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  • Non solo Ronaldo, Allegri è l'altro top player: ora la Juve spaventa l'Europa

    Non solo Ronaldo, Allegri è l'altro top player: ora la Juve spaventa l'Europa

    • Giancarlo Padovan
    Si scrive Manduzkic e Bonucci, si legge Cristiano Ronaldo.

    Nel 3-1 che spazza il Napoli, in dieci per più di mezz’ora (28 minuti più 5 di recupero) per l’espulsione di Mario Rui (già ammonito e colto in flagranza di entrata scorretta su Dybala), il portoghese in bianconero propizia i gol dei compagni con due assist e un palo che serve il croato.

    La Juve, partita malissimo e messa sotto per i primi venti minuti (palo di Zielinski, gol di Mertens) dal Napoli, vola a più sei in classifica ed è ufficialmente in fuga.

    Ma il campionato non è finito qui per due semplici ragioni.

    La prima: siamo solo alla settima giornata e mancano ancora otto mesi di partite che inevitabilmente incroceranno la Champions.

    La seconda: il Napoli è stato a livello della Juve e, nonostante l’inferiorità numerica, l’ha messa in difficoltà sfiorando il pareggio (Szczesny decisivo su Callejon al 72’) e mostrando una capacità organizzativa (4-2-3) a volte superiore ai campioni d’Italia.
    Inutile, però, chiedersi come sarebbe stata la partita senza l’espulsione di Mario Rui. Piuttosto va stigmatizzata la dabbenaggine del giocatore che, già ammonito, è entrato duro e in ritardo su Dybala. 

    A proposito del quale, ero già pronto a crocifiggere Allegri. Cosa lo ha fatto propendere per l’impiego dell’argentino se Bernardeschi è di gran lunga il più in forma?  E prima del Napoli era stato ancora più decisivo di Ronaldo?

    Non lo capirò mai e il primo tempo mi ha dato ragione. Dybala ha tirato una sola volta in porta, ha giocato pochi palloni, qualcuno ne ha perso e, anche se la colpa è di Bonucci, si è fatto attaccare da Allan in occasione del primo gol degli azzurri.

    Tuttavia sarei poco onesto intellettualmente se non riconoscessi che Allegri ha avuto ragione a non sostituirlo all’intervallo (ma psicologicamente era una mossa che avrei evitato anch’io). Dybala l’ha ripagato in due situazione determinanti: il secondo gol di Manduzkic, nato da un’accelerazione dell’argentino, e l’espulsione di Mario Rui, quando Dybala gli ha nascosto la palla.

    Alberto Cerruti, un collega che ha visto più calcio di me e che sa valutare il gioco e i giocatori, ha scelto un ineccepibile 6,5 per Dybala e un 7 per Allegri con la spiegazione, per l’allenatore, che ha saputo rischiare l’impiego del calciatore, ottenendone, presumibilmente, un recupero completo. E’ vero, infatti, che Dybala ha giocato tre gare consecutive, ma è altrettanto vero che quella importante era questa, nelle precedenti Allegri aveva fatto turnover.

    La partita è stata bellissima, aperta, avvincente. Il Napoli è più squadra, ma ha sbagliato di più. La Juve è fatta di grandissime individualità che sbagliano pochissimo. 

    Se Bonucci causa il primo gol del Napoli, Ronaldo rimedia con un cross formidabile per Mandzukic. Anche in questa circostanza gli errori ci sono: li commettono Hysaj, che fornisce palla al portoghese, e Koulibaly che va a saltare sul primo palo dove c’è già Albiol.

    Tra il primo gol (10’) e il pareggio (26’) c’è stato più Napoli che Juve. Sia perché l’approccio è stato migliore (palo di Zielinski al 6’), sia perché i bianconeri rincorrevano un avversario che, con il 4-4-2, occupava il campo in ampiezza. Gli uomini di Allegri correvano a vuoto e, secondo me, a quel punto il Napoli avrebbe dovuto accelerare, non accontentarsi del controllo.

