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  • Sampdoria, rottura con la Federclubs: 'I giocatori non parteciperanno più agli eventi'
Sampdoria, rottura con la Federclubs: 'I giocatori non parteciperanno più agli eventi'

Sampdoria, rottura con la Federclubs: 'I giocatori non parteciperanno più agli eventi'

  • Lorenzo Montaldo
La rottura tra la società Sampdoria e i tifosi pare ormai insanabile. L'ultimo capitolo di una lunga lista è rappresentato da un dettagliato comunicato, diramato dalla Federclubs, l'associazione dei club dei tifosi blucerchiati, tramite la sua pagina Facebook.

Nel post, l'associazione rivela la volontà da parte della Sampdoria di non inviare più suoi tesserati nelle serate dei vari clubs, invitando di fatto i clubs a partecipare agli eventi organizzati direttamente dai blucerchiati. Di seguito il testo completo del comunicato.

Alla cortese attenzione dell'Uc Sampdoria SpA

Il presente testo è stato redatto in base alle indicazioni dell'assemblea dei Club svoltasi il 23 gennaio 2020.
In tale sede, il principale argomento in agenda è stata l'analisi del rapporto tra UC Sampdoria e Federazione dei Clubs Blucerchiati (oltre 70 club distribuiti sul territorio genovese, ligure, nazionale, estero). Tra le funzioni tradizionalmente riconosciute alla Federclubs vi è quello di gestire e coordinare il rapporto tra Club e società UC Sampdoria, con un mandato di rappresentanza assegnato al direttivo della Federclubs tramite elezioni biennali.

Sono molti i punti di contatto e collaborazione tra le due parti - quotidianamente ci interfacciamo con voi, in maniera cordiale e costruttiva, guidati solo ed esclusivamente dalla passione per i nostri colori non essendo alcuno di noi a stipendio di qualsivoglia entità. Abbiamo sempre distinto tra personale operativo e proprietà, e tale distinguo è stato mantenuto anche quando negli ultimi anni abbiamo – via via con crescente determinazione – contestato l'attuale proprietario. Non staremo qui a ripetere le numerose motivazioni che hanno nel tempo accresciuto la nostra delusione, preoccupazione e insofferenza. Siamo solo parzialmente sollevati nel leggere in questi giorni la volontà di passare il testimone ad una indefinita nuova proprietà e sappiamo bene che la sfida per la permanenza in serie A sarà una delle incognite principali di tali trattative.

Eccediamo a volte, questo dobbiamo ammetterlo, nel sentire l'UC Sampdoria SpA come un nostro avere. Chi è tra voi tifoso di una qualsiasi squadra (e auspichiamo che siano in futuro di più i sostenitori della Sampdoria operanti all'interno della società stessa) capirà questo nostro sentimento: è l'istinto di chi vuole difendere la propria famiglia, la propria passione, il proprio amore. Anche noi che possiamo dirci “tifosi esperti” – in rappresentanza di migliaia di tifosi iscritti ai nostri club – cadiamo spesso in questo errore; già vi avvisiamo che continueranno ad esserci questi episodi, e vogliamo augurarci che nulla ci tolga la passione che ancora adesso, mentre scriviamo queste parole, ci guida.

In tal senso, vi segnaliamo di aver appreso con profonda sorpresa e delusione della vostra volontà di non partecipare, dopo oltre 50 anni di storia, alle feste organizzate annualmente da diversi Club Blucerchiati. Ci avete rifiutato la presenza – adducendo che “ la società continua ad avere fra gli obbiettivi principali, l’intensificazione della diretta gestione di eventi e progetti sul territorio” (intensificazioni da noi per primi sollecitata, salvo poi aver verificato la scarsa propensione a metterla in atto, avendo registrato negli anni l'abbandono tra gli altri del Torneo Ravano, dei Samp Village, etc). Ma siete andati anche oltre, comunicandoci – citiamo la vostra missiva - che “i club ed i loro rappresentanti saranno dunque nostri graditissimi ospiti arricchendo i nostri eventi di consegna premi o riconoscimenti”.

Perdonateci se non accetteremo fin da ora questo invito provocatorio; vi ricordiamo che in questi decenni, accogliendo i giocatori e i dipendenti dell'UC Sampdoria come ospiti alle nostre feste, abbiamo consentito loro di entrare a far parte delle nostra famiglia. Abbiamo fatto capire loro cosa sia lo stile Sampdoria, li abbiamo messi fianco a fianco coi nostri bambini o i nostri tifosi più storici per abbattere le barriere del marketing, delle recinzioni, dei tornelli. Abbiamo condiviso la nostra passione cercando di nobilitare col nostro sentimento quello che per alcuni è un semplice sport, o un semplice mestiere. Abbiamo scritto tante pagine Blucerchiate, regalato tanti momenti felici e cancellato quelle distanze che – comuni in molte piazze calcistiche – a Genova sono sempre state evitate.

Ragionate su questo, chiunque sia la persona che ha preso tali decisioni: ragionateci su. La chiusura di Bogliasco, l'abbandono del Ravano, il tifoso come “cliente”, il rifiuto a partecipare alle feste, sono tutte facce della stessa medaglia: un distacco dalla tradizione Blucerchiata di “società di famiglia” per imitare altre realtà distanti anni luce da noi. Le nostre feste continueranno grazie ai tanti giocatori del passato e ai tanti ospiti che parteciperanno con passione e gioia ai nostri eventi. Voi, allontanandovi dal tifo organizzato, perpetuerete un errore che danneggia tutto l'ambiente.

Cambieranno tante cose, anche i nomi dei nostri eroi....

Federclubs


 

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