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  • Piatek spaventa il Milan, non Giampaolo: la ricetta per rilanciare il Pistolero
Piatek spaventa il Milan, non Giampaolo: la ricetta per rilanciare il Pistolero

Piatek spaventa il Milan, non Giampaolo: la ricetta per rilanciare il Pistolero

  • Federico Albrizio
Polveri bagnate, il Pistolero spara solo a salve. Questo l'allarme lanciato dai tifosi del Milan, spaventati dallo score di Krzysztof Piatek nel pre-campionato: o meglio, dal non-score visti gli zero gol messi a segno dal polacco nelle amichevoli estive. A preoccupare i rossoneri non solo l'assenza di reti, ma i tanti e clamorosi errori sotto porta: dal Benfica al Novara fino all'ultima amichevole contro il Cesena, palloni che fino a pochi mesi fa sarebbero stati scaraventati alle spalle del portiere finiscono sciupati. Mentre serpeggia il timore che la 'maledizione di Inzaghi' abbia finito per colpire anche Piatek, che ha abbandonato la 19 proprio per appropriarsi della numero 9, c'è chi non si cura della scaramanzia: Marco Giampaolo, che nella conferenza stampa della vigilia non si mostra preoccupato della scarsa vena realizzativa dell'ex Genoa. E ha pronta una ricetta per favorire il suo rilancio, già dalla partita contro l'Udinese.

DIFESA E RESPONSABILITA' - I guai di Piatek, spiega l'allenatore, si riconducono essenzialmente a un ritardo di condizione ("In alcuni parametri ha manifestato un livello di fatica più alto rispetto agli altri, deve togliere qualche tossina") e non a una difficoltà tecnica ("La porta la vede, è forte, quando calcia in porta è preciso"). Oltre a lavorare sulla parte atletica per portare la condizione del polacco a un livello ottimale, sono due gli accorgimenti essenziali sui quali Giampaolo lavora per risolvere i problemi. Il primo riguarda l'aspetto tattico, non lasciare Piatek troppo isolato davanti: difficoltà nel palleggiare con la squadra e nel sottrarsi alla marcatura dedicata di due centrali, per questo, spiega il tecnico, avvicinare un altro attaccante a Krzysztof può facilitarlo sgravandolo di alcuni compiti 'sporchi' per concentrarsi sull'attacco della profondità, specialità della casa. Difeso tatticamente, responsabilizzato all'interno dello spogliatoio. In questo senso, è un segnale forte l'investitura da primo rigorista per la stagione: "È Piatek, ci sono stati casini con i rigoristi al Milan negli anni passati". Libertà tattica e responsabilità, Giampaolo non guarda le superstizioni ma il campo: il Milan ha bisogno che Piatek torni a sparare già contro l'Udinese, per scacciare gli spettri della numero nove e tornare il Pistolero che aveva folgorato la Serie A.

@Albri_Fede90

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