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  • Milanmania: Piatek ricorda Sheva, il triste Higuain è solo un costoso ricordo

    Milanmania: Piatek ricorda Sheva, il triste Higuain è solo un costoso ricordo

    • Carlo Pellegatti
    E’ più importante la ciliegina o la torta? Risposta scontata, anche se ,negli ultimi giorni di mercato, i tifosi rossoneri si auguravano l’inserimento di un attaccante, meglio se esterno. Rino Gattuso però è un alchimista, sa trasformare il ferro in oro. Contro il Napoli, mette in formazione Laxalt, sempre timido nelle sue prestazioni milaniste, costellate anche da pesanti errori, Castillejo, vivace ma poco continuo, e Borini, utile quando schierato nel suo ruolo, ottenendo dai tre giocatori la migliore prestazione in maglia rossonera. Nelle settimane precedenti, schiera Abate come difensore centrale, in una posizione  totalmente inedita per il biondo difensore . Ebbene “Telepass” si cala nella parte splendidamente, chiudendo, recuperando, impostando.

    Vogliamo parlare di Bakayoko? Lo conoscevamo come centrocampista dagli strappi devastanti, soprattutto sulle fasce. Lo riscopriamo intelligente, anche se anomalo, regista centrale, lontanissimo parente del triste e involuto giocatore visto, per esempio, contro il Betis Siviglia a San Siro. Quindi, pur cadendo nella illusione di  vedere i dirigenti di Casa Milan regalare a San Siro un campione come il mio idolo Saint Maximin, attaccante del Nizza, dalle giocate sempre spettacolari, la rosa rimane questa, con Piatek e Paquetà, acquisti di gennaio.

    Nuovi rinforzi che hanno eletto il Club rossonero come indiscusso re del mercato di gennaio. La corona però viene messa in un armadio, perché non può essere mostrata in bacheca. A Museo Milan c’è spazio magari per la Coppa Italia, che vede i Gattusiani affrontare la Lazio, nella semifinale di Roma a fine febbraio, con il ritorno a aprile, previsto a San Siro. Non sarà impresa facile battere i laziali, ma al Milan ammirato contro il Napoli non è precluso alcun ostacolo. Squadra matura,consapevole dei propri mezzi, affidabile e solida. Paquetà sta stupendo solo coloro i quali non lo conoscessero compiutamente. Giocatore, come ho sempre scritto in questa rubrica, moderno, europeo, pronto al sacrificio senza, per questo, regalare qualche giocata da carioca, inteso come giocatore di assoluto spettacolo già nel Flamengo

    Kris Piatek invece ha ricordato un vento dell’est, un "vento di passioni" che ha accarezzato il cuore e la mente dei tifosi rossoneri, per tanti anni, a inizio secolo. Sì, diciamolo subito. Realizzare gol di questa qualità è stata la luminosa griffe di Shevchenko, che ha lasciato una eredità di 176 gol con la maglia del Milan, secondo dietro a Nordahl.  Da brividi il coro composto e cantato dai ragazzi della Curva , dedicato al nuovo idolo. “Alè Piontek, Alè Piontek …pom..pom..pom” I tifosi  si sono già innamorati  dunque del loro “cacciatore di taglie”, soprattutto dopo le prestazioni deludenti e poco entusiasmanti  di un triste Higuain. Non ho guardato, in tv, Atalanta-Juventus di Coppa Italia, ma ho preferito assistere, dal mio divano, a Bournemouth-Chelsea, per seguire la prestazione di Higuain. Nessuna sorpresa, nessun novità. Lo stesso di Milano! Ormai un ricordo costoso, un ricordo lontano

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