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  • Real-Atletico, strano derby di Madrid per il 2° posto... aspettando l'Europa

    Real-Atletico, strano derby di Madrid per il 2° posto... aspettando l'Europa

    • Giorgio Baratto, inviato a Madrid
    Sarà un derby quanto meno strano quello che oggi pomeriggio (ore 16,15) si gioca al Bernabeu tra Real e Atletico. Con un Barcellona quasi certo della vittoria finale, e con il record 38 partite in Liga senza sconfitte eguagliato, è difficile trovare motivazioni per le duellanti del Manzanarre. Un derby è sempre un derby, si suole sentir dire, ma vista la classifica pare chiaro che, per ovvi motivi, le due squadre della capitale abbiano deciso di puntare più sui tornei europei in cui sono ancora in lizza che sul campionato di casa. Non c'è dubbio che Real e Atletico si giochino qualcosa di più di una semplice partita, però è necessario andare a cercare queste sfide nella sfida con il lanternino.

    IL PRIMO DEGLI ULTIMI - A livello prettamente sportivo, quel che oggi si giocano Blancos e Colchoneros è il secondo posto in classifica. Ricordando la frase di Enzo Ferrari: "Il secondo è il primo degli ultimi", la posta in palio non fa certo onore a due squadre partite con ben altre aspirazioni, considerando il fatto che mancano ancora 7 giornate alla fine della stagione, competere solo per la piazza d'onore non può essere considerato un successo, né per Zidane, né per Simeone. Vincendo il Real potrebbe sperare di recuperare una seconda posizione tanto inutile quanto prestigiosa, se vincere fossero gli uomini del "Cholo" con 7 punti di svantaggio diventerebbe difficile per il Real riprendere i cugini, e correrebbero il rischio di vedersi sfilare da sotto il naso anche la terza posizione dal Valencia di Simone Zaza.

    PRIMA VITTORIA - Può darsi che per Zidane la sfida con Simeone possa avere qualche significato in più, visto che in Liga il francese non è mai riuscito a vincere contro l'Ateltico quando si è giocato tra le mura di casa. Anzi, lo 0-1 subito contro i Colchoneros nel febbraio del 2016 rappresentò anche la prima sconfitta da tecnico del Real per Zizou. Poi venne il pareggio della passata stagione. Zidane sa cosa significa battere Simeone, lo ha fatto giocando al Calderon e al Bernabeu in Champions, però la vittoria casalinga nel derby di campionato, per il momento è ancora tabù.

    CLASSIFICA MARCATORI - La rincorsa di Cristiano Ronaldo al titolo di capocannoniere della Liga è stata messa in seria discussione dalla tripletta di Lionel Messi contro il Leganes, l'argentino in questo momento è a quota 29 gol contro i 22 del portoghese, ma non c'è dubbio che CR7 vorrà essere della partita, così come Antoine Griezmann sul fronte biancorosso. Il francese ha segnato nelle ultime due apparizioni di campionato al Bernabeu, è andato a segno 17 volte nelle ultime 19 partite dei suoi e ha visto al rete negli ultimi 4 match disputati. Meglio di lui Ronaldo, con 23 gol nelle ultime 13 partite, tra campionato e coppa, e da 9 match sempre a segno. Se l'ultimo derby di Liga giocato nel Wanda Metropolitano il passato novembre è finito a reti inviolate, c'è da credere che questa volta le cose andranno diversamente.

    MIGLIOR PORTIERE - Se da un lato, quello Real, la sfida a distanza con il Barcellona si gioca per il titolo di "Pichichi", sul fronte Atletico è il duello tra il portiere Jan Oblak e quello del Blaugrana Ter Stegen, a tener banco. Lo sloveno dei Colchoneros ha subito solo 14 gol in 30 partite, con un coefficente di 0,47 reti incassate; il tedesco del Barça, con il gol preso ieri sera contro il Leganes è a quota 15 sempre in 30 partite, coefficente 0,50. Per mantenersi in testa a questa particolarissima classifica, a Oblak è permesso subire un gol, se le marcature di CR7 e compagni dovessero essere due o più il sorpasso di Ter Stegen sarebbe cosa fatta. Non si può certo dire che sia una sfida affascinante, ma come detto per trovare pepe in questo derby bisogna guardare anche ai minimi particolari.

    IL DERBY DEGLI ADDII? - Se l'Atletico dovesse riuscire a non perdere oggi, ripeterebbe, per la prima volta in dieci anni, "l'impresa" di non perdere nessuna delle due sfide con i cugini in campionato. Quel che più preoccupa in questo momento le due tifoserie, a parte l'effimero prestigio di un'eventuale vittoria, è il fatto che per molti giocatori questo potrebbe essere l'ultimo derby di Madrid che giocheranno. Per l'Atletico, che ha annunciato che il rinnovo di Juanfran si firmerà la prossima settimana, sembra che l'addio di Griezmann, destinazione Barcellona, sia dato per scontato; mentre rimangono molti dubbi sul fronte Real. Con ogni probabilità Gareth Bale sarà in campo dal principio, anche se il gallese in 15 derby ha segnato solo una volta contro l'Atletico, lo ha fatto nella finale di Champions di Lisbona, certo, ma in campionato dopo 7 partite è ancora a secco, e potrebbe essere al sua ultima possibilità se, come pare più che probabile, abbandonerà il Real a fine stagione. Probabile che anche per Keylor Navas sarà l'ultima sfida contro i cugini. Rimangono dubbi su Benzema e Isco, ma è una questione che dipenderà dai risultati e dalle decisioni di Zidane.

    LO SCUDO DELLA DISCORDIA - In fin dei conti, quello di oggi sarà un derby madrileno in cui si parlerà più del nuovo logo dell'Atletico, che non piace ai tifosi e lo hanno dimostrato in ogni modo facendo storcere il naso alla dirigenza, della panchina corta di Simeone e della formazione che manderà in campo Zidane, che ha già il passaggio alle semifinali di Champions in tasca. Mercoledì prossimo in questo stesso stadio arriverà la Juventus, strano a dirsi ma, nonostante lo 0-3 dell'andata, c'è chi aspetta con più trepidazione il ripetersi della sfida tra Cristiano Ronaldo e Gianluigi Buffon che questo match, che qui in Spagna hanno già ribattezzato "il derby decaffeinato".
     

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