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  • Radio 24 in sciopero: compie 20 anni

    Radio 24 in sciopero: compie 20 anni

    Radio 24 ha compiuto 20 anni. Intanto c'è stato uno sciopero del personale non giornalistico (autori, tecnici e assistenti ai programmi), che chiede alla proprietà l'avvio di una trattativa per un premio di risultato legato a eventuali miglioramenti nei risultati della radio. Questo, nonostante le basse retribuzioni, nella consapevolezza della difficile fase del gruppo che ha portato ad avviare la solidarietà per alcuni settori del quotidiano.
    In onda soltanto musica e pubblicità al posto delle tradizionali trasmissioni come "Tutti Convocati", approfondimento sportivo condotto da Carlo Genta, Pierluigi Pardo (in foto) e Giovanni Capuano alle ore 14. 

    IL COMUNICATO - Nel suo 20esimo compleanno Radio24 ha un record in più da festeggiare. Non solo quello degli ascolti o della raccolta pubblicitaria: ci sono anche vent’anni senza incrementi retributivi o premi di produzione per il personale non giornalistico. Si tratta dei dipendenti che, da sempre, percepiscono gli stipendi più bassi dell’intero gruppo Sole 24 Ore, sebbene nel corso degli anni abbiano assunto compiti, mansioni e responsabilità via via più estese. Tutto quello che sentite in onda nasce qui, tra centraliniste/i, segretarie, addette/i al web e al marketing, fonici, tecnici di bassa/alta frequenza e IT, personale amministrativo e assistenti ai programmi. Non di rado, svolgendo lavori di natura autorale e/o giornalistica, consegnando ai conduttori programmi “chiavi in mano”. 
    In questi 20 anni Radio 24 ha visto aumentare ascolti e riconoscimenti. Chi da anni lavora in questa Radio nove ore e più al giorno sa a chi vanno i meriti.  L’atteggiamento dei lavoratori è sempre stato paziente e collaborativo, dimostrando responsabilità e correttezza. Anche in anni in cui venivano riconosciute buonuscite da centinaia di migliaia di euro a figure apicali del gruppo, a fronte di risultati economici tutt’altro che positivi. 
    Ci è stata prospettata, in termini non negoziabili, una proposta da noi giudicata inadeguata, molto distante da richieste che reputiamo assolutamente ragionevoli. Proprio in considerazione della delicata fase del Gruppo non abbiamo chiesto aumenti ma premi di produzione, la cui eventuale erogazione è collegata al conseguimento di miglioramenti nel bilancio della Radio. Non solo. A un anno dall’inizio dell’iter per attivare la possibilità di corsi di formazione e aggiornamento, da tempo attivi per altre categorie di dipendenti, non ci è ancora stata presentata alcuna opzione formativa concreta. 
    Il ventennale avrebbe potuto essere una bella occasione per dare finalmente attuazione a un rapporto più virtuoso, prospettato già anni fa dalla stessa azienda. Invece ci è stato proposto il quinto “avvio di un percorso” in tre anni. 
    Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di indire uno sciopero proprio in queste giornate che avrebbero dovuto essere di festeggiamento. Da ultimo, naturalmente, buon compleanno alla nostra Radio. Nessuno più di noi ha il diritto di dirlo. 

    RSU di Radio 24 

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