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  • Milanmania: questa squadra non gioca come l'Ajax o il Barça, ma è viva e lotta. Grazie Gattuso!

    Milanmania: questa squadra non gioca come l'Ajax o il Barça, ma è viva e lotta. Grazie Gattuso!

    • Carlo Pellegatti
    Il Milan gioca meno bene del Barcellona, ma dopo la vittoria sul Bologna è quinto in classifica a tre punti dal quarto posto. Il Milan gioca peggio del Liverpool, ma, ai primi di maggio, da cinque anni non coltivava ancora qualche speranza di partecipare alla Champions League. Il Milan non diverte come l’Ajax, ma sputa sangue per cercare di supplire alle sue deficienze tecniche, lottando, con coraggio e con le qualità che possono offrire i suoi giocatori, con obiettivo il quarto posto. 

    Certo, nella storia rossonera dal 1987 al 2013, arrivare quarti ha sempre significato un chiaro fallimento. Sì, fino al 2013! Poi ha rappresentato una lontana chimera, a maggio un traguardo impossibile. A coloro che criticano anche giustamente il gioco del Milan, che giudicano Gattuso un allenatore incapace e inesperto, che valutano la rosa scarsa e priva di personalità, ricordo che però esiste una differenza fondamentale rispetto alle ultime stagioni, dove non mi sembra comunque che il gioco milanista abbia incantato gli esteti del calcio. In quei tornei, nelle fasi finali, il Milan mai aveva lottato per tornare in Champions League. Quest’anno invece è ancora lì, soffrendo e masticando filo spinato, ma è ancora lì. Il campionato ha un sapore forte, ha un senso compiuto, regala vere emozioni. 

    Merito del gruppo guidato da Rino Gattuso, capitanato da Alessio Romagnoli e composto da giocatori che stanno dando tutto quello che possa offrire il loro bagaglio tecnico e umano. Questi sono e questi vanno applauditi perché il maggio 2019 non è il solito mese, dove solo si gufano le avversarie, dove solo si seguono le partite intense degli altri, dove solo si parte per San Siro, con il poco attraente scopo di assistere a match con poco, pochissimo sale. 

    Alla fine della stagione, poi, spazio aperto alle critiche, alla voglia di cambiare allenatore e molti componenti della rosa. Io intanto però ringrazio questo gruppo e il suo staff tecnico, perché sabato sera sarò a Firenze per giocarmi qualcosa considerato importante non in maniera assoluta, è pur sempre solo un quarto posto, ma  fondamentale in questa fase storica della ultracentenaria vita rossonera. Negli ultimi cinque anni non ricordo di aver vissuto queste sensazioni. Grazie Gattuso! Grazie ragazzi, anche se giocate meno bene del Chelsea, del PSG e del Real Madrid. Anche se non divertite, anche se non regalate spettacolo. Grazie lo stesso! 

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