Calciomercato.com

  • PAGELLONE Mertens-Higuain mostri. Gerson, non è colpa tua: 6. Viola: zero

    PAGELLONE Mertens-Higuain mostri. Gerson, non è colpa tua: 6. Viola: zero

    • Stefano Agresti

    10 MERTENS. Mostruoso, soprattutto in quel mirabile pallonetto che vale la quaterna. L’anno scorso aiutava Higuain a raggiungere un primato storico, adesso si è infilato nello spazio lasciato libero dal Pipita per stabilire record tutti suoi (e per segnare quanto Gonzalo). E se lo avessimo sempre un po’ sottovalutato?

     

    9 HIGUAIN. Il gol con cui piega la Roma spiega perché la Juve lo ha pagato 90 milioni. In quell’azione c’è tutto: forza, potenza, tecnica, classe, cattiveria, intelligenza, studio. Sì, anche studio, perché - come ha dichiarato lui stesso - aveva osservato con grande attenzione le abitudini di Manolas e sapeva che spesso (troppo spesso) il greco si butta per terra di fronte all’avversario anziché rimanere in piedi per contrastarlo. Dopo la doppietta nel derby, un’altra perla: quei soldi li vale tutti.

     

    8 LA MATURITA’ DELLA LAZIO. Ha cancellato il derby come se fosse una sconfitta normale, riscattandosi subito con Samp e Fiorentina. Una reazione da squadra pronta per grandi risultati, così come il suo giovane allenatore. Champions, perché no?

     

    7 PIOLI. Con grande e comprensibile fatica, sta riavvicinando l’Inter al vertice: compito durissimo, che porta avanti con fiducia e ora anche profitto. Giusto avere riproposto Gabigol, anche se per una manciata di minuti: dovendo pensare agli interessi della società che lo paga, Pioli non può abbandonare ai margini del campo un capitale da trenta milioni.

     

    6 GERSON. Sul campo la sua prestazione è da 5, come l’ha giustamente valutata il nostro Nicola Balice. Ma tutto quello che ne è seguito è davvero esagerato: sembra quasi che la Roma sia stata sconfitta dalla Juve per colpa di questo ragazzo, che Spalletti ha sorprendentemente buttato in campo nella parttita più importante. Non è così: ci sono altri, adulti e affermati, che hanno responsabilità decisamente superiori rispetto al povero Gerson per l'insuccesso giallorosso. Il cui voto, per solidarietà di fronte a tanto accanimento, aumenta: da 5 a 6.

     

    5 CORDAZ. Il Crotone è in svantaggio eppure lui vuole buttare fuori la palla per far soccorrere un avversario a terra; la palla stessa finisce invece a Thereau, l’unico dell’Udinese a non avere osservato la scena precedente; quest’ultimo tira e il buon Cordaz (pensando che il gioco sia fermo) para con le mani fuori area: espulso. La chiamano ingenuità, ma a noi sembra soprattutto sfiga. Una grandissima sfiga.

     

    4 MONTELLA. Con tutto il rispetto: le lamentele per il presunto gioco duro dell’Atalanta sono patetiche. Anche perché, se davvero i bergamaschi fossero stati troppo cattivi, la colpa avrebbe dovuto essere addossata all’arbitro che non è, anzi non sarebbe intervenuto in modo adeguato.

     

    3 MIHAJLOVIC. Tre sconfitte in tre partite: calo incomprensibile. Da questo il voto: 3 appunto. Mihajlovic giustamente s’infuria, ma da qualche tempo il Toro non è più bello come un tempo: lui non c'entra nulla?

     

    2 VERRE. Già il Pescara boccheggia, là in fondo alla classifica. Già vanta il poco invidiabile primato di non avere mai vinto sul campo (solo una volta, a tavolino). Se poi il giovanotto si fa espellere per un fallo assurdo e allucinante in avvio di partita, con il Bologna in vantaggio, allora ogni speranza naufraga.

     

    1 RASTELLI. Nelle ultime dieci partite, Coppa Italia inclusa, il Cagliari ha vinto solo due volte (e perso sette). La difesa è imbarazzante - di gran lunga la peggiore non solo della A ma di tutti i campionati professionistici, fino alla LegaPro - e i tifosi sono furibondi. L’allenatore certo non è l’unico responsabile, ma uno dei principali.

     

    0 TUTTA LA FIORENTINA. Battuta a Genova e a Roma, si allontana dalle posizioni che valgono l’Europa. Una delusione totale, con tanti colpevoli. Capofila la società, che non spende né ha intenzione di farlo a gennaio; poi l’allenatore, che sembra avere improvvisamente perso la bussola; quindi anche i calciatori, molti dei quali appaiono infiacchiti e spenti. Che tristezza!

    @steagresti
     


    Altre Notizie