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  • Tra Pirlo e Verratti: Inter su Sadilek
Tra Pirlo e Verratti: Inter su Sadilek

Tra Pirlo e Verratti: Inter su Sadilek

  • Stefano Benzi
Stando a quanto sostengono (e chiedono) i procuratori, in Europa in questo momento c’è un disperato bisogno di play. Riprendendo una definizione dell’indimenticato professor Scoglio scomparso ormai quasi dodici anni fa, il “play basso” è quel giocatore che si offre davanti alla difesa, che sa come alzare la squadra e che riesce a verticalizzare immediatamente a volte portando gli attaccanti in zona tiro con un solo passaggio. Giocatori così non li vendono a trance sul mercato: ma ogni tanto spuntano. Il paese che in questo momento produce centrocampisti in numero addirittura superiore alle sue stesse necessità è la Repubblica Ceca. Esiste un vero e proprio modello che viene applicato da diverse scuole calcio, lo Sparta Praga su tutte, per offrire al mercato questo genere di giocatori. Corsa, tanti polmoni, piedi non sempre all’altezza e una scuola tattica molto rigida. Non è come l’Olanda, che sotto l’aspetto della didattica del calcio resta un paese straordinario e di grande qualità, tuttavia nel campionato Under 19 che quest’anno si giocherà in Georgia dal 2 luglio la Repubblica Ceca c’è (l’Italia invece no, ultima del suo girone al secondo giro di qualificazione dietro Svezia, Eire e Belgio – un punto in tre partite).

E i cechi di giocatori di questo tipo ne hanno almeno tre o quattro: Emil Tischler, 19 anni, è stato arretrato per necessità tattiche sulla linea dei difensori e gioca praticamente da centrale ma Michal Sadilek, diciotto anni ancora da compiere, sta crescendo splendidamente: otto partite in nazionale Under, sempre sottoetà e sei gol. Gran piede su punizione,  splendida conclusione dalla distanza. Michal Sadilek, talento dell’anno nella scorsa stagione, è stato seguito dall'Inter e si ispira a Pirlo e Verratti. E’ cresciuto nello Slovacko che lo ha ceduto a 75mila euro al PSV Eindhoven: in Olanda è titolare fisso della formazione riserve e ormai è destinato a diventare titolare in prima squadra a breve.

Meno spettacolare e più essenziale di lui è Alex Kral. Ha un passo leggermente più pesante e muscolare ma grande visione di gioco: il suo pezzo forte è il rilancio. La Repubblica Ceca gioca spesso con attaccanti molto fisici che fanno da sponda e quando Kral rilancia sono 40-50 metri di palla a spiovere nella tre quarti avversaria. Ha diciotto anni, gioca nel Teplice ed è sotto opzione dall’Anderlecht. 

(foto psv.nl)

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