Calciomercato.com

  • Milanmania, il bilancio del mercato: Bennacer futuro top d'Europa, Theo rimandato. Leao un altro Andrè Silva?

    Milanmania, il bilancio del mercato: Bennacer futuro top d'Europa, Theo rimandato. Leao un altro Andrè Silva?

    • Carlo Pellegatti
    Ho una grande curiosità! Vorrei capire quali saranno le scelte della società  e dell’allenatore nella prossima stagione, per quanto riguarda la rosa. Dipenderà molto innanzitutto da quale tecnico siederà sulla panchina rossonera.

    Prima della tragedia che si è abbattuta sul mondo, non avevo dubbi che sarebbe stato Ralf Rangnick. Oggi non è facile ipotizzare alcuno scenario, ma mi aspetto comunque movimenti in entrata e soprattutto in uscita. Fra gli ultimi acquisti, tre sembrano certi della conferma. Una meritata, meritatissima. Quella di Ismael Bennacer, che avevo ammirato già in Coppa d’Africa, bravo a assorbire il salto in una squadra di tradizione, tetragono a ogni emozione, continuo nella sua crescita ,pur in un ruolo non propriamente suo.

    Se i dirigenti rossoneri saranno abili e fortunati nel affiancargli un centrocampista centrale, magari dal fisico importante, Bennacer potrebbe diventare uno dei giocatori più forti d’Europa nella posizione di mezzala, bravo nel contenimento, ma anche brillante e ispirato nell’alimentare le punte.

    Veniamo a Theo Hernandez, grande protagonista nei suoi primi cinque mesi in maglia rossonera, da settembre a gennaio. Periodo culminato con la splendida rete all’Udinese, la quinta in campionato, la sesta stagionale. Il giocatore ha raddoppiato il suo valore in termine economici, ma i tifosi hanno applaudito soprattutto la sua escalation tecnica, le sue giocate spettacolari, le sue progressioni entusiasmanti. Poi si è improvvisamente perso, paradossalmente quando la squadra di Pioli, grazie all’inserimento di Ibrahimovic, aveva trovato un buon filone di gioco e soprattutto aveva mostrato uno spirito molto apprezzato dagli appassionati milanisti. Partita dopo partita, le prestazioni di Hernandez sono impallidite, fino a essere giudicato il peggiore in campo, con una media poco superiore al 4, nell’infausta partita di San Siro, avversario il Genoa. Che cosa possa essere successo, non è facile ipotizzarlo. Forse un appannamento fisico, forse un calo mentale, nel suo primo anno da titolare davanti a una platea esigente, in un campionato importante.

    Aspetto di rivedere il vero Theo sia nel finale di campionato, se finisse la stagione, ma soprattutto all’inizio di quella prossima. Appare chiaro che per diventare una colonna di una squadra ambiziosa, come quella vorremmo fosse allestita dal Fondo Elliott, debba migliorare la sua fase difensiva e apparire più continuo nei novanta minuti.

    Sarei invece molto cauto nell’affidarmi ,senza esitazioni, a Rafael Leao, come punta della prossima stagione. Ho visto rari brillii nei suoi primi mesi in maglia rossonera. Una rete splendida contro la Fiorentina, qualche buono sprazzo, ma troppo saltuario, discontinuo anche nel corso della stessa partita, troppo spesso dunque lontano dal vivo del gioco. “E’ un attaccante  che deve essere impiegato con maggior frequenza” potrebbe obbiettare qualcuno. Non ha trovato però spazio prima con Giampaolo. Lo lascia in panchina anche Pioli, che però pensa possa essere il compagno ideale per Ibrahimovic. Dopo qualche partita, cambia idea. Leao perde il posto a favore del più positivo Rebic. Non è mai colpa sua? Il fatto che un allenatore onesto e esperto come l’allenatore di Parma non lo schieri dal primo minuto e soprattutto non sia soddisfatto dal suo rendimento, quando venga  schierato nel finale dell’incontro, spiega bene perché su Leao possano essere nati molti dubbi.

    I tifosi rossoneri hanno avuto poca pazienza nei confronti di un giocatore molto elegante come Andrè Silva, impazienza giustificata soprattutto dal suo rendimento troppo basso negli ultimi sedici metri. Non credo che ne coltivino ancora molta per Leao. Puntare a occhi chiusi sul giocatore portoghese potrebbe essere una scommessa pericolosa, troppo pericolosa, ancora forse troppo immaturo per portarsi sulle spalle l’attacco milanista. Un anno in prestito rappresenterebbe forse la soluzione più conveniente per il Milan e più favorevole per la crescita di Rafeal Leao.   

    Altre Notizie