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  • Milan: rivincita di Leonardo, ma sarà decisivo il prossimo mercato
Milan: rivincita di Leonardo, ma sarà decisivo il prossimo mercato

Milan: rivincita di Leonardo, ma sarà decisivo il prossimo mercato

  • Federico Zanon
Una rivincita, neanche troppo velata. Leonardo si gode finalmente il Milan, il suo Milan, in piena lotta Champions League e con una identità propria, indipendentemente dall'avversario che affronta. Un successo figlio delle sue scelte, del suo lavoro, finito sotto la lente d'ingrandimento, criticato quando le cose non andavano, esaltato ora che i risultati iniziano ad arrivare. Il brasiliano sa come funziona, è uomo navigato, conosce il calcio a 360 gradi ed consapevole che alla fine è sempre il campo a emettere l'ulltimo verdetto. Ha aspettato, ha saputo incassare, ora si prende i meriti, si gode la sua rivincita. Consapevole che il lavoro da fare è ancora tanto.

DA BAKA A HIGUAIN - Scelto da Elliott per dirigere il mercato, Leo in estate ha scelto di investire su Bakayoko, oggetto misterioso del Chelsea, lontano parente del giocatore ammirato al Monaco, e ha messo in piedi con la Juve uno scambio (più soldi) Bonucci per Caldara e Higuain. Operazioni, insieme a quelle con Genoa e Villarreal per Castillejo e Laxalt, che avrebbero dovuto far fare il salto di qualità alla rosa, ma che nei primi mesi si sono rivelate controproducenti. Caldara si è fatto male subito, Higuain è sembrato fin da subito nervoso e involuto, Baka ha fatto fatica a carburare, Laxalt e Castillejo hanno alternato prove positive ad altre sottotono. Di fatto fino a fine novembre il mercato estivo è stato abbondantemente sotto la sufficienza, gli ultimi due mesi e mezzo hanno però raccontato un'altra storia.

PIATEK, MA NON SOLO - Leonardo, insieme a Maldini, si è stretto attorno a Gattuso, l'ha difeso e protetto dagli attacchi esterno, ha spento le voci sull'esonero e nella finestra di mercato di gennaio ha centrato un piccolo capolavoro. Via Higuain, con il quale c'è stata più di una sfuriata, dentro Piatek, voluto fortemente tanto da convincere Elliott a investire 35 milioni cash per battere la concorrenza e risolvere un problema, quello della punta, che sarebbe stato solo rimandato di sei mesi. Al polacco si è aggiunto Paquetá, altro acquisto oneroso (35 milioni più bonus), che l'ex direttore sportivo del Paris Saint-Germain ha corteggiato, trattato nell'ombra, per il quale si è battuto, certo che avrebbe sfondato fin da subito nel calcio europeo, che avrebbe dato il suo contributo al Milan senza periodi di adattamento. Certezza ora sotto gli occhi di tutti. 

ALTRA SFIDA - Ora è il momento di raccogliere consensi, ma il futuro mette Leonardo di fronte a un'altra sfida. Il Milan vuole tornare a essere protagonista in Italia e in Europa, motivo per il quale il prossimo mercato, al netto del rispetto del fair play finanziario, sarà decisivo. Gattuso ha bisogno di un centrocampista di prima fascia (il nome di Milinkovic-Savic resta sempre prioritario) e di un esterno d'attacco, necessari per fare il salto di qualità. Operazioni difficili, con il margine d'errore minimo. Il rinnovo del contratto, insomma, va meritato, gli esami non finiscono mai. 

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