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  • Sampdoria, le pagelle di CM: Defrel è un cecchino, Andersen un gigante

    Sampdoria, le pagelle di CM: Defrel è un cecchino, Andersen un gigante

    • Lorenzo Montaldo
    Sampdoria-Genoa 2-0

    Audero 6,5: attento al centro dell'area, reattivo sul tentativo dal limite di Veloso, insidioso perchè il pallone rimbalza vicino alla linea di porta. Sbroglia anche un paio di situazioni potenzialmente pericolose con uscite perfette.

    Sala 6,5: un paio di chiusure in avvio, di cui una in spaccata volante, sono da applausi. Disputa una partita generosa e attenta, esce per un problema fisico dopo un gran derby.

    (dal 38' s.t. Bereszynski s.v. Partecipa alla gioia finale).

    Andersen 7: giganteggia al centro della difesa. Non sbaglia una chiusura, e cerca sempre di impostare la manovra palleggiando, alle volte con qualche rischio di troppo. Dalle sue parti transitano quattro giocatori: Pandev, Kouamé, Sanabria e Favilli. Nessuno riesce ad avere la meglio sul danese.

    Colley 7: se Andersen è lucidità ed eleganza scandinave, il gambiano è fisicità e forza allo stato puro. Di testa è semplicemente immenso, ma nonostante la mole non perde neppure un duello in velocità. 

    Murru 6,5: dalla sua parte non si sfonda mai. Il terzino ex Cagliari però abbina ad una corsa importante anche buone qualità tecniche. E la sua crescita dimostra anche una certa intelligenza.

    Linetty 7: letteralmente tarantolato nel primo tempo. La giocata con cui libera il mancino in area dopo neppure un minuto è splendida, idem il passaggio senza guardare che spalanca a Murru lo spazio per il cross quando la Samp sfiora il raddoppio. Corre dappertutto, pressa tampona e raddoppia in continuazione.

    (dal 13' s.t. Jankto 6: pronti via, e per poco il ceco non diventa l'uomo derby che non ti aspetti. La sua sassata a botta sicura però sbatte su un difensore rossoblù e non gonfia la rete sotto la Sud. Sarebbe stato un momento catartico. Prova un paio di strappi e accelerazioni con il Genoa in inferiorità numerica, ma senza successo).

    Ekdal 6,5: quanto si fa sentire il suo rientro a centrocampo. Lo svedese è un mastino, ha una padronanza assoluta del ruolo di regista. Calamita tutti i palloni che transitano nella sua zona, non perde un contrasto e non sbaglia un appoggio. Fondamentale.

    Praet 6,5: il filtrante che mette in porta Quagliarella è tanto complicato quanto intelligente. Gioca una gara poco appariscente, ma con parecchia polpa a centrocampo condita da alcuni acuti degni della sua classe.

    Ramirez 6,5: perde un pallone sanguinoso in avvio, che libera Kouamé. Però da quel momento in poi non sbaglia più un passaggio. Non è un trequartista tutto fantasia e guizzi, ma in sostanza è un centrocampista aggiunto, che sfrutta fisico e centimetri per rovinare la costruzione di gioco genoana. Ed è preziosissimo proprio per questo.

    Defrel 7,5: cecchino, alla prima occasione fa esplodere la Sud confermando il momento d'oro. Parte a razzo, e calpesta praticamente ogni zolla del Ferraris. Dà sempre la sensazione di poter creare qualcosa di pericoloso palla al piede, la giocata che costringe Biraschi al rigore è da applausi. E la standing ovation al momento dell'uscita dal terreno di gioco lo conferma.

    (dal 26' Gabbiadini 6: forse l'unica nota stonata in questo pomeriggio. Non riesce ad incidere, ma avrà modo di rifarsi).

    Quagliarella 7,5: si può essere eroi di giornata in tanti modi. Lui sceglie di farlo con la generosità, regalando a Defrel un suggerimento che il francese proprio non può sbagliare. Il tocco sotto su assist di Praet è tanto bello quanto complicato da eseguire al meglio, ma lui ci riesce e solo Biraschi salva il Grifone. L'appuntamento con il gol è solo rimandato: glaciale dal dischetto per il rigore che mette in ghiaccio la gara. Vince un altro derby da protagonista.


    All. Giampaolo 7,5: tutti in piedi per il mister. Sesto derby senza sconfitte, quarta vittoria nella stracittadina: è record, è nella storia. La sua Samp gioca a calcio, non si snatura e narcotizza il Genoa. Troppo superiori i blucerchiati, più organizzati, meglio allenati. Semplicemente, più forti, ed i meriti del tecnico sono evidenti.

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