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  • Quagliarella incanta i tifosi e Mancini: basta nascondersi, la Samp è da Europa

    Quagliarella incanta i tifosi e Mancini: basta nascondersi, la Samp è da Europa

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    Uno due tre e quattro. Poker. La Sampdoria vola e, in attesa delle partite della domenica, scala la classifica agganciando addirittura la Roma al quinto posto. Europa in vista per la squadra di Giampaolo che ha giocato un secondo tempo eccellente e ha cancellato dal campo l'Udinese che nella prima frazione aveva limitato i danni. Verdetto indiscutibile che incorona Fabio Quagliarella nell'Empireo dei migliori cannonieri di tutti i tempi. Con la doppietta realizzata dal dischetto, il veterano replica il record del fiorentino Batistuita che nel 94/95 era andato a segno per undici partite consecutive. I gol del bomber napoletano in questo campionato sono 16 e 143 in carriera nella massima serie. Chapeau! In tribuna il ct Mancini ha certamente preso nota e non ci sarà da stupirsi se nella prossima chiamata azzurra comparirà il nome del cannoniere della Sampdoria. L'Udinese ha resistito 45', poi è crollata di schianto. Netta la differenza di classe fra le due squadre, che la Sampdoria ha capitalizzato con cinismo e senso pratico

    La Sampdoria veniva dal 3-3 di Firenze, vittoria mancata di un soffio; l'Udinese aveva sul groppone la sconfitta interna col Parma. Squadre molto motivate dalla classifica - i genovesi sono a tiro di Europa, i friulani ancora impelagati nella zona pericolo. Giampaolo deve rinunciare a quattro possibili titolari, gli infortunati Sala, Barreto e Caprari (l'attaccante si è rotto il perone destro e resterà fuori tre mesi) e lo squalificato Ranirez. Gabbiadini parte dalla panchina, gioca Defrel a fianco dell'eterno Quagliarella e Colley è preferito a Tonelli. Il difensore gambiano ingaggerà un ciclopico duello con l'ex Okaka, sportellate a gogo e una incessante gara di muscoli. Nicola recupera Mandragora dalla squalifica e come punta avanzata del suo 3-5-1-1 conferma Okaka, che ha esordito al "Friuli" segnando l'inutile gol dell'1-2 coi i ducali.

    La presenza a Genova del ct azzurro Mancini non è casuale, l'ex blucerchiato dei tempi dello scudetto è venuto di persona a valutare la condizione di Fabio Quagliarella: "Se continua a segnare lo chiamerò", aveva detto tempo fa il selezionatore azzurro e il quasi trentaseienne bomber (14 gol in campionato, come CR7) l'ha preso in parola. Segna da dieci turni consecutivi ed è alla ricerca dell'undicesimo timbro con cui eguaglierebbe il record del fiorentino Batistuta. Missione ampiamente compiuta, come si vedrà in corso di partita. Blucerchiati col classico 4-3-1-2 e bianconeri in campo col 3-5-1-1, Okaka unica punta assistita alle spalle da De Paul.

    La partenza dei ragazzi di Giampaolo è a pieni giri, il pallone viene mosso con buona velocità, manca l'ultimo tocco, sebbene Saponara, nei panni dello squalificato Ramirez, si ingegni a servire Quagliarella che cerca con insistenza eccessiva la conclusione in porta. L'Udinese se ne sta raccolta nei suoi trenta metri e le estemporanee iniziative d'attacco corrono lungo l'out di sinistra, con D'Alessandro che va a testare la velocità del rientrante Bereszynski, che prende confidenza col ruolo via via che trascorrono i minuti. Poche emozioni in zona gol, il primo brivido lo corre Audero su un sinistro filante in diagonale che si perde poco oltre il palo lungo. La partita è molto tattica, l'Udinese cerca e spesso trova i contrasti uomo contro uomo; talvolta calpesta il regolamento con Behrami e Okaka che a palla lontana si accaniscono, impuniti, su Ekdal e Colley.  La svolta alla mezz'ora: in area Defrel anticipa Behrami che allunga la gamba e sgambetta l'attaccante francese. Massa è a cinque metri e indica deciso il dischetto. Proteste friulane ma il fallo c'è ed è plateale.

    Alla trasformazione va ovviamente Quagliarella che col destro incastra il pallone rasoterra nell'angolino, imparabile. Record di Batistuta centrato ed eguagliato. I ventimila del "Ferraris" invocano a lungo il nome del loro eroe eponimo. Fabio li ringrazia con un numero di alta scuola, al 36' si lancia in area e scocca una “bomba” che Musso è bravissimo a disinnescare in tuffo. Il primo giallo tocca a Praet, il belga è in diffida e salterà la trasferta di Napoli.  Ancora vampate doriane, Bereszynski saetta in porta dal fondo e trova i pugni di Musso, l'Udinese fatica a ricamare trame di gioco efficaci, se ne accorge anche Nicola che richiama Behrami (fischiatissimo, è un ex del Genoa) e prova con Pussetto, una punta. La sua squadra passa al 3-5-2, con l'argentino affiancato a Okaka. L'ultima cartuccia del primo tempo la spara Colley che inzucca malamente un bel servizio dal corner di Murru. Al riposo la Sampdoria in vantaggio 1-0 e non ci sono discussioni. La partita finora l'ha fatta la squadra di Giampaolo, dall'alto di una superiorità tecnica chiara.

