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  • Pjanic: 'Potevo andare via ma non c'era motivo, la Juve vincerà la Champions'

    Pjanic: 'Potevo andare via ma non c'era motivo, la Juve vincerà la Champions'

    Il centrocampista della Juventus Miralem Pjanic ha concesso un'intervista a Il Giornale a due giorni dall'attesissimo ottavo di finale di Champions League contro l'Atletico Madrid: "Assomiglia tanto allo stile Juve: compatta, concede pochi spazi, non prende tanti gol. Loro sono molto aggressivi sui giocatori, ma noi abbiamo individualità più forti. Su questo dobbiamo fare la differenza. L'Atletico sarà motivato dal poter giocare la finale in casa, dopo averne giocate due negli ultimi cinque anni".

    Su come ci arriva la Juve: "Noi ci sentiamo forti anche se siamo stati eliminati dalla Coppa Italia. Per il resto solo grandi risultati anche se ultimamente ci sono state partite complicate. Dobbiamo migliorare due-tre cose per affrontare queste sfide da dentro o fuori. Abbiamo preso troppi gol, non è da noi. Il blocco squadra deve difendere, tutti insieme e quando dico così davvero tutti insieme, anche gli attaccanti dovranno fare quello che abbiamo sempre fatto. Avanti tutti insieme, questo è un anno importante".

    L'arrivo alla Juventus per vincere: "La verità è che l'unica cosa che conta è vincere. Dopo tre anni nessuno si ricorda se hai giocato male, alla fine c'è scritto chi ha vinto e in campo c'erano questi giocatori. La verità è che conta portare i trofei a casa, solo così sarai ricordato come vero e grande giocatore".

    Su Cristiano Ronaldo: "Con lui è più facile, perché è sempre stato decisivo nelle grandi partite, è nato per fare gol importanti. E adesso ce l'abbiamo noi. Tocca a noi sfruttarlo al meglio. Tutti i ragazzi fanno in modo che stia bene, ogni tanto gli parlo, mi dice che si trova bene ed è sicuro della forza di questa Juve".

    Sull'eventualità di essere allenato da Zidane: "Tutto quello che ha toccato nel calcio è diventato oro, è un numero uno, ma adesso mi allena un grande allenatore".

    Quale partita rigiocherebbe? "La finale di Cardiff. Io vedo che qui nei prossimi anni arriverà la Champions. È un mio sogno e sono nel posto ideale per realizzarlo".

    Sul mercato: "C'erano delle cose, è vero. Non c'era motivo di cambiare. La Juventus è la mia ultima grande squadra? I trasferimenti non dipendono solo dal calciatore ma anche dalla società, che forse ha dei bisogni forse no. Non dipende solo dal calciatore".

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