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  • Report, aria fritta: alleato degli anti-Juve che vogliono un'altra Calciopoli

    Report, aria fritta: alleato degli anti-Juve che vogliono un'altra Calciopoli

    • Marcello Chirico
    Report ,atto primo: una buona dose di aria fritta. Tutte cose già note per chi, un minimo, aveva seguito l'evolversi dell'inchiesta giudiziaria "Alto Piemonte" e il conseguente processo.

    Report, atto secondo: siccome Andrea Agnelli si e' permesso di contestare alcuni passaggi della trasmissione di Rai 3, a Saxa Rubra l'hanno presa storta ed hanno promesso una controreplica ricca di ulteriori dettagli nella puntata di lunedi' prossimo

    A nulla e' servito ricordare a Ranucci e i suoi collaboratori che esistono delle sentenze, con prove documentali e fatti acclarati dalla stessa Procura: loro posseggono materiale aggiuntivo, e lo manderanno in onda lunedi' prossimo. E, ovviamente, tutti quelli che non amano la Juventus, ma anzi gli sta proprio sugli zebedei, spera nell'effetto sorpresa di Report e in qualche notizia bomba ,in grado stavolta di mettere in ginocchio la Vecchia e - perché no - fare in modo che la Procura Federale torni ad occuparsi del club bianconero e ci scappi qualche altra penalizzazione. 

    Con Agnelli, al primo tentativo, gli era andata male: sulla storia dei biglietti regalati agli ultra', il Presidente juventino era stato prima squalificato per 1 anno, poi - dopo l'accoglimento del ricorso - la pena venne ridotta a 3 mesi e 100mila euro di multa, piu' altri 600 pagati dalla società. 

    Adesso la speranza e' che Andrea riceva un'altra squalifica, e magari la società - per recidività - qualche penalizzazione già in questo campionato, possibilmente non solo pecuniaria.

    Dopo anni di frequentazioni televisive in trasmissioni calcistiche, ho acquisito una certa dimestichezza con la psicologia dei tifosi avversari, e sono certo - anche se molti lo dissimulano bene - che la loro speranza di rivedere una nuova Calciopoli è fondata.

    Report, al momento, rappresenta il miglior alleato possibile, sapendo già di averne già uno in FIGC nella persona del procuratore federale Pecoraro, tifoso di dichiarata fede napoletana.

    I 2 temi su cui picchieranno duro Ranucci e compagni saranno:

    1.il bagarinaggio dei biglietti Juve, che continua nonostante le condanne e le multe alla Juventus.

    2. L'introduzione e successiva esposizione sugli spalti, durante un derby del 2014, di un ignobile striscione sulla tragedia di Superga.

    Sul primo argomento, Ranucci dovrebbe chiedere informazioni al Viminale, visto che la Juventus ha smesso di rifornire di biglietti gli ultra' dopo le multe ricevute dalla FIGC.

    Quanto allo striscione, Report puo' tirare fuori tutte le intercettazioni che crede, ma sono le stesse utilizzate dagli inquirenti durante il processo e dalle quali non e' emerso che lo striscione contenuto nello zainetto portato dentro lo stadio dall'addetto alla sicurezza Juve D'Angelo era quello su Superga. Lo striscione in questione venne fatto entrare da degli ultras , poi identificati con le telecamere dello stadio e arrestati. La Procura e' in possesso dei video, ma a quelli di Report sembra non interessare: loro posseggono un'intercettazione e prove aggiuntive (di che tipo, lo scopriremo nella prossima puntata) che dimostrerebbero il contrario. Punto.

    Tanto basta ai tifosi del Torino per scrivere a Cairo ed invitarlo a non fare entrare i dirigenti Juve nel loro stadio (comunale, ndr) in tutti i prossimi derby. Anche perché - secondo loro - le scuse di Agnelli per quello striscione "canaglia" non ci sono mai state. E Cairo, prontamente, le ha richieste.

    Capite come funzionano le cose nel calcio italiano? Non valgono i fatti, le sentenze ( quelle stesse che gli avversari rimproverano alla Juve di non rispettare) le inchieste giudiziarie, i filmati in possesso del Tribunale: conta cio' che dice Report, una trasmissione tv di Rai 3. Ben fatta, per carità, ma che non puo' essere assunta come verità assoluta. 

    Quando però Tuttosport pubblicò le intercettazioni calciopolare che incastravano altri club, oltre la Juve, alle proprie responsabilità, venne definito "giornalismo spazzatura". Coerenza, questa sconosciuta, o forse troppo partigiana: se i media riportano cio' che ci piace sono attendibili, in caso contrario dei giornalai da strapazzo. Procede così, e accetto smentite con prove inoppugnabili del contrario.

    Il problema e' che poi il solito "sentimento popolare" condiziona, e non poco, gli stessi addetti ai lavori: Cairo ha infatti pubblicamente richiesto le scuse alla Juve e ad Agnelli per quanto documentato dalla trasmissione Report. Scuse che Agnelli fece direttamente alla società granata il giorno successivo a quella stracittadina.

    Possibile che Cairo se lo sia gia' dimenticato? E nessuno del club glielo abbia ricordato?

    Poca memoria o, semplicemente, voglia di cavalcare la polemica e accontentare la propria tifoseria? La stessa che, non troppo tempo fa, accolse con sputi, manate e lancio di oggetti il pulman della Juve e, proprio durante alcuni derby, espose striscioni inneggianti al Liverpool e la strage dell'Heysel. Chissà se Cairo ricorda.

    Con questo non intendo giustificare nessuno striscione becero, ma semplicemente ricordare che gli imbecilli, da non assecondare e tutelare, ce li hanno tutti. 

    E Report farebbe un buon servizio a tutti allargando il raggio delle proprie inchieste, anche se la Juve gli migliora lo share.

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