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  • Parma-Spal mette in ridicolo il nostro calcio: non si doveva giocare, ecco cosa è realmente successo

    Parma-Spal mette in ridicolo il nostro calcio: non si doveva giocare, ecco cosa è realmente successo

    • Federico Zanon
    Giù il sipario, il calcio italiano si ferma. Anzi no. Continua, fino a quando non si sa. Quello che è successo prima di Parma-Spal ha dell'incredibile, abbiamo dovuto muovere tutti i nostri contatti, rivedere le immagini, surreali, per renderci conto di quello che è successo veramente. Qualcosa di unico, degno del miglior Samuel Beckett, padre del Teatro dell'Assurdo, scene destinate a fare il giro del mondo, a scrivere una triste pagina del nostro calcio. Che, diciamocela tutta, sta facendo di tutto per perdere quel briciolo di credibilità che gli è rimasto. Parma e Spal si sono presentate regolarmente al Tardini, hanno evitato strette di mano e abbracci come da indicazioni, si sono riscaldate con ordine, alle 12.26 sono arrivate sulla scala che porta in campo, ma sono rimaste lì. Bloccate, a pochi secondi dal calcio d'inizio, dall'arbitro Pairetto. Ordini dall'alto, arrivati dal Ministro dello Sport Spadafora, quasi sul gong. "Per ora non si gioca, tornate negli spogliatoi" è quello che si sono sentiti dire i giocatori. 

    Tutto rimandato, prima di 30 minuti, poi di 45. Un lasso di tempo nel quale è successo un po' di tutto. Da una parte Spadafora, che condivide la posizione del presidente dell'Aic Tommasi e chiede la sospensione immediata del campionato, per "tutelare la salute", dall'altra la Lega di Serie A, che non è dello stesso avviso. Con la Figc che resta a guardare. Pesano gli interessi economici, inutile negarlo. I telefoni suonano, il confronto è accesso. C'è chi, negli spogliatoi, urla e batte i pugni, chi vorrebbe giocare ("Ormai siamo qui"), chi tornare a casa ("Non ha senso tutto questo"). Tutti aspettano, arbitro compreso. Una decisione ufficiale, che arriva intorno alle 13.20, un altro colpo di scena. Via libera a Parma-Spal, si gioca alle 13.45. Luce verde anche per le altre partite di giornata, Juve-Inter compresa. Dalle casse dello stadio torna a suonare la musica 'da riscaldamento', le squadre si rimettono le felpe e tornano sul campo. Con grande professionalità, cercando di trovare una concentrazione tutt'altro che scontata.

    La partita, se davvero interessa a qualcuno, sembra poco più di un allenamento molto intenso. In un clima surreale, le squadre ci mettono un po' a carburare, a capire che non sono state catapultate su un pianeta alieno. Senza pubblico, lasciato giustamente a casa, si sente di tutto: fischi, urla, indicazioni, imprecazioni. Prevedibile, ma si fa fatica ad abituarsi. Il primo squillo è targato Gagliolo, che al 18' calcia a lato con il sinistro, due minuti più tardi ci pensa Darmian, servito dal recuperato Kulusevski, a spaventare Berisha. La prima volta della Spal è firmata tanto per cambiare da Petagna, chiuso sul più bello da Gagliolo. Sono soprattutto gli uomini di D'Aversa (squalificato, guarda dalla tribuna), a fare la partita, ma la Spal non deve fare gli straordinari per tenerli a distanza, fatta eccezione per due buone chiusure su Gervinho (minuto 40). L'ultimo vero squillo del primo tempo è un sinistro a lato di Valoti.

    Nella ripresa i padroni di casa si fanno subito vedere con Kulusevski: il suo tiro a giro, tuttavia, termina out. La Spal, con il passare dei minuti, prende coraggio: al 57' contatto Valoti-Iacoponi in area, ma Pairetto fischia fuorigioco. Rigore che viene invece assegnato al 67': Bruno Alves stende Valoti e Petagna dagli undici metri non sbaglia. Poco prima, al 65', era stato Gervinho a mettere paura agli ospiti, con un errore a tu per tu con Berisha. Il Parma cerca tuttavia con insistenza il vantaggio: Kulusevski crea ma non conclude, Gervinho è pericoloso di testa, ma Berisha para. Nel finale, dopo 7 minuti di recupero, è la Spal a festeggiare: Di Biagio torna a sperare nella salvezza al termine di una gara surreale, che passerà alla storia per quanto visto nel pre-partita. ​





    Parma-Spal 0-1 (0-0)

    Marcatori: Petagna (S) al 71' (R)

    Parma (4-3-3): Colombi; Darmian (dall'88' Siligardi), Iacoponi, Alves, Gagliolo; Grassi, Brugman
    (dal 73' Caprari), Kurtic; Kulusevski (dall'82' Karamoh), Cornelius, Gervinho.

    Spal (4-3-3): Berisha; Cionek, Bonifazi, Vicari, Reca (dal 34' p.t. Felipe); Missiroli, Valdifiori, Murgia (dall'89' Tunjov); Valoti, Petagna, Fares (dal 62' Sala).

    Arbitro: Pairetto di Nichelino

    Ammoniti: 39' p.t. Felipe (S), ​62' Brugman (P), 95' Di Biagio (S), 96' Gagliolo (P)

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