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  • L'Atalanta è da Champions: sbranato il Bologna. Ma con l'Inter senza Zapata...

    L'Atalanta è da Champions: sbranato il Bologna. Ma con l'Inter senza Zapata...

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    Profumo di Champions a Bergamo. L'Atalanta sbrana letteralmente in quattro morsi micidiali il povero e incredulo Bologna. Doppietta di Ilicic, singole di Hateboer e Zapata (ventesimo centro del colombiano, ammonito salterà l'Inter a San Siro, domenica) e quinto posto in classifica ad un solo punto dal Milan, in attesa del recupero della Lazio (a quota 48) contro l'Udinese. Con 64 gol segnati l'attacco della Dea è il più prolifico della serie A. E lo spettacolo, beh con la squadra di Gasperini lo spettacolo non manca mai.

    Come si fa a raccontare una partita di calcio praticamente mai nata? Un match deciso e consegnato agli archivi dopo meno di un quarto d'ora di gioco? Dannata e meravigliosa Atalanta per i primi 45', sbriga con feroce bellezza la pratica-Bologna. Al quarto d'ora è già 4-0. Ilicic, Ilicic, Hateboer e Zapata. Scocca il minuto numero 14 e 22 secondi quando la zampata sottomisura, col destro, del possente colombiano seppellisce definitivamente il Bologna sotto la montagna della quaterna al passivo. Il resto non è affatto noia. Oh, proprio no. Da quel momento in poi infatti per tutto il primo tempo l'Atalanta gioca sul velluto, senza rinunciare ad attaccare al punto che Gasperini, osannato dal pubblico di casa, mostra ai tifosi l'orologio da polso ("la partita è ancora lunga") si volta verso gli uomini in panchina ed esclama, interdetto: "Ma siano sempre tutti all’attacco!".

    Poco male, anzi benissimo, lo spettacolo ne gode e chiunque (quorum ego) ami il gioco del calcio nella sua espressione estetica e stilistica non può che applaudire. La squadra nerazzurra si diverte, aprendo e chiudendo le proprie linee a fisarmonica, cercando l'aggiramento laterale degli avversari, in particolare a sinistra dove ad un certo momento Gasp sposta Gomez che Mihajlovic aveva tentato di limitare in zona centrale, alle spalle di Zapata e Ilicic, appiccicandogli Nagy alle caviglie. Il Bologna si diverte decisamente meno, sebbene possa godere di spazi tutt’altro che angusti per provare ad organizzare le proprie controffensive. Niente di particolarmente efficace, salvo una fiammata sullo 0-3 che aveva messo Falcinelli in condizione di battere a rete da due passi, con la mira però sballata.

    Risulta immediatamente chiaro che le riserve schierate da Mihajolivic (Nagy, Donsah, Calabresi, Gonzales, Falcinelli) non valgono i titolari. La difesa a quattro, schierata con Calabresi, Gonzalez, Lyanco e Krejci, fa acqua da tutte le parti. il centrocampo a tre (Pulgar, Nagy, Donsah) risulta un "vorrei ma non posso", triturato dal movimento e dagli affondo di Gosens, Freurer, De Roon e Hateboer, nonché dai ghirigori di Gomez e Ilicic. E il tridente Orsolini, Falcinelli, Sansone vive dei guizzi dell'ex Ascoli che crescerà nella ripresa fino a segnare un fantastico gol, l'unico per gli emiliani, su calcio di punizione da posizione impossibile.

    Andrà meglio per gli ospiti appunto nella ripresa allorché, sazia della scorpacciata di gol, l'Atalanta baderà a controllare il match in vista dell'impegno-chiave di domenica a San Siro con la rinata Inter di Icardi. E il Bologna, segnando il gol della bandiera, cancellerà qualcuna delle ombre suscitate dal pessimo primo tempo in balia dell’Atalanta. La classifica resta delicata (il Bologna è terz'ultimo) sebbene la squadra di Mihajlovic arrivasse a Bergamo con la dote delle tre vittorie filate su Cagliari, Torino e Sassuolo.  

