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  • Ribery e i grandi vecchi meglio di Milinkovic e i giovani... medi

    Ribery e i grandi vecchi meglio di Milinkovic e i giovani... medi

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Ribery si è arrabbiato molto per essere stato tolto dal campo mentre era il migliore contro la Lazio. Ribery aveva ragione e Montella torto. Perché Ribery è uno dei grandi vecchi del nostro campionato. Vecchi non necessariamente e soltanto di anagrafe, vecchi di carriera. Cioè affidabili, sicuri, una garanzia, un patrimonio. quelli che ci fai sopra un anno e non una partita. Ribery è uno di loro, uno dei grandi vecchi e beato chi ce li ha.

    Altro grande vecchio del campionato è Higuain, uno che in campo è una roccia intelligente. Di norma roccia non pensa, Higuain dà corpo alla contraddizione in termini della roccia pensante. 
    Altro grande vecchio del campionato è, manco a dirlo, Dzeko. Che gli vuoi dire a Dzeko? Del calcio sa tutto. E grande vecchio è Pjanic. E grande vecchio sarebbe di sicuro, se giocasse, Chiellini.
    Dei grandi vecchi ti devi fidare, a loro ti puoi affidare. Durano da stagioni, perciò durano un campionato. Ribery, Higuain, Dzeko, Chiellini, Pjanic... di sicuro ne ho dimenticato qualcuno, qualcuno della categoria e gruppo che più fa stare sul sicuro le rispettive squadre, i grandi vecchi appunto. 

    Nel campionato come primi attori ci sono anche i giovani... medi. Medi nel senso che sono buoni giocatori. Buon giocatore sembra essere diventata quasi un'offesa. Devi dire eccezionale, predestinato, superlativo, fantastico. E invece no: buon giocatore è buono e misurato giudizio. E le potenzialità? Le potenzialità appunto saranno realtà, se lo saranno, quando la carriera di ciascuno dei giovani medi sarà consolidata e leggibile in quantità e qualità.
    Anche qui, giovane non solo e non tanto nell'anagrafe, giovani nella carriera. Giovani medi cioè buoni giocatori ce ne sono. Alcuni spiccano di più degli altri ma sempre giovani medi sono.

    Intendo Insigne che è una delizia intermittente, troppo intermittente. Ci puoi sperare in Insigne, spesso speranza ripagata. Ma non ci puoi contare sempre e comunque. 
    Intendo Zaniolo fatto santo subito e poi lasciato lì sull'altare a prescindere. Violando clamorosamente il calcisticamente corretto qui dico che Zaniolo deve ancora comprendere che il campo e la partita non sono il palcoscenico e la ribalta del Zaniolo show. Ci puoi sperare, scommettere spesso vincendo in Zaniolo, contare come su un pilastro, questo no.
    Intendo Bernardeschi, intendo Barella. Buoni giocatori ma entrambi giovani medi che pur son narrati come fossero l'uno un Gullitt e l'altro un Ancelotti giocatore.
    Intendo Milinkovic inchiodato suo forse malgrado alla dimensione dei 120 milioni di valore sul mercato. Facciamo 50/60, quel che vale un buon, anzi eccellente centrocampista che una squadra in partita te la regge da solo ma che in campionato una squadra non te la cambia da solo?

    Ovviamente sono opinioni, anzi gusti. Ed è un gioco quello dei grandi vecchi da una parte e dei giovani medi dall'altra. Però io, se giochiamo, gioco in squadra con Higuain, Ribery, Pjanic, Dzeko, Chiellini. Voi, se volete, giocate con Insigne, Zaniolo, Milinkovic, Bernardeschi, Barella (o addirittura con Esposito). E vediamo chi arriva davanti nel giocoso campionato immaginario. 
     

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