Napoli, 16 formazioni diverse per Ancelotti: ora pensa al 4-3-3
CHIAVE MANOLAS - Eh già, perché le scelte del tecnico di Reggiolo sembrano sin qui un continuo cubo di rubik per il quale non si è ancora trovata una soluzione. La porta vede Merte come titolare (12 presenze), con Ospina pronto a sostituirlo in caso di necessità (4 presenze). In difesa le certezze si chiamano Koulibaly e Di Lorenzo, entrambi a quota 13 presenze dal 1'. L'ex Empoli, spesso, è stato costretto anche a slittare a sinistra, dove Mario Rui si è alternato con Ghoulam. Trovano spazio, nel gioco del turnover (ma considerando sempre i giocatori partiti titolari), anche Malcuit, Luperto, Hysaj e Maksimovic, costretto spesso - con 7 presenze - a dover sostituire l'infortunato Manolas, fermo a 9 presenze.
CERTEZZA CENTROCAMPO - Il centrocampo, sebbene sia la zona di campo in cui nessuno vanti il timbro di sempre presente, è il reparto con maggiori certezze. Callejon, Zielinski e Fabian Ruiz, infatti, sono difficilmente removibili: 13 presenze per l'ex Real Madrid, 12 per il polacco, 15 per il talento andaluso. Fondamentale, in mediana, la presenza di Allan, fermo però a 11 partite a causa di un infortunio. L'unica alternativa si chiama Elmas (4 presenze).
DUBBI IN ATTACCO - In attacco tornano i problemi e le incertezze: è qui che si concretizzano i maggiori dubbi di Ancelotti, ancora alla ricerca della coppia migliore per quel 4-4-2 che fin qui non ha convinto. Insigne-Mertens, Lozano-Mertens, Milik-Mertens, Milik-Llorente, Mertens-Llorente, Lozano-Mertens-Insigne, Insigne-Milik-Younes, Milik-Lozano: continue combinazioni che non hanno sin qui aiutato il tecnico a trovare la quadra. Docici presenze dal 1'per Mertens e Insigne, 9 per Lozano, 6 per Milik e 2 per Llorente. Anche per questo motivo, nelle ultime ore, si pensa al ritorno al 4-3-3 di Sarri. Un'ipotesi che riporterebbe Insigne nella sua posizione più avanzata, in posizione più avanzata rispetto a quest'inizio di stagione, con Callejon largo sulla destra e il ruolo di nueve conteso da Mertens e Milik. Ancelotti studia, riflette e cerca certezze: il Napoli, fin qui, è stato un continuo cubo di rubik senza soluzione.