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  • Milan, altro che smentite: per Rangnick è già tutto fatto e Boban lo sapeva bene

    Milan, altro che smentite: per Rangnick è già tutto fatto e Boban lo sapeva bene

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    II licenziamento in tronco di Boban a seguito della sua dura intervista nei confronti di Elliott e Gazidis porterá chiaramente a una battaglia legale dove il dirigente croato chiederà un sostanzioso indennizzo per la “cacciata” prematura e la società rossonera, per contenere la perdita, evocherà i danni di immagine da lui provocati.

    Il nodo della questione è chiaramente uno e uno soltanto: si tratta di Rangnick. Se davvero Gazidis e i suoi sodali Almstadt e Moncada gli hanno fatto firmare un pre-contratto a dicembre, la ragione è tutta dalla parte di Boban che potrá così esigere un indennizzo principesco. Se invece l’ad rossonero riuscirá a dimostrare che l’ipotesi Rangnick era solo una voce giornalistica, allora le carte in tavola cambieranno parecchio e Zvone dovrà accontentarsi di una transazione extra-giudiziale molto meno onerosa per le casse rossonere. Premettiamo che in ogni caso il Milan e Boban non finiranno davanti al giudice, ma la questione verrà liquidata prima, con un accordo tra le parti. Esattamente come era accaduto con Fassone e con molti altri.

    Ora entriamo nella questione. Quando Boban decide di rilasciare quella pesantissima intervista alla Gazzetta sapeva benissimo che si trattava di una dichiarazione di guerra nei confronti di Gazidis. Il mood della coppia Maldini-Boban era già chiaro quando l’ex capitano rossonero aveva definito “non da Milan” il profilo di Rangnick. Ma si trattava di un giudizio personale, che sicuramente non avranno gradito Gazidis e company ma che ovviamente non poteva essere condannato. Invece Boban si spinge molto oltre e rende di fatto inevitabile il suo allontanamento. Possiamo pensare che l’abbia fatto senza avere certezza del pre-contratto firmato da Rangnick? Lo giudicheremmo davvero uno sprovveduto. Cosa che, buon per lui, non è.

    La conferma arriva dal fatto che anche Maldini, come detto, aveva una posizione analoga a quella del croato, anche se meno esplicita. Dovremmo dunque pensare che gli sprovveduti sono due, appunto sia Boban sia Maldini. Ma soprattutto, nel momento in cui a fine gennaio, tre colossi dell’informazione europea escono contemporaneamente confermando la notizia esclusiva data da Calciomercato.com di Rangnick al Milan la prossima stagione, non si può pensare che si tratti della classica “boutade” di mercato. La conferma, in ogni caso, si avrà la prossima stagione. Se il Milan ingaggerà Rangnick e se avranno un ruolo ufficiale in società Almstadt e Moncada, significa che Boban ci aveva visto giusto. Che non erano invenzioni giornalistiche e che il pre-contratto c’era davvero. In quel caso il licenziamento del croato costerà davvero molto caro.

    Ma ci corre l’obbligo sottolineare una cosa in questo contesto. Negli ultimi giorni, purtroppo dominati da ben altro a livello di informazione, cominciano a uscire notizie, notiziuole e veline di palazzo secondo cui non sarebbe affatto certo l’arrivo di Rangnick al Milan. Ne esce una ogni tanto, sembrano quasi su richiesta. E sembra quasi che ci sia la volontà di farle uscire da parte della società rossonera, come per dire: “Visto che non c’era ancora nulla di sicuro e che si è inventata tutto la stampa!”.

    Ecco, diffidate da quelle smentite, ma soprattutto diffidate da chi presta la propria dignità professionale alle esigenze politico-economiche del club. Cosa che è accaduta troppo spesso negli ultimi anni. E a farne le spese è stato sempre il Milan. Con Rangnick e i suoi uomini è già tutto fatto e deciso. Non fidatevi di quelli che dicono: “Alla fine secondo me non verrà”. Vi ricordate quando dopo Inter-Liverpool Roberto Mancini sbotto’ in sala stampa annunciando di fatto il proprio addio: uno sfogo del tutto simile a quello di Boban. Cosiccome Mancini sapeva che Moratti aveva già messo sotto contratto Mourinho che addirittura stava già prendendo lezioni di italiano, allo stesso modo Boban sa perfettamente che è  già stato preso Rangnick, il quale oltretutto sta già prendendo anche lui lezioni di italiano.

    Tanto si sa già come finirà: a luglio verrà presentato Rangnick e Gazidis o chi per lui ci diranno che non avevano potuto confermarlo prima per non inficiare l’andamento della seconda parte della stagione rossonera. Cosí, con un bel settimo/ottavo posto in classifica, l’ennesima presa in giro sarà compiuta. Da parte dei dirigenti rossoneri e da parte di chi li asseconda sui siti, giornali e tv.

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