero numero 8, come il numero che porta) e Pulgar. I viola attaccavano bene sugli esterni (soprattutto a destra con Lirola), aumentavano la velocità con le puntate di Chiesa (pessimo cliente per Di Lorenzo). Montella aveva schierato una formazione di ragazzini, età media di 23,2 anni, il trio d’attacco messo insieme non raggiungeva l’età della pensione, 61 fra Chiesa (22), Vlahovic (19) e Sottil (20). Tanto ritmo, tanta velocità mettevano in difficoltà il Napoli, troppo compassato e poco ispirato.




    TUTTO INSIGNE. Solo Lorenzino, il capitano, era dentro la partita. Giocava quasi da solo, senza l’aiuto di Callejon e nemmeno di Mertens. Che d’improvviso, però, ha riportato il Napoli sull’uno a uno: Badelj saltato facilmente, conclusione dal limite, risposta blanda di Dragowski. Tre minuti dopo il rigore che non c’era. Castrovilli e Mertens forse, diciamo forse, si sono appena sfiorati. Per Massa era rigore e Valeri, al Var, lo ha certificato. Insigne: gol. Il 2-1 del Napoli al 45' non aveva logica.

       

    PARTITA IMPAZZITA. E’ entrato in partita anche Callejon. Però è stato Milenkovic a segnare di testa il 2-2 (sovrastando Koulibaly...) dopo 7' del secondo tempo. In quel periodo era ancora la Fiorentina a fare gioco. Il Napoli andava a sprazzi. Per tornare in vantaggio c’è voluto ancora Insigne, che metteva in difficoltà Lirola. Zielinski, nell’unico gesto di valore della sua spenta partita, ha conquistato palla a metà campo, poi assist di Insigne per il diagonale di Callejon (Venuti in ritardo). E’ entrato Boateng, labbrata dal limite: 3-3. Il 4-3 è arrivato in contropiede: Mertens, Callejon, testa di Insigne. La difesa viola era messa malissimo. E’ entrato Ribery, accolto dall’ovazione del Franchi, e il Napoli ha rischiato di subire un altro rigore per un fallo (fuori area?) di Hysaj sul francese.

       

    CONSIDERAZIONI. La Fiorentina è sulla buona strada se uno pensa al futuro, è piena di ragazzini e ne perderà altre di partite così (soprattutto se ritrova Massa...). Ha bisogno di un po’ più di concretezza (era meglio Boateng di Vlahovic nei corpo a corpo con Koulibaly) e di altra qualità. Ma Sottil piace e Chiesa, quando imparerà ad alzare la testa prima di tirare da tutte le parti (mai centrata la porta), sarà finalmente un grande attaccante. Il Napoli deve fare di più, tanto di più. Stavolta l’ha salvato la grande partita di Insigne e la pessima partita di Massa, ma per accorciare dalla Juve serve qualcosa di importante. Il nome lo sanno tutti.

       



    IL TABELLINO

    Fiorentina-Napoli 4-3 (primo tempo 1-2)

    Marcatori: 
    8’ p.t. Pulgar (F), 38’ p.t. Mertens (N), 43’ p.t. Insigne (N), 6’ s.t Milenkovic (F), 10’ s.t. Callejon (N), 20’ s.t. Boateng (F), 22’ s.t. Insigne (N)

    Assist: 6’ s.t. Pulgar (F), 10‘ s.t. Insigne (N), 20‘ s.t. Castrovilli (F), 22’ s.t. Callejon (N)

    Fiorentina (4-3-3): Dragowski; Lirola, Pezzella, Milenkovic, Venuti; Castrovilli, Badelj (31’ s.t. Benassi), Pulgar, Sottil (32’ s.t. Ribery), Vlahovic (15’ s.t. Boateng) , Chiesa. All. Montella

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Koulibaly, Manolas, Rui ( 25’ s.t. Ghoulam); Allan (25’ s.t. Elams), Zielinski; Callejon, Ruiz, Insigne; Mertens (38’ s.t. Hysaj). All. Ancelotti

    Arbitro: Massa di Imperia

    Ammoniti: 19’ p.t. Allan (N), 19’ p.t. Callejon (N), 24’ p.t. Mario Rui (N), 45’ s.t. Zielinski (N), 45’ s.t. Pezzella (F)

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