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  • Milan, Champions impossibile. Ma la Juve cancella il senso del Var in Italia
Milan, Champions impossibile. Ma la Juve cancella il senso del Var in Italia

Milan, Champions impossibile. Ma la Juve cancella il senso del Var in Italia

  • Cristiano Ruiu
    Cristiano Ruiu
In un colpo solo la Juve annulla i sogni Champions del Milan e il senso del VAR nel campionato italiano. I rossoneri sprecano un’occasione unica per scacciare la crisi e recuperare i punti perduti, ma sfruttano solo parzialmente il primo tempo deconcentrato e svogliato dei campioni d’Italia. La sconfitta di Torino assomiglia molto a quella di gennaio in Supercoppa, ma stavolta la posta in palio era molto più alta. Solo per il Milan. Vincere per la prima volta allo Stadium sarebbe stato quel toccasana invocato da Gattuso, l’unico in grado di ricompattare l’ambiente e dare al Milan la spinta necessaria per ritrovare la strada perduta verso il quarto posto.

Dopo il primo tempo sembrava davvero che il Milan ce la potesse fare complice una prestazione irriconoscibile di Dybala e company. Bonucci riesce finalmente a “spostare gli equilibri” a favore del Milan offrendo a Bakayoko la palla dell’assistenza che firma il solito Piatek. Quello del polacco però, poteva essere il gol del raddoppio perché pochi minuti prima era stato negato un rigore netto per mani di Alex Sandro.

L’arbitro Fabbri ha dato una risposta a tutti i milanisti che dopo mesi ancora rimpiangevano il fatto che Banti a Jeddah non fosse andato a verificare al VAR il probabile fallo da rigore su Conti al 90esimo. “Perché non è andato a vederlo al VAR?”: ci siamo domandati per mesi . I più malpenstanti avrebbero risposto: “Perché se fosse andato a rivederlo avrebbe dovuto concedere rigore al Milan”. E invece il giovane arbitrio Fabbri ieri sera ha smentito con i fatti questa visione maliziosa. Lui infatti è andato a vederlo e a rivederlo al VAR e, nonostante fosse netto, ha deciso di negarlo. Come recita l’adagio: “ha negato l’evidenza”. E di fronte a questo si capisce come nel nostro campionato sia assolutamente inutile lo strumento televisivo. Lo stesso Fabbri non ha invece avuto bisogno del VAR per concedere a Dybala il rigore del pareggio, ma anche se l’avesse rivisto probabilmente non si sarebbe accorto che è stato l’argentino ad allargare la gamba per cercare il contatto con l’intento Musacchio. Si tratta dell’episodio che fa svoltare la partita.

La Juve, irriconoscibile fino a quel momento, si sveglia e il Milan ripiomba nelle proprie insicurezze. Peccato, perché i rossoneri davano l’impressione di essere in perfetto controllo di gara. Oltretutto dopo il gol Allegri può permettersi di sostituire l’impalpabile Dybala e inserire il fortissimo Kean. Per ironia della sorte è proprio lui a rendere imperdonabile l’errore di Calabria che perde in uscita la palla più grave dell’intero campionato rossonero. Adesso tornare in corsa per il quarto posto sembra davvero impossibile.

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