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  • Sampmania: salvate il soldato Jankto

    Sampmania: salvate il soldato Jankto

    • Lorenzo Montaldo
    Cosa è successo a Jakub Jankto? A Genova, sponda Sampdoria, se lo chiedono in tanti. Dove è finito il completo e promettente centrocampista di Udine, quello che nella formazione bianconera era il leader tecnico e morale della squadra? Per il momento ingrigisce in panchina, chiuso dai mostri sacri Praet, Ekdal, Linetty e Barreto, preda anche di un equivoco tattico che lo vede poco mezz’ala e molto esterno. Un ruolo che nel pensiero di Giampaolo praticamente non esiste. All’Udinese Jankto le cose migliori le ha fatte da quinto a sinistra nel 3-5-2, o da centrocampista centrale sempre nello stesso modulo, saldamente sostenuto ai fianchi da due muscolari come Fofana e Barak. Però in Friuli ha giocato anche da trequartista, e a volte addirittura da seconda punta. Probabilmente è stata proprio questa duttilità ad ingolosire la Samp, che lo ha pagato a caro prezzo. Ma si sa, chiudere affari nella bottega dei Pozzo è sempre costoso. 

    Che poi alzi la mano chi non era felice in estate del suo acquisto. Praticamente nessuno. Sino a pochi mesi fa, Jankto era un calciatore nell’ orbita delle cosiddette grandi squadre. Dite la verità, tutti a Genova immaginavano un centrocampo formato da lui, Praet, Linetty e/o Ekdal, con Barreto riserva. Io, lo ammetto, pensavo potesse essere l’acquisto perfetto per la Samp, perché è in possesso della capacità di inserimento che tanto serviva la scorsa stagione al reparto mediano doriano. Jankto ha i ‘tempi’, quelli che portano i centrocampisti a fare gol. Il calciatore ceco oltretutto di reti ne ha sempre segnate parecchie, 6 la scorsa stagione, 5 quella prima, e altre 5 nel 2015-2016, in Serie B. Proprio l’apporto in fase offensiva che potrebbe fare la differenza in un’eventuale corsa all’Europa, e che un anno fa parzialmente difettava dal terzetto in mezzo al campo. Durante l’annata 2017/2018 il bomber del centrocampo doriano fu Torreira, con 4 reti (e la Samp lo ha perso), seguito da Linetty a quota 3. Praet aveva segnato soltanto una volta in tutto il campionato, idem Barreto. Non dimentichiamoci poi che Jankto ha anche mandato in porta tanti compagni nel corso della sua carriera: ha sfoderato 9 assist l’anno del suo esordio in B, e 7 nella sua ultima esperienza in bianconero.

    Oltretutto l’impatto con la Samp era stato decisamente incoraggiante. Gol e giocate in ritiro, poi un ingresso scintillante in Coppa Italia, per sbloccare una gara complicata contro la Viterbese. Da lì in poi sono cominciate le difficoltà. Una brutta prestazione di fronte alla sua ex squadra, l’Udinese, e poi tanti spezzoni incolori. Già ma allora che cosa è capitato a questo giocatore, che ad oggi ha collezionato solo 4 presenze non indimenticabili? Non può essere solo un problema di collocazione tattica, anche se Giampaolo lo vede meglio come esterno, possibilmente offensivo. E probabilmente non è neppure a causa della condizione psicologica, perché pur non giocando Jankto viene descritto come tranquillo e molto volenteroso negli allenamenti. Il mister della Samp a modo suo una spiegazione l’ha data dopo Sampdoria-Spal: “Non deve abbassare la guardia, deve stare sul pezzo. Devo avere un calciatore che c'è psicologicamente, non uno che subisce l'esclusione”. Un richiamo all’ordine, prima dell’accenno che spiega molte cose: “Poi è chiaro che gli altri che lavorano con me da due anni hanno migliori conoscenze, ma Jankto è una risorsa per me”. Traduzione: deve essere ancora indottrinato a dovere.

    Ad essersi innamorato di Jankto pare sia stato il ds doriano Carlo Osti, ma non posso credere che Giampaolo non abbia avvallato il suo acquisto. A questo punto, sono convinto che il tecnico blucerchiato abbia in mente qualcosa per lui. Non ci scordiamo comunque che stiamo parlando di un classe 1996. Ha 22 (VENTIDUE) anni, anche se in molti lo percepiscono come un giocatore già esperto e formato. Prenda esempio da Praet: è arrivato a Genova da trequartista, e giocava poco. Ha assecondato Giampaolo, e questa è stata la sua fortuna. Nessuno deve salvare il soldato Jankto: può riuscirci da solo. Basta un po’ di pazienza, da parte sua ma anche da parte dei tifosi, e un po’ di fiducia.

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