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  • Ribery incanta contro un Milan orrendo. Fischi e insulti per una squadra di fantasmi

    Ribery incanta contro un Milan orrendo. Fischi e insulti per una squadra di fantasmi

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    San Siro si inchina di fronte a Franck Ribery, un giocatore che incanta. E si piega di fronte alla Fiorentina, una squadra che domina, che vince 3-1 e che sbaglia anche un rigore. Se un giorno di questi chiederanno un parere ai fiorentini sulla demolizione di San Siro ci sarà un plebiscito: che resti in piedi per altri cent’anni per testimoniare che una partita così c’è stata davvero. Ma dopo gli applausi alla Fiorentina e al fenomeno francese quando Montella lo richiama in panchina, piovono fischi e insulti per una squadra di fantasmi. Il Milan non c’è più. In questa partita non c’è mai stato. La curva Sud si svuota ed è il segnale più amaro in una notte che nessun milanista dimenticherà chissà per quanto tempo.

    IL MILAN NON C’E’ - La squadra di Giampaolo entra in partita come un ospite indesiderato a una festa: sta attento a non farsi vedere, a non farsi notare. Il Milan sta attento a non giocare. Il Milan, a San Siro, non può giocare così. Non si contano gli errori nei passaggi, nei lanci, negli appoggi, nei disimpegni, nei controlli. Sbagliano tutti, ma più di tutti Calhanoglu. La Fiorentina è messa bene in campo, ogni volta che entra in possesso di palla crea una buona occasione. La prima all'11', quando Pulgar ruba la palla a Calhanoglu, tocco a Ribery, assist per Chiesa, tiro secco, Donnarumma mette in angolo con una mano e la...fronte.

    IL RIGORE - Un minuto dopo, altro errore di Calhanoglu in uscita, palla agganciata da Ribery e il vecchio Franck riporta alla memoria dei vecchi cronisti fiorentini un fantastico numero di Roberto Baggio, proprio qui a San Siro: al limite dell’area punta Musacchio e Romagnoli e li salta in un colpo solo, Donnarumma fa la prodezza, gli respinge il tiro, ma quel falco di Chiesa aggancia la palla e Bennacer lo stende. Rigore e giallo. Pulgar non sbaglia nemmeno questo: tre su tre in viola, otto su otto in totale.

    NIENTE ROTAZIONE - E’ la stessa formazione del turno infrasettimanale sia per il Milan (che ha giocato e perso giovedì a Torino), sia per la Fiorentina (che ha giocato e vinto mercoledì al Franchi contro la Samp). Non solo, per i viola è la quarta partita consecutiva senza un cambio, Montella non ha più modificato niente dopo lo 0-0 con la Juve. E ovviamente ha fatto bene: da allora, un altro pareggio a Parma con l’Atalanta, la vittoria sulla Samp e ora questa a San Siro.

    LE SCELTE DI MONTELLA - Se Giampaolo sbaglia tutto, Montella prende tutto. La Fiorentina non ha paura a difendere in parità numerica, tre contro tre: Caceres su Suso, Pezzella su Piatek, Milenkovic sul più lesto Leao. Anche a metà campo, Castrovilli sale per frenare Bennacer (già frenato per conto suo), Pulgar ha vita facile su Calhanoglu e anche Badelj, che non è mai stato piè veloce, attacca il confuso Kessie. In 45', il Milan arriva solo una volta alla conclusione con Suso, respinta di Dragowski. La Fiorentina segna ancora con Castrovilli, in fondo a un’azione da applausi: Ribery, Chiesa, palla indietro dalla linea di fondo, rimorchio di Castrovilli (naturalmente libero in area di rigore) e palla sotto la traversa. Gol annullato, anche prima dell’intervento del Var, per fuorigioco di Chiesa. Nessun richiamo al monitor neppure per un abbraccio di Caceres a Piatek: le mani sono sul corpo del polacco, ma non lo spingono.

    MILAN STORDITO - Si pensa a un Milan diverso (diciamo pure opposto) nella ripresa e invece no. La Fiorentina lo stordisce sugli esterni e lo affossa al centro con il vecchio e i...bambini, con Ribery e con la coppia Chiesa-Castrovilli. Musacchio, meritando un sacrosanto rosso per un fallo violento e demenziale su Ribery, mette il Milan in 10. Giampaolo toglie un attaccante per mettere Duarte al fianco di Romagnoli. Dicono che sia un errore. Lo sarebbe se l’attaccante che esce, Piatek, fosse davvero in campo, ma se per caso c’è, nessuno se ne accorge. Altri 10' e la Fiorentina chiude il conto: Milenkovic ruba palla a Calhanoglu, la gira a Chiesa, cross, Donnarumma ci mette una mano ma fa l’assist per Castrovilli che segna il 2-0, arrivando liberissimo a rimorchio dell’azione. Cinque minuti, l’ex empolese Bennacer commette il suo secondo fallo da rigore su Castrovilli, vuole batterlo Chiesa e lo sbaglia. Non finisce qui, perché Ribery piazza un’altra gemma in Serie A dopo quella di Parma contro l’Atalanta: la palla gli arriva da Chiesa, stop, dribbling in area, palla sul primo palo. Poi segna Leao, l’unico rossonero a salvarsi in questa terribile notte di non-Milan.






    IL TABELLINO


    Milan-Fiorentina 1-3 (primo tempo 0-1)

    Marcatori: 14' pt rig Pulgar (Fio), 21' st Castrovilli (Fio), 33' st Ribery (Fio), 35' st Leao (Mil)

    Milan: (4-3-3) Donnarumma G., Calabria, Musacchio, Romagnoli, Hernandez; Kessie (dal 1' st Krunic), Bennacer, Calhanoglu; Suso (dal 34' st Castillejo), Leão, Piatek. All. Giampaolo. A disposizione: Donnarumma A., Bonaventura, Castillejo, Borini, Conti, Rebic, Biglia, Krunic, Paquetà, Duarte, Gabbia, Rodriguez.

    Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Cáceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli (dal 34' st Benassi), Dalbert; Chiesa (dal 38' st Boateng), Ribéry (dal 43' st Ghezzal). All. Montella. A disposizione: Terraciano, Ranieri, Boateng, Sottil, Cristoforo, Ceccherini, Ghezzal, Venuti, Benassi, Zurkowski, Vlahovic, Terzi.

    Ammoniti: 35' pt Milenkovic (Fio), 3' st Pezzella (Fio),

    Espulso; 7' st Musacchio (Mil)

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