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  • Milanmania: via Suso, Piatek & co., la squadra ora è più forte! Ma a giugno non basta un colpo alla Ibra

    Milanmania: via Suso, Piatek & co., la squadra ora è più forte! Ma a giugno non basta un colpo alla Ibra

    • Carlo Pellegatti
    Milan più forte o più debole dopo il mercato di gennaio? A livello di cassa, certamente molto più forte, grazie alle cessioni di Caldara, Reina, Borini, Suso, Ricardo Rodriguez e Piatek. Il risparmio, nel monte ingaggi dei sei giocatori, è addirittura intorno ai trenta milioni euro netti pari a sessanta milioni lordi. Certamente i salari del pur costoso Ibrahimovic, uniti a quello di Begovic, Kjaer, Saelemaekers e, all’ultima ora, Laxalt, non possono rappresentare certo un fardello oneroso se paragonato alle uscite.

    Quello che però è più importante valutare è un altro fattore, legato al miglioramento o meno della qualità della rosa. Sulla bilancia pesa certo l’acquisto di un Campione totale e infinito come Zlatan Ibrahimovic, che ha creato un immediato effetto positivo. Ne hanno beneficiato molti giocatori della rosa, che hanno aumentato il loro rendimento con prestazioni certamente superiori ai primi mesi in rossonero. Parliamo di Leao e soprattutto di Rebic. Anche Calhanoglu sembra più concreto e efficace soprattutto nelle conclusioni, mentre Castillejo, più convinto, garantisce velocità e imprevedibilità alla manovra offensiva. Sarà un caso ma giocano tutti meglio rispetto al Milan prima di Zlatan.

    Ora mettiamo sulla bilancia Reina e Begovic, Caldara e Kjaer, Ricardo e Laxalt, mentre Suso, Borini e Piatek non hanno trovato rimpiazzi se non il giovane belga Saelemaekers. Non cambia molto la rosa per quello che riguarda i due portieri, mentre il solido Kjaer pare, in questo momento, più affidabile di Caldara. Fuori Ricardo Rodriguez, ritorna Laxalt, giocatore che partiva dalla panchina anche nel Torino. Meglio certamente lo svizzero, che doveva essere sostituito da Antonee Robinson, sbarcato alle 13, portato alla clinica “La Madonnina“ per le visite mediche. Poi intorno alle 18, improvvisamente è scoppiato il giallo. Per problemi sulle modalità di pagamento, legati alle clausole per l’obbligo, l’acquisto è clamorosamente saltato. Incredibile! E’ indubbio infine che i tre attaccanti, se compariamo le loro qualità e le loro conoscenze rispetto all’ex dell’Anderlecht, siano di un altro livello, ma ripeto, per differenti motivi, era necessaria la loro partenza. 

    Dopo questa premessa, non è facile, ma dobbiamo rispondere alla domanda iniziale: più forte o più debole? La mia risposta è perentoria! Il Milan è più forte  perché i giocatori partiti, eccetto Reina, sembravano fuori dal progetto e non più in sintonia con l’ambiente, come Borini, Caldara, Ricardo Rodriguez e Suso, o in completa fase involutiva come il Pistolero.

    E’ stato fondamentale intanto riportare a Milano Zlatan Ibrahimovic, il leader che mancava a questo gruppo. Se, ai primi di dicembre, mi avessero prospettato l’arrivo dello svedese e degli altri acquisti con le cessioni appena effettuate da Casa Milan, io avrei firmato subito, perché nessuno avrebbe potuto aiutare il gruppo nella crescita della  fiducia nei propri mezzi come Ibra. E’ indubbio però che Ivan Gazidis, sempre molto attento ai conti, dopo essersi liberato da ingaggi pesanti, si deve rendere conto che il Milan abbia urgente bisogno di grandi giocatori, che permettano alla squadra di uscire da questa navigazione di piccolo cabotaggio. 

    E’ stato un gennaio, senza grandi nomi, eccetto Ibrahimovic, ma questa tendenza deve cambiare a giugno. Devono rimanere innanzitutto i Campioni in rosa, ma sono altresì necessari almeno due o tre giocatori di classe e esperienza che possano aiutare il Milan a riconquistare la possibilità di giocare la Champions League, l’unica manifestazione che potrebbe rilanciare  brand e fascino del Club rossonero, oltre che ovviamente aumentare il denaro in cassa. Anche perché sembrano ancora gli scarsi introiti legati al marketing e alle sponsorizzazioni nonostante la faraonica (quella sì) campagna acquisti di manager. Purtroppo però  i back drops, quei pannelli dove sono appaiono le società legate al Milan, appaiono ancora troppo vuoti di marchi prestigiosi. Chiudendo, sarà come sempre il campo a emettere il suo giudizio inappellabile, ma ripeto il Milan mi sembra più forte del 31 dicembre!    

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