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  • Riecco Sturaro, mister 16,5 milioni: Spal-Genoa non vincono più. Marotta, guarda Radu: merita l'Inter

    Riecco Sturaro, mister 16,5 milioni: Spal-Genoa non vincono più. Marotta, guarda Radu: merita l'Inter

    • Federico Zanon
    Penultima contro terzultima, basta solo questo per presentare Spal-Genoa. Una sfida salvezza nella quale contano sopratutto i punti, per la classifica, per il morale, per rispondere al successo della Sampdoria e ai pareggi al fotofinish di Bologna e Lecce. La Spal non vince da sei partite, l’ha fatto una sola volta nelle ultime nove, il Genoa ha fatto peggio, con una sola vittoria dal primo settembre. Quando si girava ancora in pantaloncini e l’abbronzatura non era un così lontano ricordo. Ne esce una partita combattuta, tutto sommato piacevole, senza vincitori. Insomma, un’occasione persa.  

    Il match si apre con due emozioni in due minuti: destro a giro fuori di Sturaro, di nuovo titolare dopo 7 mesi d’assenza, conclusione dal limite di Strefezza, deviata involontariamente dal compagno Di Francesco. L’intensItà la fa da padrona, la qualità un po’ meno. Fioccano gli errori in fase d’appoggio, per vedere un vero tiro bisogna aspettare la mezz’ora, con Radu che si supera per dire di no a Sala. Dall’altra parte, tra tante sponde di Pinamonti, spunta Lerager, che chiama Berisha a una parata semplicemente pazzesca. Il match prosegue con due tentativi senza brividi di Missiroli e Cassata, e con una punizione dal limite di Pinamonti, che trova la barriera. Finita qui? Neanche per sogno. All'ultimo istante Radu si dimostra portiere da grande squadra, smanacciando una punizione al veleno di Valdifiori e mettendo il piede sulla respinta a botta sicura di Reca

    La ripresa si apre con un cross insidioso di Ghiglione che non trova compagni e un cambio, Di Francesco per Valoti,  che l’ex Sassuolo non gradisce. Acciaccato, voleva tornare in campo, senza trovare l’autorizzazione di Semplici, che gli preferisce Valoti. C’è tensione, lo si vede sul volto dei protagonisti. Kurtic ci prova da lontano, alto, ma la Spal riesce a trovare la forza per passare. Criscito stende Missiroli in area, Petagna trasforma il penalty cancellando l’errore di Udine. Non c’è neanche tempo per festeggiare che il Mazza viene gelato da Sturaro, mister 16,5 milioni (quanto pagato dal Genoa alla Juve) bravo a spingere in porta un cross da destra di Ghiglione, al quinto assist stagionale (come Robertson del Liverpool). La partita a questo punto la fa solo il Genoa: Motta toglie uno spento Pinamonti inserendo Favilli e il giovane classe 2001 Cleonise (alla seconda presenza stagionale dopo i 10’ col Napoli), che sfiora il 2-1 con una grande giocata. Gli ultimi arrivati girano, ma Berisha è in serata. L’ultimo squillo è di Vicari che trova ancora Radu. Sipario, finisce 1-1, un punto che serve a poco a entrambe le squadre.




    IL TABELLINO

    Spal-Genoa 1-1 (0-0)

    Marcatori:  10’ s.t. rig. Petagna (S), 12’ s.t. Sturaro (G)

    Spal (4-3-3): Berisha; Sala, Vicari, Felipe, Reca; Missiroli (dal 35’ s.t. Murgia), Valdifiori, Kurtic; Di Francesco (dal 4’ s.t. Valoti), Strefezza (dal 23’ s.t. Igor); Petagna. All. Semplici

    Genoa: (4-3-3): Radu; Ghiglione, Romero, Zapata, Criscito; Lerager (dal 17’ s.t. Pandev), Radovanovic, Sturaro (dal 29’ s.t. Cleonise); Cassata, Agudelo; Pinamonti (dal 17’ s.t. Favilli). All. Motta

    Arbitro: Giacomelli di Trieste

    Ammoniti:  28’ p.t.  Petagna (S), 41’ p.t. Missiroli (S), 16’ s.t. Ghiglione (G)

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