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  • Milan, quanto manca la Champions! Dall'addio di Allegri a Gazidis, non se ne può più
Milan, quanto manca la Champions! Dall'addio di Allegri a Gazidis, non se ne può più

Milan, quanto manca la Champions! Dall'addio di Allegri a Gazidis, non se ne può più

  • Cristiano Ruiu
    Cristiano Ruiu
Sono già passati 6 anni. 6 lunghissimi e deludentissimi anni senza Champions League. Era l’11 marzo 2014 quando Riccardino Kakà segnò al Vicente Calderon di Madrid l’ultimo gol del Milan in Champions League. Ero in telecronaca e, tristemente presago, dissi: “Chissà quanti anni passeranno per rivedere un gol del Milan in Champions?”. Il destino ha voluto che l’ultimo a segnarlo fosse proprio Kakà, simbolo dell’ultimo Milan vincente, protagonista dell’ultima Champions League vinta ad Atene e immagine della prima vera grande delusione che il presidente Berlusconi diede ai tifosi rossoneri. Prima di una lunga serie. Con il senno di poi, la meno grave.

Quello di Madrid era il Milan di Seedorf, che in 4 giorni contro Juventus e Atletico aveva incassato tanti complimenti per il gioco e due belle sconfitte in casa. Solo i tifosi con abbondante salame sugli occhi erano convinti che fosse l’allenatore giusto. Ma molto di quel salame sarebbe rimasto per i 6 anni successivi e grazie a quelle fette i tifosi non si sarebbero accorti di cose molto peggiori rispetto all’inadeguatezza di Clarence in panchina. Quelli erano i giorni dell’esonero di Allegri, erano i giorni di “Barbara” presidentessa, erano i giorni di Galliani da giubilare. Iniziava il tristissimo declino del Milan, che aveva avuto il battesimo due anni prima, esattamente il 12 gennaio 2012. A distanza di 6 anni, con in mezzo numerosi allenatori, numerosi dirigenti e numerosi disastri, ci ritroviamo ancora lontanissimi dalla “nostra” Coppa Campioni. Senza una reale speranza di poterla raggiungere nel medio periodo. Senza una proprietà credibile. Con un Gazidis contestatissimo da tutti. O quasi. Il progetto-giovani, l’ennesimo sbandierato in questi anni, che farà capo a Rangnick potrebbe anche essere affascinante e ambizioso. Il problema è che i tifosi del Milan non ne possono più. Non ne possono più di essere presi in giro. Non credono più a promesse, a progetti e a nuove figure che non si capisce bene cosa facciano, che cosa vogliono e soprattutto chi decide di assumerle.

In questi giorni tutti gli appassionati di calcio sono giustamente dispiaciuti per lo stop del campionato e si augurano che tutto presto torni alla normalità. Anche i milanisti lo sono, ma purtroppo e paradossalmente lo stop del campionato per noi è uno stop alle sofferenze. In questa pausa tristemente forzata, finalmente anche i milanisti si sentono come tutti gli altri. Anche le prese in giro si fermano. O almeno speriamo.

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