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  • Milan, basta credere alle balle di Elliott! Dirigenti strapagati e squadra senza futuro. Non era colpa di Galliani?
Milan, basta credere alle balle di Elliott! Dirigenti strapagati e squadra senza futuro. Non era colpa di Galliani?

Milan, basta credere alle balle di Elliott! Dirigenti strapagati e squadra senza futuro. Non era colpa di Galliani?

  • Cristiano Ruiu
    Cristiano Ruiu
Immaginavamo un avvio di campionato ricco di difficoltà e ipotizzavamo Giampaolo fortemente a rischio intorno alla sosta di ottobre per le nazionali. Quando uscirono i calendari avevamo subito messo in guardia tifosi e società: “A ottobre saremo già a distanza siderale dalle prime della classe, occorre aiutare e proteggere Giampaolo”. Non ci voleva frate indovino per capire che l’ex tecnico blucerchiato ha bisogno di tempo, fiducia e sostegno.

Il tempo una piazza come Milano non lo concede, la fiducia è stata subito messa in discussione dagli stessi dirigenti rossoneri (soprattutto Boban) e il sostegno nessuno è in grado di darglielo. Perché, come abbiamo ripetuto più volte, nessuno degli strapagati dirigenti rossoneri è mai stato direttore generale di una squadra di calcio, né Boban né Massara né Maldini né tantomeno Gazidis.

Che la squadra fosse più debole dell’anno scorso era evidente, la confusione tattica nata in estate tra le idee di Giampaolo e la strategia di mercato ha fatto il resto. Quello che si vede in campo è una squadra che non sa cosa deve fare, senza nessun ordine tattico e purtroppo senza nemmeno un'anima, quella che almeno Gattuso era riuscito a dare.

A proposito di ex allenatori, non è un caso che il colpo di grazia a questo Milan lo abbia dato la Fiorentina di Montella, vituperato mister dell’ultimo (chissà per quanti anni ancora) trofeo rossonero, la Supercoppa di Doha. Eppure Montella è stato bollato come un incapace e cacciato come la causa di tutti i mali. Solo perché dovevano essere cacciati tutti quelli che erano stati scelti da Galliani. Proprio come era accaduto con Allegri qualche tempo prima. O con Mihajlovic. Tutti allenatori che hanno fatto e stanno facendo bene. Ma cacciati per essere cacciati. Senza un reale progetto tecnico e senza una concreta ipotesi di lavoro dopo l’esonero.

Tutto fatto a caso. E la stessa cosa accadrà con Giampaolo, anche lui un buon allenatore. Che però qui al Milan sta facendo al figura dello sprovveduto. Ovviamente il problema non è Giampaolo e non sono i numerosissimi allenatori che si sono succeduti in questi anni. Il problema è la società, anzi le società che si sono alternate in modo tragicomico. Tanti dirigenti, tutti hanno preso la loro parte di stipendio, nessuno ha dato un futuro al Milan.

E ora siamo qui, devastati in casa da un vecchietto di nome Ribery, un’occasione di mercato che anni addietro sarebbe stato pane per i denti dei dirigenti rossoneri. E che invece stavolta è stata un’idea di Rocco Commisso. Uno dei pochi, forse l’unico, vero nuovo proprietario che aveva provato a prendere il Milan e che, pur senza grandi possibilità economiche, ci avrebbe dato un futuro.

E invece la verità è che questo Milan un futuro non ce l’ha, a meno che qualcuno di voi non abbia ancora voglia di credere a quelli che dicono che Elliott ha un “cuore” rossonero. Chissà se un giorno finiranno anche queste balle, oltre alla pazienza dei tifosi rossoneri.

Per ora prepariamoci a vivere l’ennesima stagione deludente, sicuramente peggio di quella passata. E consoliamoci con chi nei prossimi giorni paragonerà la sconfitta in casa contro la Fiorentina con quelle storiche del Milan di Sacchi contro Baggio nell’87 e del Milan di Zaccheroni contro Batistuta nel ‘98. Quelle due sconfitte contro i viola aprirono i due cicli vincenti del Milan di Berlusconi, questa invece chiude definitivamente un processo nei confronti di un colpevole che non ci sarà mai.
 

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