    Ripresa. Nicola schiera i suoi col 3-4-3, Fofana si allinea a Okaka e Pussetto e De Paul arretra sulla linea dei centrocampisti. Soluzione inedita e alquanto strana. La partita è abbastanza piacevole, contrappuntata qua e là da errori di esecuzione che fanno imbestialire allenatori e pubblico. La Sampdoria gioca più sciolta, traendo profitto dagli spazi che inevitabilmente l'Udinese le concede. Al 9' Musso si supera sulla spingardata su punizione dal limite di Quagliarella (fallo di Nuytinck su Saponara e giallo per il difensore friulano), sulla respinta del portiere si avventa Murru, il suo cross in area incontra il braccio largo di Opoku. Altro calcio di rigore che a termini di regolamento (cervellotico) ci sta. Al dischetto Quagliarella e stavolta la trasformazione è dirompente, un missile sotto la traversa che gonfia la rete e i cuori dei tifosi sampdoriani: 2-0, lo stadio è in piedi a decretare il trionfo dell'inossidabile cannoniere, 16 gol e tifosi in delirio. Massa estrae due gialli all'indirizzo di Audero che cincischia nel rinvio e Okaka che arrotata da dietro Bereszynski. L'arbitro imperiese (buona direzione di gara) opportunamente segnala ai giocatori che non tollererà sbandamenti disciplinari.

    Il match si mantiene piacevole e ora tocca all'Udinese cambiare pelle e ispirazione, senonché il suo gioiellino, l'argentino De Paul, ha la luna per traverso, lo si nota al 19' quando uncina un pallone morbido e lo calcia al giro ben oltre l'incrocio dei pali. La difesa della Sampdoeria non sbaglia nulla, Colley è un titano nei tackles su Okaka e Audero non deve agitarsi, tiri in porta non ne arrivano. Viceversa è Musso a raccogliere il pallone nel sacco al 23': combinazione fulminante in area Quagliarella-Saponara-Linetty, il destro in corsa del mediano polacco è una sentenza: 3-0. Subito dopo Mandragora entra di brutto su Praet e rischia il rosso, Massa lo perdona e si imita al giallo. Il match per la Sampdoria è in cassaforte, si tratta di vedere se Quagliarella andrà oltre la doppietta che lo issa in vetta alla classifica dei cannonieri. Al 28' c'è gloria anche per Gabbiadini che sostituisce Defrel. Lasagna rileva Okaka e Opoku entra per Zeegelaar e si assiste all'epifania dell'oggetto misterioso Tavares, l'esterno mancino brasiliano che non ha mai messo piede in campo, e va a prendere il posto di Murru.

    Finita? Macché. La Sampdoria replica l'ennesimo assalto, scappa a sinistra Quagliarella e imbecca Gabbiadini, per Manolo è un giochetto infilzare come un tordo l'indifeso Musso: 4-0 e champagne in frigo in gradinata Sud. Standing ovation per Quagliarella che esce come Cesare di ritorno dalle Gallie. Per l'Udinese la batosta è venefica, gli arrivi del mercato di gennaio (De Maio e Okaka) daranno una mano a tenere in piedi la baracca ma è chiaro a questo punto che la mission stagionale è una sola: salvarsi. Altrettanto chiaro l'obiettivo della Sampdoria, che non può nascondersi. L'Europa non può più attendere.

    IL TABELLINO

    Sampdoria-Udinese 4-0 (primo tempo 1-0)


    Marcatori: 32' p.t. Rig., 10' s.t. rig. Quagliarella, 22' s.t. Linetty, 32' s.t. Gabbiadini 

    Assist : 22' s.t. Saponara, 32' s.t. Quagliarella.

    Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Colley, Murru (32' s.t. Tavares); Linetty, Ekdal, Praet; Saponara; Defrel (29' s.t. Gabbiadini), Quagliarella (40' s.t. Kownacki). All. Giampaolo.

    Udinese (3-5-2): Musso; Opoku (31' s.t. Zeegelaar), Ekong, Nuytinck; Larsen, Fofana, Behrami (41' p.t. Pussetto), Mandragora, D'Alessandro; De Paul, Okaka (31' s.t. Lasagna). All. Nicola.

    Arbitro: Davide Massa della sezione di Imperia

    Ammoniti: 37' p.t. Praet (S), 8' s.t. Nuytinck (U), 9' s.t. Opoku (U), 14' s.t. Audero (S), 15' s.t. Okaka (U), 24' s.t. Mandragora (U).
     

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