    Il primo gol di Mandzukic ha cambiato la Juve e la Juve è saltata in groppa alla partita, pareggiando anche le occasioni (punizione di Ronaldo non trattenuta da Ospina, Chiellini non riesce ad intervenire, Pjanic spara alto). Poi, ad inizio di ripresa (49’), la svolta: Dybala conquista palla a centrocampo, allunga, la difende e la recapita a Ronaldo che spara verso la porta. Ospina devia sul palo, ma in agguato c’è Mandzukic che raddoppia.

    Ben lungi dal ritenersi abbattuto, il Napoli ha rialzato la testa e il baricentro. Come?
    Cercando di far venire tra le linee sia Insigne (male), sia Mertens (meglio). Il belga, al 57’ ,ha creato i presupposti per il pareggio: conclusione non trattenuta da Szczesny, palla vagante che nessuno riesce a ribadire, salvataggio finale di Alex Sandro.
    Ancelotti, bravissimo nell’impianto e nelle combinazioni di gioco, ha forse esitato troppo a sostituire Mario Rui con Malcuit. Mentre stava per effettuare il cambio, il portoghese del Napoli ha azzoppato Dybala meritando l’espulsione. Dire, come ha fatto Carletto nel dopo gara, che l’arbitro è stato superficiale, significa dare un alibi al giocatore (l’unico ad aver peccato di superficialità) e non riconoscere la correttezza della decisione di Banti: sia il primo che il secondo giallo erano legittimi.
    Mario Rui non è l’unico da biasimare. L’altro, a parte Insigne, è certamente Callejon che, servito da Milik, subentrato a Mertens, ha fatto un dribbling di troppo prima di tirare sull’uscita di Szczesny (72’).

    Non so quanto la Juve sia stata scossa dall’avvenimento (certamente lo è stato Allegri), ma sul primo calcio d’angolo a favore (76’), provocato da una deviazione dopo tiro di Pjanic, ancora Ronaldo ha girato verso la porta. La palla non sarebbe entrata, ma prima che uscisse, Bonucci si è lanciato in scivolata mettendo dentro. Anche in questo caso c’è stato un errore collettivo nella marcatura a zona del Napoli: nessuno ha anticipato o contrastato il movimento di Ronaldo.

    Otto vittorie (sette in campionato e una in Champions) su otto partite in stagione. La Juve non è perfetta e su Allegri trovo sempre qualcosa da ridire. Ma è una macchina da gol che spaventa l’Europa. L’Italia, almeno per ora, è ai suoi piedi.  

      IL TABELLINO

    Juventus-Napoli 3-1
    Marcatori
    : p.t. 10' Mertens (N), 26' Mandzukic (J); s.t. 4' Mandzukic (J), 32' Bonucci (J)
    Assist: p.t. 10' Callejon (N), 26' Ronaldo (J); s.t. 32' Ronaldo (J)
    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Emre Can (16' s.t. Bentancur), Pjanic, Matuidi; Dybala (19' s.t. Bernardeschi); Ronaldo, Mandzukic (39' s.t. Cuadrado). A disp. Pinsoglio, Perin, Benatia, Barzagli, Kean, Rugani. All. Allegri.
    Napoli (4-4-2): Ospina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik (25' s.t. Ruiz), Zielinski (16' s.t. Malcuit); Insigne, Mertens (16' s.t. Milik). A disp. D'Andrea, Karnezis, Ruiz, Verdi, Ounas, Luperto, Maksimovic, Rog, Diawara. All. Ancelotti.
    Arbitro: Banti di Livorno.
    V.A.R.: Fabbri di Ravenna
    Espulso: s.t. 14' Mario Rui (N) per somma di ammonizioni
    Ammoniti: p.t. 25' Mario Rui (N), 40' Koulibaly (N); s.t. 10' Hysaj (N), 15' Insigne (N), 15' Bonucci (J), 24' Cancelo (J), 40' Alex Sandro (J).
     

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