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  • Roma, Dzeko è di nuovo ai saluti: da Scamacca a Lacazette, ecco chi può sostituirlo
Roma, Dzeko è di nuovo ai saluti: da Scamacca a Lacazette, ecco chi può sostituirlo

Roma, Dzeko è di nuovo ai saluti: da Scamacca a Lacazette, ecco chi può sostituirlo

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Il Canto del Cigno di Saravejo, parte quinta. Nemmeno Cechov si sarebbe aspettato tante repliche da parte di Edin Dzeko, atteso da almeno 12 atti (10 in serie A più i quarti di Europa League) prima del probabile addio. Un saluto che si sarebbe già dovuto consumare quattro volte negli ultimi quattro anni. Nel gennaio 2018 era stato già ceduto al Chelsea; trattativa calda pure con l’Inter nell’estate 2019, mentre lo scorso settembre nuovo canto e Juve a un passo. L’armadietto già era stato svuotato, ma la bocciatura a Milik dopo le visite mediche richiuse il gate. Una permanenza a muso lungo quella del numero 9 che ha toccato l’apice del nervosismo dopo Roma-Spezia di Coppa Italia. Fonseca lo ha di fatto escluso, e la società lo ha offerto a mezzo mondo trovando la disponibilità dell’Inter in uno scambio con Sanchez saltato per questioni  burocratiche.
 
CRISI - Il rapporto con Fonseca ora è ai minimi storici ma pure in caso di addio del tecnico l’avventura con la Roma sembra arrivata agli sgoccioli. Sette i gol segnati finora in campionato, peggio aveva fatto solo nel suo primo anno romano quando dopo 28 giornate ne aveva siglati appena cinque scatenando i creatori di meme e vignette ironiche.  Per il terzo attaccante più prolifico della storia giallorossa si profila l’ultimo contratto della sua carriera a meno che non decida di appendere gli scarpini al chiodo la prossima estate e intraprendere poi la carriera da dirigente. Dove può finire? In Italia i treni Juventus e Inter sono passati, e difficilmente ripasseranno nonostante la stima incondizionata di Conte. Un ritorno in Premier o Bundesliga non è da escludere. Il West Ham lo ha richiesto nel mercato invernale mentre Edin ha sempre dichiarato che gli sarebbe piaciuto un giorno tornare al Wolfsburg. Da convincere c’è la moglie Amra, che a Roma si trova una meraviglia. L’altra ipotesi è quindi quella di restare ancora un anno a fare da chioccia e poi diventare dirigente.


PISTE ITALIANE - L’eredità è pesante e non sarà sulle spalle di Borja Mayoral, che potrebbe rimanere in prestito a fare il vice. L’identikit è il solito: over 30 solo se a parametro zero altrimenti un giovane da valorizzare con un ingaggio non elevato.  La possibile retrocessione del Torino in serie B aprirebbe le porte di uscita per il Gallo Belotti. L’attaccante granata guadagna “solo” 2 milioni. L’agente è in contatto con Vagnati, con cui sta parlando di un eventuale rinnovo di contratto (quello attuale scade nel 2022) ma anche con la Roma che è l’unica big ad averlo cercato in questi mesi. Il prezzo da 35 milioni potrebbe abbassarsi in caso di retrocessione. Poi c'è Gianluca Scamacca che Tiago Pinto voleva già ai tempi del Benifca: si tratterebbe di un ritorno a casa per l’attaccante romano, che lasciò la Primavera nel 2015 per andare al Psv. Col Genoa si può discutere anche di contropartite per far abbassare il prezzo da 25 milioni ed allontanare le pretendenti Milan e  Juventus.  Ritenuto per ora troppo caro Dusan Vlahovic (40 milioni), ma la pressione del serbo potrebbe riportarlo in pole. Anche su di lui c'è il Milan. 

ALL’ESTERO -  Come detto un over 30 sarà preso solo a costi contenuti. Il discorso vale anche per Alexandre Lacazette che 30 anni li compirà il 24 maggio. Il francese è in scadenza di contratto nel 2022 con l’Arsenal. Ma la qualificazione in Champions è un presupposto fondamentale ed è un obiettivo che al momento può garantirgli più il Siviglia che la Roma. Difficile arrivare a Mauro Icardi, che oltre a pretendere la Champions ha uno stipendio da 9 milioni. Senza parlare del cartellino. Così il mirino si sposta su nomi meno altisonanti ma con ottime prospettive. Uno è Aleksander Isak, centravanti svedese di origini eritree che gioca in Spagna, nella Real Sociedad. Alto 1.90 cm, classe ‘99, ha segnato 12 gol nella Liga, 9 dei quali in 6 partite consecutive tra gennaio e febbraio. Il prezzo? Non meno di 35 milioni visto pure l’ottimo impatto in nazionale al fianco di Ibrahimovic. Piace anche Amine Gouiri del Nizza, età e numeri simili ad Isak ma un cartellino che costa leggermente meno.

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