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  • Moto2: UFFICIALE, licenziato Fenati! Il pilota: 'Chiedo scusa, non sono stato un uomo'. La madre: 'Minacce di morte'

    Moto2: UFFICIALE, licenziato Fenati! Il pilota: 'Chiedo scusa, non sono stato un uomo'. La madre: 'Minacce di morte'

    • Luca Talotta
    Il pilota marchigiano Romano Fenati è stato licenziato dal team Marinelli Snipers, scuderia per la quale gareggiava nel campionato del Mondo di Moto2. Ad annunciarlo è stata proprio quest’ultima attraverso un comunicato stampa ufficiale: “Adesso possiamo comunicare che il team rescinde il contratto con il pilota per il suo comportamento antisportivo, inqualificabile, pericoloso e dannoso per l’immagine di tutti - si legge - non correrà mai più con noi, ci scusiamo con tutto il mondo del motociclismo”.

    UN GESTO IRRESPONSABILE - Il gesto di Romano Fenati durante il Gran Premio di Moto2 che si è disputato nel weekend a Misano Adriatico è stato antisportivo e da irresponsabile: Fenati, che da due anni correva con la scuderia Marinelli Snipers, si è affiancato al pilota Stefano Manzi del Forward Racing Team schiacciandogli deliberatamente il freno. Un gesto che poteva finire anche in tragedia, perché è indiscutibile il fatto che, se tu guidi, devi assolutamente avere sotto controllo tutto quanto. Un’altra persona che si permette di schiacciare il freno a tua insaputa può provocare anche la caduta della tua moto, che considerando le alte velocità rischia di essere viatico anche per situazioni decisamente drammatiche.

    FENATI, PUNIZIONE ESEMPLARE - La decisione del Marinelli Snipers Team è esemplare: perché il gesto di Romano Fenati era stato punito dal Pannello Stewards FIM solo con due Gran Premi di squalifica, dopo la bandiera nera in corsa. E questo avrebbe voluto dire rivedere in pista un atleta che si è dimostrato decisamente poco sportivo: “Con estremo rammarico, dobbiamo constatare che il suo gesto irresponsabile abbia messo in pericolo la vita di un altro pilota e non possa essere scusato in alcun modo - ha concluso la nota del team - il pilota, da questo momento, non parteciperà mai più ad una gara con il Marinelli Snipers Team. Il team, la Marinelli Cucine stessa, la Rivacold, tutti gli altri sponsor della squadra e tutto il gruppo di persone che lo ha sempre appoggiato, si scusano con tutti i tifosi del Motociclismo mondiale”.

    SI SCHIERA ANCHE LA MAMMA - Anche la madre di Romano Fenati, Sabrina Fenati, dalle colonne del Resto del Carlino prende posizione: “Manzi ha provato più volte a buttarlo giù e questa cosa mi è dispiaciuta molto, visto che i due ragazzi saranno compagni di squadra nella prossima stagione. Mio figlio è stato provocato, ma poi devo ammettere che il suo gesto è stato sbagliato. Probabilmente, aveva in corpo tanta adrenalina e tutti conosciamo il suo caratterino. È caduto nelle provocazioni”. Poi una parziale difesa:Ciò che mi rattrista è il fatto che ci siano arrivate delle minacce di morte. Anzi, qualcuno ha scritto addirittura delle offese alla sua ragazza. Tanti ascolani hanno attaccato Romano e, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone che generalmente si comportano peggio di lui. Chi critica questo ragazzo non sa che alle sue spalle c’è una famiglia e che lui è molto buono”.

    LE SCUSE DI FENATI - Sulla sua pagina Facebook, Fenati chiede scusa con questo post: "Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo! Un uomo avrebbe finito la corsa e poi sarebbe andato in Direzione Gara per cercare di ottenere giustizia per i precedenti episodi. Non avrei dovuto reagire alle provocazioni. Le critiche sono corrette e comprendo l’astio nei miei confronti. Voglio scusarmi con tutti quelli che credevano in me e tutti quelli che si sono sentiti feriti dalla mia azione. È uscita un’immagine di me e dello sport tutto, orribile. Io non sono così, chi mi conosce bene lo sa! Nella mia carriera, sono sempre stato un pilota corretto. L’anno scorso sono stato uno dei pochissimi a non ricevere alcuna penalizzazione, non ho mai messo a repentaglio la vita di qualcun altro, anzi, ho sempre sostenuto che ci sono piloti pericolosi, in pista, per stile di guida. È vero, purtroppo ho un carattere impulsivo, ma la mia intenzione non era certo quella di fare del male ad un pilota come me ma volevo fargli capire che quello che stava facendo era pericoloso e che anch’io avrei potuto fargli delle scorrettezze così come lui le aveva appena fatte a me! Non voglio giustificarmi so bene che il mio gesto non è giustificabile, voglio solo scusarmi con tutti. Ora avrò tempo per riflettere e schiarirmi le idee". 

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