'Ripresa post Covid': l'Abruzzo dà 6 milioni di euro al Napoli
Il capogruppo del Pd, Silvio Paolucci non ci sta: "Hanno utilizzato l'argomento dell'urgenza per legittimare una convenzione del valore di 14 milioni di euro: non vale solo per i prossimi quattro anni, ma per i prossimi undici".
I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno inviato gli atti all'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e alla procura de L'Aquila. La capogruppo grillina Sara Marcozzi attacca: "In piena emergenza Covid con gli ospedali al collasso è incredibile che la Regione pensi al Napoli, sottraendo quel denaro a chi ne aveva bisogno". Infatti il capitolo di spesa da cui la Regione ha attinto i fondi sono quelli infatti riservati alle imprese locali, inoltre nel piano per la promozione territoriale dell'Abruzzo non si fa mai cenno al calcio e il Napoli è stato scelto senza alcun bando.
Il deputato di Italia Viva, Camillo D’Alessandro rincara la dose: "Hanno tagliato i fondi al microcredito per darli al Napoli".
Il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio (Fratelli d'Italia) spiega a La Repubblica: "Avere il Napoli a Castel di Sangro ci darà una grande spinta per la ripartenza, è una grande possibilità per rilanciare il nostro turismo e un ritorno di immagine molto forte per la nostra Regione. Si trattava di fondi nella libera disponibilità della Regione, che arrivano dal rientro di prestiti fatti nell’ambito della programmazione Fas 2007-2013. Gli attacchi politici sono strumentali. Questa storia nasce a giugno, quando De Laurentiis cercava un luogo dove fare il ritiro. Avevano pochi giorni per via del Covid, mi chiama una mattina alle 7 per capire se c'era possibilità qui in Abruzzo. Lo porto a Castel di Sangro e resta a bocca aperta: la mia è stata una decisione maturata nel giro di pochi giorni, il Napoli non poteva aspettare i tempi della burocrazia".