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  • Milanmania: il vero merito di Gattuso, Paquetá prospetto di fuoriclasse

    Milanmania: il vero merito di Gattuso, Paquetá prospetto di fuoriclasse

    • Carlo Pellegatti
    Rino Gattuso non ha solo dato una organizzazione alla squadra, non solo ha formato un gruppo di Ragazzi, ai quali ha insegnato lo spirito di sacrificio, lo spirito di squadra, l’educazione dentro e fuori il campo, la gioia di indossare la maglia del Milan, la voglia di stupire e di non arrendersi mai. Il suo grande merito è quello di aver restituito al popolo rossonero l’orgoglio di tifare per una grande squadra, la gioia  di andare allo stadio, di cantare, di entusiasmarsi per le prodezze dei suoi beniamini. I tifosi usciti da Bergamo, dopo la splendida vittoria sull’Atalanta, avevano negli occhi uno sguardo e una felicità da tanto tempo smarriti. Con poca voce,ma con il cuore alto.

    Non è che il primo passo che deve riportare il club ai livelli che competono il blasone e la tradizione del passato. Forse, grazie anche a una proprietà salda e a una società che sta crescendo, di settimana in settimana, si incomincia a vedere la luce in fondo a un tunnel fin troppo lungo e buio. “Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi”, diceva Bertold Brecht, ma nel mondo del calcio gli “eroi” o, per meglio dire, i grandi giocatori sono fondamentali per aumentare l’alone positivo intorno all’ambiente. Il Milan ha trovato, quasi improvvisamente dopo l’addio di Higuain, Kris Piatek, “il pistolero”,” Il cacciatore di taglie”, il cannoniere che da troppo tempo mancava all’attacco milanista. Il suo gesto, che mima le pistole fumanti, è diventato già leggenda, una leggenda accompagnata dal meraviglioso coro della curva: "Alè, Piatek, Alè. Alè, Piatek, Alè. PUM PUM PUM PUM!” La prima rete contro l’Atalanta ha rappresentato un gesto di vanbasteniana memoria, per la eleganza del gesto, per la dolcezza del movimento, per la rapidità dell’esecuzione. Un gol bellissimo. Il polacco usa la grazia ma anche la potenza e la ferocia con le quali si è avventato  poi sul pallone per realizzare la sua  seconda rete.

    Non voglio dimenticare qui però anche Paquetà, ”Sua Maestà”, che sa unire lo spettacolo carioca alla concretezza europea.  Forse un prospetto di fuoriclasse, che potrebbe presto essere un protagonista del calcio mondiale. Insomma, è una domenica felice per i tifosi rossoneri. Tanto c’è da crescere per conquistare un posto in Champions League. Un punto di partenza, non certo di arrivo.

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