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  • Pastorello: 'Lukaku ha l'Inter nel cuore, ma si deve valutare l'aspetto di carriera. Rinnovo Meret? Dipende dal progetto'

    Pastorello: 'Lukaku ha l'Inter nel cuore, ma si deve valutare l'aspetto di carriera. Rinnovo Meret? Dipende dal progetto'

    • Daniele Longo, inviato
    A margine dell'Assemblea Straordinaria A.I.A.C.S.-Assoagenti, il noto procuratore Federico Pastorello ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti, tra cui Daniele Longo per Calciomercato.com.


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    COME CAMBIA IL MERCATO CON IL COVID - "Se ci aspettavamo più prestiti e parametri zero? Sicuramente una pandemia tocca tutte le aree economiche, politiche e sociali. Quindi normale che anche il mondo del calcio sia stato toccato gravemente. Chiaramente le finanze dei club sono state messe sotto stress e quindi è normale che anche il mercato ne abbia potuto risentire. Oggi è l'occasione, come associazione, di affrontare questi temi visto che siamo protagonisti del sistema, è giusto che possiamo dire la nostra davanti alle istituzioni".

    PALETTI FIFA SENZA DIALOGO - "Come aprire il dialogo? Il problema è proprio questo, non partecipiamo perché non ci invitano ed è una cosa scandalosa. Non siamo gli attori principali del sistema ma ne facciamo parte, la cosa più logica sarebbe essere interpellati. Ci stiamo battendo molto e speriamo di ottenere qualche cosa, passi in avanti sono stati anche fatti".

    COMMISSIONI TROPPO ALTE? - "La realtà è che è un po' anche il mercato che ti offre opportunità. Alla fine le commissioni vengono decise dai club, nessuno obbliga nessuno. Poi il sistema è diventato importante e le cifre che oggi sono rappresentate dal mercato hanno toccato livelli che nessuno poteva immaginare. Pagare un giocatore 100 o anche 200 milioni non è più una casualità. Noi agenti siamo pagati in percentuali, quindi anche quelle crescono. Noi come associazione siamo aperti a discutere per mettere anche paletti o tetti alle nostre commissioni perché riteniamo sia giusto per tenere solido e in buona salute il sistema".

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    RINNOVO MERET - "Questione di cifre o titolarità? Non è questione di titolarità, ma di un progetto sportivo che possa andare bene ad Alex. Siamo in contatti quotidiano con il Napoli e Giuntoli, c'è un dialogo molto sereno. E' normale che se rinnovi con un club sei contento di farlo non solo per un aspetto economico ma anche per il progetto. Se firmi per cinque anni puoi starci cinque anni, sono valutazioni da fare in modo attento. Questa dualità non aiuta, oggi il tecnico ha a disposizione due portieri molto forti, non sta a me dire qual è il migliore perché sono parte in causa, però è normale che nella nostra posizione per un rinnovo dobbiamo valutare le prospettive. Ma sono ottimista".

    LUKAKU AL CHELSEA - "Perché diceva che sarebbe rimasto e poi è andato? Lui l'Inter ce l'ha nel cuore. La gente può dire quello che vuole ma questo è un dato di fatto e una realtà assoluta. Poi sono professionisti, è normale quando succedono certe cose nel mercato vanno valutate con grande attenzione e poi si prendono decisioni. A volte in un professionista si deve valutare non solo l'aspetto sentimentale ma anche l'aspetto della carriera. Lui comunque è felice a Londra, è concentrato nel nuovo progetto ma segue con grande affetto l'Inter e le sue partite".

    PARAMETRI ZERO - "In che condizioni mette agenti e club? Questo comunque è un diritto dei calciatori ovviamente, prendere la decisione se rinnovare o meno un contratto. Se un calciatore arriva a scadenza del contratto bisogna anche vedere qual è stato l'atteggiamento della società: un giocatore è a disposizione o no, una società deve fare una politica e intervenire preventivamente sul mercato. Ci sono tanti casi in tal senso, oggi Vlahovic non è a scadenza di contratto, manca un anno e mezzo e già si parla. Donnarumma è stato chiaramente un caso importante, Bernardeschi alla Juve è stato un altro, Mbappé... Ogni storia è a sé. Non è che si stiano violando le norme, quando i giocatori arrivano alla fine del contratto sono liberi. E' normale poi che se ci sono tanti soldi sul piatto una parte di questi sono destinati alla persona o al gruppo che permette che l'operazione accada. E' come un'agenzia immobiliare: oggi le case valgono cento, se domani valgono mille le agenzie prenderanno di più. Commissioni portano soldi fuori dal sistema? E' una stupidaggine. Parlo per me stesso, noi abbiamo nove dipendenti, tanti collaboratori, uffici in tutto il mondo, allora anche gli stipendi dei calciatori non vengono investiti nel sistema, gli stipendi dei ds, degli allenatori... Il fatto dei trasferimenti non c'è ombra di dubbio, quando un club di Serie A compra da un club di Serie B questo a sua volta investirà una parte e questi restano nel sistema, ma tutti quelli che lavorano nel calcio sono stipendiati, anche tanti presidenti. E' normale, lavorano e sono pagati".

    CONTATTO CON IL CHELSEA PRIMA DEGLI EUROPEI? - "Di chiacchiere ce ne sono tante. In linea di massima l'operazione è stata abbastanza rapida, quando hanno deciso sono andati forte. La cosa è durata ma non particolarmente. Anche tutte le critiche sui post di Romelu, lui li ha fatti in modo bonario perché in quel momento non era un pensiero per lui".

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