Da pelle d’oca. Un’espressione perfetta – in negativo – per descrivere la difesa dell’Arsenal in Champions League contro l’Olympiacos, non che fosse una novità; altrettanto calzante – ma in positivo – per ricordare le prestazioni di Daniele Rugani. Perché il tempo scorre, la panchina raffredda i ricordi eppure il difensore classe ’94 solo un anno fa iniziava la sua stagione quasi da robot con la maglia dell’Empoli. Sembra passata una vita. Rugani oggi è alla ‘sua’ Juve, che non ha voluto venderlo in estate tra tantissime richieste e ha scelto di rinnovargli anche il contratto. Bel segnale di fiducia, sì… ma Rugani non gioca, almeno per adesso. Tempo al tempo, chiaro. Eppure c’è chi ha il radar puntato da più di un anno su questo difensore promettentissimo e continua a tenere il mirino puntato.


I TENTATIVI DI WENGER – Se l’Arsenal è in difesa è un disastro, forse, è anche perché sul mercato qualcosa in quel ruolo è mancato. Gabriel e Koscielny non possono bastare se vuoi salire di livello. Manca il talento allo stato puro, quello che Arséne Wenger ha sempre individuato in Rugani: lo ha fatto seguire da vicino per tutto lo scorso anno, è arrivato ad offrire 20 milioni più bonus, quanto il Napoli di De Laurentiis che ha cercato di accontentare Sarri. Addirittura con nuovo rilancio ad agosto inoltrato: 22 milioni, prendere o lasciare. La Juventus è sempre stata un muro. No, Daniele non si muove. Allegri lo sta utilizzando poco o nulla (più nulla che poco), ma in piena tempesta come adesso è normale proteggere un giovane. Anche se Rugani ha fame, voglia di dimostrare e anche la giusta dose di coraggio per poter giocare a testa alta in una Juve non brillante come negli scorsi anni. Insomma, il campo gli manca. Come non mancano gli osservatori a tenerlo sotto controllo.

L’ARSENAL NON MOLLA – Non ha intenzione di mollare, l’Arsenal. Tanto che Wenger ha mandato uno dei suoi osservatori più fidati al Mapei Stadium a ri-vedere Rugani con l’Under 21, contro la Slovenia, retroscena di inizio settembre. E non si può escludere un nuovo tentativo tra gennaio e giugno, perché i Gunners hanno i fari puntati su Daniele e Wenger sa come coccolare i suoi (costosi) capricci. Attenzione agli sviluppi, intanto la palla passa ad Allegri. Perché la Juve è sempre stata chiara e al momento continua ad esserlo: Rugani non va via, in estate non lo ha lasciato neanche in prestito al Genoa che aveva strappato una promessa nel caso in cui fosse partito con quella formula. Ma Wenger avrà bisogno di un acquisto in difesa. E non ha nessuna intenzione di arrendersi.

Fabrizio Romano