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  • Playoff NBA: abdicano i Lakers, Phoenix fa festa con un Booker da leggenda. E Lebron lo premia...

    Playoff NBA: abdicano i Lakers, Phoenix fa festa con un Booker da leggenda. E Lebron lo premia...

    • Michele Di Vincenzo
      Michele Di Vincenzo
    In una stagione alquanto anomala causa pandemia, che solo nell’ultimo periodo si avviando verso la normalità con il ritorno del pubblico nei palazzetti, i play-off NBA continuano a regalare spettacolo ma soprattutto sorprese. Nell’ultima notte americana, a far rumore è certamente la sconfitta dei campioni in carica dei Los Angeles Lakers, costretti a sfilarsi l’ambito anello dal dito dopo un solo turno. I giallo-viola sono stati battuti anche in Gara-6 dai meravigliosi Phoenix Suns, che conquistano un’ambita e meritata semifinale nella Western Conference.

    Un risultato di tale caratura, non può che spostare il focus dell’attenzione sull’uomo più atteso, ovvero LeBron James. ‘The King’ per la prima volta in carriera viene eliminato al primo turno delle fasi finali, ma questo non sembra suonargli come un campanello d’allarme nonostante le ormai 37 primavere: “La cosa che più mi dispiace – ha detto LBJ – è stata quella di non vedere la nostra squadra al completo, non capire il nostro reale potenziale”. In più il quattro volte mvp ha comunicato che non prenderà parte alle prossime Olimpiadi di Tokyo.

    Certamente i ragazzi di coach Frank Vogel hanno un conto aperto con la fortuna in questa stagione, poiché per lunghi tratti della regular season hanno rinunciato alle loro stelle causa infortunio. Non da meno sono stati i play-off, che li ha visti orfani nelle ultime gare di un all star di livello assoluto come Anthony Davis. Il centro americano ha provato a resistere al dolore al quadricipite presenziando comunque alla palla a due, ma difatti il suo incontro è durato solo cinque giri di lancette, quelli necessari a fargli alzare bandiera bianca.

    Tuttavia non bisogna solo elencare le defezioni o i demeriti dei losangelini al cospetto della prestazione monstre dei Suns, che hanno prontamente riscattato una passata stagione conclusa senza l’aggancio alle fasi finali. Adesso, a neanche 12 mesi di distanza, la franchigia dell’Arizona si è tolta la soddisfazione di battere a domicilio - con merito - i campioni NBA in carica nell’elimination game che vale la semifinale di conference contro i Denver Nuggets.

    Uomo copertina del 113-100 di Gara-6 è senz’altro Devin Booker, che una volta libero dalla marcatura – seppur oggi approssimativa – dello stoico Davis, si è completamente preso la scena. 47 punti totali (playoff career high) conditi da 11 rimbalzi, con 15/22 dal campo e addirittura 8/10 dall’arco. Decisivo anche l’apporto del supporting cast – quello che è mancato probabilmente ai Lakers – con il solito ed intramontabile Chris Paul sugli scudi, autore di ben 12 assist. Coach Monty Williams continua a veder maturare la sua creatura, lontana parente di quella sbiadita della scorsa stagione. Da outsider a contender il passo è breve, Phoenix vuol provare a vincere il titolo.

    ‘Continua ad essere grande’ – Un curioso siparietto è avvenuto nel post partita negli spogliatoi dello Staples Center di Los Angeles. Con una grande sportività, lo sconfitto LeBron James va a cercare il man of the match, Devin Booker, per regalargli una propria maglia autografata con su scritto: “Continua ad essere grande”. Un gesto che ci riporta indietro di cinque anni, precisamente al 23 Marzo 2016, quando l’immortale Kobe Bryant gli porge delle scarpe firmandole con ‘Be Legendary’. Quelle due parole diventano il suo nuovo tatuaggio. A chi fu fatto questo regalo? Ovviamente sempre a Devin Booker, a dimostrazione che anche ‘Black Mamba’ ci aveva visto lungo.

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