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  • Quel bacio tra Madgalena e Pernille: il manifesto per un mondo d'amore
Quel bacio tra Madgalena e Pernille: il manifesto per un mondo d'amore

Quel bacio tra Madgalena e Pernille: il manifesto per un mondo d'amore

  • Marco Bernardini
    Marco Bernardini
Il bacio più celebre al mondo è certamente quello “immortalato” nel 1950 dall’obiettivo del fotografo francese Robert  Doisneau che seppe cogliere l’istante in cui due giovani parigini, un lui e una lei, si scambiano la tenerezza davanti alla Gare de Lyon tra gli sguardi dei passanti un poco perplessi forse soltanto perché invidiosi.  L’istantanea “rubata” divenne fin da subito il manifesto ideale per quella parte di umanità che  crede nell’amore universale come motore che “fa muovere il sole e le altre stelle”.

E’ davvero forte la speranza che un’altra immagine, questa volta recentissima, possa diventare con immediatezza il simbolo positivo non soltanto dell’amore terreno ma di quello, più filosofico e intellettuale, che dovrebbe indurci tutti quanti a prefigurare per noi e per le generazioni a venire un mondo magari non perfetto, ma perlomeno felice perché tollerante e in grado di esorcizzare tutte le nefandezze che purtroppo appestano l’aria e ammalano i cervelli.

Lo scambio di affettuosità tra Madgalena Eriksson, difensore del Chelsea e della nazionale femminile svedese, e la sua fidanzata ufficiale ormai da sette anni Pernille Harder, attaccante danese che gioca in Germania, ha fatto il giro del mondo. Naturalmente la scena è finita anche sui social.

Non si può fare altro che provare un profondo senso di pena per tutti coloro i quali hanno trovato il tempo e la sfacciataggine di postare commenti rispetto ai quali le definizioni di “omofobi” o di “razzisti di genere” vanno decisamente strette. Un plotone di autentici trogloditi ha infangato le protagoniste di un gesto così bello per la spontaneità che lo ha prodotto. In questo mondo alla rovescia, dunque, esistono ancora persone la cui ipocrisia e la cui deviazione intellettuale producono reazioni di censura che andrebbero semmai riservate ad altre vicende, quelle sì disgustose. 

I bambini di Reggio Emilia, torturati per farne oggetto di mercato spesso sessuale, non da delinquenti comuni ma da professionisti e anche da un sindaco. Un padre che violenta la figlia mentre la madre della piccina sta a guardare. Un innocente e anziano clochard ridotto il fin di vita da una banda di giovani bastardi. Animali domestici seviziati per puro divertimento di menti sadiche. Per finire con i quarantadue poveri cristi che ancora sono prigionieri sulla Sea Watch 3 di una politica cocciutamente intollerante e molto fascista. Il conteggio di queste scelleratezze potrebbe esser più lungo, ma c’è chi trova il tempo e il coraggio di scandalizzarsi per un bacio tra due ragazze lesbiche che si amano e che non esitano a mostrarlo al mondo.
 

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