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  • Roma, vittoria sporca a Empoli. Ma tra Dzeko ed El Shaarawy qualcosa non va

    Roma, vittoria sporca a Empoli. Ma tra Dzeko ed El Shaarawy qualcosa non va

    • Enrico Maida
    La Roma prosegue la sua striscia positiva, ma l’Empoli è stato punito oltre i suoi demeriti. Forse la cosa migliore è stata la battuta di un empolese con il naso rosso che alla fine della partita ha commentato così: quando una squadra può giocare con due Pellegrini, Jesus, Santon e Pastore  vuol dire che è assistita dalla provvidenza. Battute a pare, la Roma ha vinto una di quelle partite sporche che di solito le grandi squadre non falliscono.

    Andreazzoli, vecchio cuore romanista, ha rinforzato gli ormeggi in previsione di una possibile bufera lasciando il solo Caputo a recitare il ruolo di incursore. Ma per l’intero primo tempo l’attaccante è riuscito una sola volta a impegnare Olsen. Di Francesco si è inquietato non poco quando si è accorto che ogni volta che la Roma batteva un corner, si sviluppava, inesorabile, un contropiede empolese. Buon per lui che non ci fosse una particolare qualità negli interpreti toscani, comunque generosi e martellanti soprattutto nei sentieri disegnati da Acquah.

    Di Francesco ha riproposto El Shaarawy, che non sembra avere ritrovato l’armonia con Dzeko, oltre a Under, firmatario del primo messaggio a Terracciano. Il gol che ha sbloccato la partita è venuto ancora una volta da palla ferma. Come accade non di rado nella Roma. Ancora una volta è stato Lorenzo Pellegrini a disegnare una punizione perfetta sulla quale si è issato Nzonzi con il suo cranio lucido e letale.

    Alla ripresa un’ingenuità di Luca Pellegrini che è stato costretto a rimediare abbattendo Krunic, ha regalato una punizione all’Empoli che Bennacer ha battuto con maestria colpendo la traversa, la settima stagionale per la squadra toscana. Che è stata in qualche modo indennizzata al minuto 58 dall’arbitro Mazzoleni con un rigoruccio, confermato dal Var, per un colpo di mano di Under chiaramente involontario. A mettere tutti d’accordo ci ha pensato Caputo che ha tirato alto facendo felice Olsen, che si era già raccomandato ai santi. E forse anche Totti, che aveva scelto di abbandonare la tribuna per seguire la partita dal campo.

    Dopo un’ora è finita la serata che Luca Pellegrini non potrà mai dimenticare. Florenzi si è preso la fascia destra mentre Santon è passato a sinistra. Caputo ha avuto sul piede destro l’occasione per farsi perdonate il rigore sbagliato, ma ha ancora una volta sbagliato mira e bersaglio. Di Francesco ha pensato che fosse sciocco continuare a correre tanti rischi e ha disposto un doppio cambio evidentemente conservativo: Jesus e Cristante al posto di Lorenzo Pellegrini e Under. Al  contrario Andreazzoli ha inserito un altro attaccante, La Gumina per tentare l’ultimo assedio. La Roma è sembrata in affanno ma come per incanto ha ritrovato l’amicizia, si fa per dire, tra El Shaarawy e Dzeko, protagonisti di un duetto che ha portato il centravanti romanista al gol che ha chiuso la pratica. Mi sbaglierò, ma non ho visto l’abbraccio canonico tra i due.




    IL TABELLINO

    Empoli-Roma 0-2 (primo tempo 0-1)

    Marcatori: 36’ p.t. Nzonzi, 40’ s.t. Dzeko

    Assist: 36’ p.t. Pellegrini, 40’ s.t. El Shaarawy 

    Empoli (4-3-2-1): Terracciano; Di Lorenzo, Silvestre, Maietta, Veseli; Acquah (29’ s.t. Traore), Capezzi (Dal 33’ s.t. La Gumina), Bennacer; Krunic, Zajc; Caputo. All. Andreazzoli.

    Roma (4-2-3-1): Olsen; Santon, Fazio, Manolas, Pellegrini Lu. (15’ s.t. Florenzi); Nzonzi, De Rossi; Under (29’ s.t. Juan Jesus), Pellegrini Lo. (29’ s.t. Cristante), El Shaarawy; Dzeko. All. Di Francesco. 

    Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 

    Ammoniti: 35’ p.t. Bennacer (E), 4’ s.t. Pellegrini Lu. (R), 38’ s.t. Silvestre (E)
     

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