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  • Rogerio: 'Emozionante sfidare CR7, avrò gli occhi della Juve addosso. Somiglio ad Alex Sandro e Marcelo, ma...'

    Rogerio: 'Emozionante sfidare CR7, avrò gli occhi della Juve addosso. Somiglio ad Alex Sandro e Marcelo, ma...'

    Confermarsi al Sassuolo per conquistare la Juventus. È l'obiettivo di Rogerio Oliveira da Silva, conosciuto semplicemente come Rogerio, terzino 20enne di proprietà del club bianconero e in prestito per il secondo anno consecutivo al club emiliano. Dopo le 12 presenze su 13 nella seconda parte della passata stagione, quest'anno il brasiliano è diventato da subito inamovibile per il nuovo tecnico dei neroverdi De Zerbi: "Sono cresciuto a livello mentale - ha confessato Rogerio in una lunga intervista a Tuttosport - grazie alla fiducia che mi hanno garantito prima Iachini e adesso De Zerbi e tutti i compagni. La strada è quella giusta, ma ora tocca a me continuare così".

    SULLA SFIDA CONTRO LA JUVE - "Prima di tutto devo lottare per conquistare un posto da titolare. Sfidare CR7 sarebbe emozionante, anche se dopo il fischio d’inizio prevale sempre la concentrazione. Speriamo che Ronaldo aspetti ancora una giornata prima di sbloccarsi (risata, ndr). A Torino giocheremo spensierati, ma al massimo, cercando di uscire con un risultato positivo".

    GIOCARE CON RONALDO? - "Adesso penso a confezionare cross e assist per il Sassuolo, ma se in futuro avrò l’onore di tornare alla Juve spero di riuscire a fare tanti assist anche per Ronaldo".

    SUGLI ESTERNI DELLA JUVE - "Hanno caratteristiche diverse, però sono tutti fortissimi. L’unica certezza, con gente così, è che dovrò giocare al massimo per fare bella figura. Sono consapevole che la mia prestazione sarà sotto la lente d’ingrandimento della Juventus. E dal Brasile mi guarderà la mia famiglia".

    ALEX SANDRO O MARCELO? - "Alex Sandro è un amico, ci siamo conosciuti a Torino quando giocavo in Primavera e siamo ancora in contatto. Sarà bello riabbracciarlo, ma stavolta punto a scambiare la maglia con Douglas Costa. Spesso vengo associato al modo di giocare di Alex Sandro e Marcelo: sono entrambi fortissimi, li ammiro molto. Il mio obiettivo è quello di diventare un top come loro. So che sarà dura e dovrò migliorarmi tanto, ma con molta umiltà spero di creare un 'modello Rogerio'. Sono un laterale offensivo, però grazie al calcio italiano sono migliorato tecnicamente e soprattutto tatticamente".

    SUGLI INIZI - "La strada è stato il mio primo 'allenatore': in quelle partite ho sviluppato istintivamente il dribbling e la progressione nel saltare l’avversario. Ho compiuto tanti sacrifici e avuto un’enorme forza di volontà per raggiungere il mio sogno di diventare un professionista: ho lasciato la mia famiglia a 12 anni e ripenso spesso a quando dovevo farmi due ore di pullman tutti i giorni per andare ad allenarmi. Adesso, abitando vicino al centro sportivo, posso permettermi il lusso di andare al campo a piedi, senza mezzi... (risata, ndr)".

    SULLE RINUNCE - "Non sono maniaco della dieta, ma faccio attenzione a quello che mangio: apprezzo la cucina emiliana, però prediligo quella mediterranea che ho conosciuto grazie ai miei vicini di casa di origine pugliese. In Italia mi sono sempre sentito benvoluto. Del Brasile, oltre alla famiglia, la ragazza e gli amici, mi mancano le cascate d’acqua vicino a casa dove adoro pescare".

    SULLE RICHIESTE DI DE ZERBI - "Quello è un segreto (risata, ndr). In allenamento ci fa lavorare parecchio e con tanta serietà, però i suoi metodi ci consentono di faticare continuando a provare divertimento per il gioco. Siamo un bel gruppo, unito".

    SU BOATENG - "E’ un campione semplice e umile, è un onore giocare assieme a lui. In estate, a Sassuolo, sono arrivati tanti giocatori di qualità e tra di noi si è già creata una bella sintonia".

    SULL'EUROPA - "Le prime tre partite di campionato (due vittorie e un pari, ndr) ci hanno trasmesso entusiasmo e pure la consapevolezza di poter ambire a qualcosa di grande, ma è ancora presto: dobbiamo restare concentrati e pensare solo alla Juve".

    SUGLI ASSIST - "Al numero non penso, la priorità sono i risultati del Sassuolo. L’assist è molto gratificante, presto però mi piacerebbe anche segnare il primo gol. Non penso in che modo o contro quale avversario, l’importante è che avvenga il prima possibile".

    SULLA NAZIONALE BRASILIANA - "Il percorso che ho iniziato è finalizzato a raggiungere anche quel sogno. Vedremo".

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