    Gasperini aveva schierato la squadra titolare, rinunciando solo a Castagne. Mihajlovic viceversa ha fatto la bella pensata di eliminare dalla distinta degli undici i sei titolari sotto diffida, ovvero M'Baye, Danilo, Dijaks, Poli, Santander e Dzemaili. Voleva evidentemente preservarli per la prossima partita, al "Dall'Ara" contro il già virtualmente condannato Chievo e la cosa francamente risulta difficile da comprendere. Morale, ponti d'oro per l'Atalanta. Pronti, via: palla persa in uscita sulla tre quarti dal Bologna, Ilicic si avventa sul pallone, stringe al centro e scarica un sinistro micidiale che lo manda ad incastrarsi nel "sette" del palo lungo. Il cronometro segna 2'34". Passano poco più di due minuti e ancora lo sloveno, baciato dalla grazia, dribbla e si allarga sul fondo per poi far partire un destro (!) che manda la sfera contro l'interno del palo lontano e da lì nel sacco. Memorabile.

    Altri cinque giri di orologio e l'Atalanta fa il tris, stavolta il cecchino è Hateboer che riceve palla da De Roon e fulmina Skorupski nell'angiolino basso più lontano. E' un luna park e il Bologna sembra l'orso del tirassegno. Il quarto gol arriva da Zapata, sul lancio di Freuler si beve Gonzalez e spara un missile dall'alto in basso che si spegne sotto la traversa. Poi occasione per De Roon (tiro da centrocampo appena oltre l'incrocio) a seguito di un’uscita sulla tre quarti campo d Skorupki ad anticipare Zapata. In tribuna il patron Saputo è una statua di sale.

    La reazione del Bologna arriva nella ripresa, Gasperini ha tolto Gomez per Pasalic (insufficiente e indisponente) e rallenta il ritmo. Il Bologna si fa coraggio e cuce qualche bella trama di gioco. All'8' Orsolini calcia quasi all'altezza della bandierina del corner e sorprende Gollini, mandando il pallone nel sette. Capolavoro di balistica. Paratici, in tribuna, avrà preso buona nota. Un colpo di testa di Falcinelli, a lato, precede il giallo a Zapata, che ha segnato aiutandosi con un braccio. Ammonizione fatale che lo porterà in squalifica. Gasperini si apprestava a sostituirlo con Barrow, ma cambia ide e tira via ilicic, spentosi dopo quel po' di fuochi d'artificio iniziali.

    C’è tempo per gustarsi qualche nel contropiede felsineo e gli ingressi dei giovani Valencia (esordio in A) e Paz, per Gonzalez che sta per firmare per i Los Angeles Galaxy. Barrow spreca due palle-gol, Rocchi (direzione tranquilla ed esperta, forse mancano un paio di cartellini, uno a Gonzalez ne avrebbe decretato l'espulsione) ammonisce Calabresi, nonché Valencia e Hateboer che quasi vengono alle mani. Finale con lo stadio che celebra Gasperini e lo invita a saltare con la curva nerazzurra in festa. Detto e fatto. Che ci vuole?


     
    IL TABELLINO
     
    Atalanta-Bologna 4-1 (primo tempo 4-0)

    Marcatori: 3' p.t. Ilicic (A), 5' p.t. Ilicic (A), 9' p.t. Hateboer (A), 15' p.t. Zapata (A), 9' s.t. Orsolini (B)

    Assist: 3' p.t. Mancini (A), 5' p.t. de Roon (A), 9' p.t. Ilicic (A), 15' p.t. Freuler (A)

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Mancini, Palomino, Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler (45' s.t. Pessina), Gosens; Gomez (1' s.t. Pasalic); Iličić (18' s.t. Barrow), Zapata. All. Gasperini.
     
    Bologna (4-3-3): Skorupski; Calabresi, Gonzalez (22' s.t. Paz), Lyanco, Krejci; Donsah, Pulgar (38' s.t. Poli), Nagy; Orsolini, Falcinelli, Sansone (19' s.t. Valencia). All. Mihajlovic.

    Arbitro: Rocchi di Firenze (Meli, Passeri; Piccinini)

    Ammoniti: 6' s.t. Gonzalez (B), 15' s.t. Zapata (A), 41' s.t. Calabresi (B), 42' s.t. Valencia (B), 42' s.t. Hateboer (A)

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